(Sesto Potere) – Forlì – 12 dicembre 2024 – Nel terzo trimestre 2024, per le imprese manifatturiere del territorio di competenza Camera di Commercio Romagna: Forlì-Cesena e Rimini, con dimensione superiore a 9 addetti, gli indicatori produttivi sono in flessione sia in termini tendenziali (ovvero, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente) sia in termini congiunturali (vale a dire, rispetto al trimestre precedente). La dinamica produttiva media degli ultimi 12 mesi (rispetto ai 12 mesi precedenti) si conferma in rallentamento e negativa; una tendenza accentuata dalla diminuzione dell’export per quei comparti produttivi a maggior apertura verso l’estero.
Provincia di Forlì-Cesena – Analisi congiunturale del settore Manifatturiero
Per le imprese manifatturiere della provincia, il trend della produzione è in rallentamento negli ultimi 12 mesi, con variazioni tendenziali, congiunturali e medie negative; tuttavia, la dinamica congiunturale sembra stabilizzarsi, con riferimento al comparto Alimentare, Confezioni e Chimica. Continua la fase recessiva per il comparto Calzature, Legno, Mobili e Prodotti in metallo, conseguentemente anche al rallentamento delle esportazioni nel corso degli ultimi mesi.
Si illustrano di seguito i principali risultati.
Dinamica congiunturale – risultati rispetto al trimestre precedente
Rispetto a quello precedente, il terzo trimestre del 2024 ha segnato una flessione dell’output produttivo (-7,1%) e del fatturato a valori correnti (-9,5%), in linea con i risultati del precedente trimestre, sebbene in peggioramento. In contrazione appaiono anche la domanda interna e quella estera (rispettivamente -13,0% e -4,7%).
Dinamica tendenziale – risultati rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno
Gli andamenti riscontrati dal complesso delle imprese rispondenti rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno evidenziano performance produttive medie in flessione (-5,3%), confermando la tendenza decrescente avviatosi nel secondo trimestre dello scorso anno e costituendosi, il trimestre in esame, il sesto consecutivo con una variazione tendenziale della produzione non positiva. La dinamica non è particolarmente differente a livello dei singoli comparti, se si esclude una variazione positiva per quello Alimentare (+2,1%) e per le Confezioni (+26,3%); gli altri comparti sono tutti in flessione, in particolare Calzature (-21,5%), Legno (-16,5%), Mobili (-15,9%) e Macchinari (-10,3%).
Per quanto riguarda le altre dimensioni di indagine, il fatturato delle imprese manifatturiere locali risulta in flessione (-8,1%) rispetto ai 12 mesi precedenti, analogamente agli ordinativi interni (-11,0%) ed esterni (-4,8%), così come l’occupazione (-3,1%) rispetto al medesimo trimestre del 2023.
Risultati della media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti
Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), la produzione industriale della provincia, nel corso degli ultimi 4 trimestri si è ridotta del 3,0%, confermando la tendenza discendente avviatosi nel secondo trimestre del 2022 ed entrato in territorio negativo nel terzo trimestre dello scorso anno. La dinamica produttiva media risulta tuttavia non omogenea a livello dei singoli comparti del Manifatturiero provinciale: positiva per Alimentare (+2,9%) e Confezioni (+4,1%) che, di fatto, nel trimestre in esame confermano l’inversione del loro trend; stabilità per Macchinari; in espansione si confermano le Altre industrie (+10,8%, in continuità con il trend); in moderata flessione Mobili (-5,0%) e Prodotti in metallo (-7,4%); performance inferiori alla media, infine, per quanto riguarda Legno (-9,6%) e Calzature (-28,6%).
Dal punto di vista territoriale, la dinamica della produzione manifatturiera è stata peggiore nel Comprensorio di Forlì (-5,2%) rispetto a quello di Cesena (-1,5%).
In flessione anche il fatturato a valori correnti (-5,0%), che ha definitivamente esaurito la tendenza espansiva registrata nel corso del 2022, anche grazie ad un parziale trasferimento dell’incremento generale dei prezzi alla produzione, avvenuto in quel periodo.
La percentuale media dei ricavi generati all’estero (per esportazioni) si è attestata al 21,6% del fatturato complessivo (sostanzialmente stabile). I comparti con maggiore incidenza dell’export sul fatturato si confermano quello del Legno (45,5%), dei Macchinari (43,3%) e dei Mobili (42,3%).
La domanda interna negli ultimi 12 mesi ha manifestato un trend negativo (-4,4%), analogamente a quella estera (-5,9%), il cui peso si attesta al 20,7% degli ordinativi totali.
La dinamica occupazionale degli ultimi 12 mesi, al lordo del turnover dei rispondenti all’indagine, si è mantenuta in contrazione (-1,9%), analogamente alla sola componente operaia (-1,8%).
Prospettive
Per il quarto trimestre del 2024 rispetto a quello in esame, il sentiment degli imprenditori intervistati si attesta su una stabilità di produzione e fatturato, crescita degli ordinativi (interni ed esteri) e lieve contrazione dei livelli occupazionali.
Provincia di Rimini – Analisi congiunturale del settore Manifatturiero
Per le imprese manifatturiere della provincia di Rimini gli indicatori riportano un generalizzato peggioramento, dopo il rallentamento che ha preso avvio dal secondo trimestre 2022. Nella media degli ultimi 12 mesi, le performance produttive dei comparti risultano in flessione, fatta eccezione per Alimentare e Legno e mobili.
Si illustrano di seguito i principali risultati.
Dinamica congiunturale – risultati rispetto al trimestre precedente
Per il trimestre in esame, il 48,6% dei rispondenti riporta una riduzione della produzione rispetto al trimestre precedente e il 45,7% stabilità; la variazione congiunturale è pari a -11,2%, in controtendenza con il trimestre precedente (che fu positivo). Analoga la dinamica del fatturato a valori correnti (-17,1%), dove il 54,3% dei rispondenti dichiara una situazione di flessione rispetto al trimestre precedente. Analoga anche la dinamica degli ordinativi (interni ed esteri), mentre l’occupazione appare sostanzialmente invariata.
Dinamica tendenziale – risultati rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno
Rispetto al terzo trimestre del 2023, la produzione del Manifatturiero riminese ha manifestato una flessione del 13,5%, in continuità con il trimestre precedente. A livello dei singoli comparti, la dinamica tendenziale della produzione è differenziata: si riscontra, infatti, una crescita per Legno e Mobili (+18,1%) e Chimica e plastica (+1,9%); stabilità sostanziale per Alimentari (-0,8%); in flessione Abbigliamento e accessori (-11,3%) ma soprattutto Prodotti in metallo (-28,4%) e Macchinari (-17,9%).
Per il fatturato, il 42,9% dei rispondenti ne dichiara una contrazione rispetto al medesimo trimestre del 2023; la variazione è pari al -13,7%. La flessione del fatturato si concentra nel comparto dei Prodotti in metallo (-33,1%) e dei Macchinari (-20,3%), mentre nei restanti la dinamica è sostanzialmente positiva o comunque stabile.
A fronte di una riduzione degli ordinativi interni (-4,8%), quelli esteri sono rimasti sostanzialmente stabili, mentre il dato occupazionale è in moderata espansione (+1,3%) negli ultimi 12 mesi.
Risultati della media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti
Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), gli indicatori confermano il trend in peggioramento delle attività manifatturiere locali (-10,6% la dinamica della produzione), che si è palesato per tutto il 2023, entrando in terreno negativo dal primo trimestre di quest’anno. Con riferimento ai principali comparti del Manifatturiero riminese, essi appaiono in negativo, fatta eccezione per Alimentare (+3,1%), Legno e mobili (+5,8%) e Altre industrie (+2,6%) che, di fatto, mantengono le proprie performance rispetto ai 12 mesi precedenti. Variazioni della produzione inferiori alla media del Manifatturiero provinciale per Macchinari (-17,3%), Abbigliamento e accessori (-12,2%) e Prodotti in metallo (-11,4%); stabilità per Chimica e plastica.
Nel periodo in esame si è registrato una contestuale flessione del fatturato a valori correnti (-11,9%) comune sostanzialmente a tutti i comparti del Manifatturiero provinciale, fatta eccezione per Alimentare (+5,7%), Legno e mobili (+6,4%) e Chimica e plastica (+2,8%). Per gli ultimi 12 mesi, la dinamica del fatturato mostra valori superiori al dato medio settoriale per questi ultimi comparti citati; con riferimento alle imprese dell’Alimentare e di Legno e mobili, inoltre, la variazione registrata del fatturato può essere intesa positiva anche in termini reali (vale a dire al netto dell’inflazione). Dinamica delle vendite in flessione, invece, per il comparto Abbigliamento e accessori (-12,2%), Macchinari (-19,5%) e Prodotti in metallo (-14,9%).
La percentuale media dei ricavi generati all’estero (per esportazioni) si è attestata al 48,4% del fatturato complessivo. I comparti del Manifatturiero riminese maggiormente orientati all’export si confermano quello dei Macchinari (67,0%), comprensivo delle attività di meccanica ed elettronica, Abbigliamento e accessori (46,0%), Chimica e plastica (36,6%).
La domanda interna ha segnato una moderata espansione media annua del 6,6%, mentre per quella estera (che costituisce circa il 48% del totale ordinativi), si riscontra una flessione del 2,2%.
I livelli occupazionali medi sui 12 mesi appaiono in crescita (+2,1%), conseguentemente anche all’ampliamento del campione della presente rilevazione; la sola componente operaia è aumentata dello 0,5%.
Prospettive
Le prospettive delle imprese rispondenti per i prossimi mesi del 2024 sono di generalizzata ripresa per quanto riguarda produzione, fatturato e ordinativi; stabilità per i livelli occupazionali. Il consensus dei rispondenti, per le variabili indagate, restituisce la maggioranza delle frequenze sulla stabilità con l’attuale trimestre.
Informazioni sul metodo d’indagine
L’indagine in oggetto è di tipo congiunturale e non considera, pertanto, le variazioni strutturali dei settori determinate dal turnover di imprese (iscrizioni e cessazioni), se non periodicamente in seguito al riallineamento e all’aggiornamento della stratificazione del campione alla popolazione di riferimento.La rilevazione interessa unicamente imprese manifatturiere sopra i 9 addetti e non indaga elementi quantitativi di redditività desumibili dai documenti contabili.Ogni impresa risponde in base al proprio sentiment e alle proprie valutazioni, che non è possibile ricostruire, né verificare. Le risposte delle singole imprese sono ponderate per la loro dimensione in termini di addetti: dunque, le aziende di maggior dimensione pesano di più. È nota una correlazione positiva e significativa tra performance e dimensione d’impresa.Da considerare la presenza di una potenziale distorsione, dovuta al recupero dei non rispondenti, in quanto il periodo di rilevazione è ampio, la rilevazione non prevede obbligo di risposta e, al fine di aumentare il tasso di risposta e la copertura campionaria, possono essere attuati più solleciti (scritti e telefonici).
Fonte
Indagine congiunturale Camera di commercio della Romagna del settore Manifatturiero su imprese da 10 addetti e oltre.