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Imprese del settore legname: filiera che vale 19 miliardi di valore aggiunto e occupa oltre 340 mila lavoratori

(Sesto Potere) – Bologna – 17 giugno 2024 – Nel corso di un webinar, organizzato dall’Unioncamere e dal MASAF (Ministero dell’agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste), sono stati presentati i risultati di un Programma per la rilevazione ed elaborazione dei prezzi e di altri dati economici relativi ai prodotti forestali, il cosiddetto “Progetto Legname” a cui hanno collaborato le Camere di commercio di Alessandria Asti, Bari, Bolzano, Cremona, Cuneo, Mantova, Milano Monza Brianza Lodi, Pavia, Piacenza, Pordenone Udine, Reggio Calabria e Torino.

Si tratta di una sfida delicata, tra protezione e nuovo impulso alla produzione, per una filiera articolata e fortemente diversificata a livello locale.

Un ambito strategico per il Made in Italy e per la crescita delle aree interne, la decarbonizzazione, la transizione energetica e la bioeconomia, tematiche in cui è presente anche il sistema camerale. Un potenziale da sviluppare anche nei settori di frontiera in cui il legno incontra l’innovazione delle nostre aziende (nuovi materiali, edilizia sostenibile, etc.).

Una parte del lavoro è stato incentrato sulla costruzione di un sistema di rilevazione dei prezzi, presso le Camere di commercio, in grado di fornire informazioni ai soggetti istituzionali e alle imprese di settore sulle dinamiche in atto, con particolare riferimento alle biomasse legnose, ai pioppi, al legname industriale ed ai prodotti forestali non legnosi.

Grazie a questo sistema, per esempio, si è registrato un forte aumento dei prezzi dei pioppi in piedi ( +30% rispetto al 2021).

Le attività hanno anche riguardato un focus circa l’evoluzione delle imprese appartenenti alla filiera del legno ed alle potenzialità della produzione forestale rispetto ai mercati nazionali ed internazionali.

Dai dati emerge una filiera che vale 19 miliardi di valore aggiunto e occupa oltre 340 mila lavoratori. Un insieme di settori (silvicoltura, lavorazione del legno, carta e cartone, mobili) costituito, per il 94%, da imprese con meno di 10 addetti.

Nel 2022, il nostro Paese ha espresso un attivo della bilancia commerciale di oltre 9 miliardi per il solo settore della fabbricazione dei mobili, mentre l’insieme degli altri comparti della filiera ha segnato un saldo negativo di oltre 4,5 miliardi, a conferma di un trend che ha caratterizzato l’ultimo decennio.