(Sesto Potere) – Imola – 30 giugno 2025 – Ridurre gli sprechi alimentari, dando un sostegno alle persone più fragili, e promuovere una maggiore consapevolezza su solidarietà e sostenibilità. Sono gli impegni del Banco alimentare che recupera le eccedenze alimentari che andrebbero sprecate, distribuisce gratuitamente il cibo, e sensibilizza sui temi dello spreco alimentare e della povertà.
Dal 2009 la Regione Emilia-Romagna accompagna e sostiene l’attività dell’organizzazione nata nel 1991 a Imola (Bo). A partire dal 2017, sia finanziando progetti specifici, sia attraverso bandi dedicati, sono stati assegnati contributi per quasi 430mila euro. Risorse grazie alle quali il Banco ha sviluppato le sue attività fondamentali: dal recupero degli alimenti nelle aziende e nella grande distribuzione, alla distribuzione di generi di prima necessità, fino a progetti specifici per la filiera latto-casearia e della carne.
Oggi l’assessora regionale al Contrasto alla povertà e legalità, Elena Mazzoni, ha visitato a Imola la sede della Fondazione Banco Alimentare dell’Emilia-Romagna, punto di riferimento regionale, e incontrato il presidente Stefano Dalmonte.
“Banco Alimentare rappresenta un patrimonio prezioso per la nostra comunità e merita tutto il nostro sostegno- ha affermato Mazzoni– la visita di oggi ha permesso di apprezzare la dedizione e la professionalità di chi ogni giorno lavora per garantire un aiuto alle persone più fragili e promuovere una cultura della solidarietà e del non spreco. La Regione è a fianco del Terzo settore- chiude Mazzoni- e di questa realtà fatta di solidarietà e inclusione, per rafforzare sempre più la rete di solidarietà che dà risposte concrete alle persone in difficoltà economica”.
“La situazione generale- ha commentato Dalmonte-, come appare anche dagli ultimi Rapporti sulla povertà, risulta preoccupante e l’attività del Banco Alimentare Emilia-Romagna è allertata al massimo per offrire risposte concrete, sistematiche e gratuite alle 720 associazioni convenzionate e, tramite loro, alle 130mila persone in condizioni di difficoltà. L’interesse mostrato dalla Regione ci indica una strada di proficua collaborazione e quindi di sostegno al bene comune che fa ben sperare per i prossimi tempi: contiamo di ricevere buone notizie in merito”.
I beni raccolti arrivano a numerose realtà del territorio, tra cui empori solidali, associazioni e parrocchie. Il Banco svolge anche un ruolo di coordinamento delle organizzazioni territoriali, garantendo misure di accompagnamento sociale con operatori qualificati.
Per quanto riguarda i donatori, l’organizzazione può contare su una rete di soggetti, tra aziende produttrici e grande distribuzione organizzata, e promuove ogni anno la Colletta alimentare, coinvolgendo migliaia di volontari e cittadini. È anche uno dei sette partner nazionali che, per conto di Agea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura, distribuiscono aiuti alimentari provenienti dal Fondo di aiuti europei agli indigenti (Fead) e dal Fondo nazionale per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti. Dal 2021, il Fead è confluito nel Fondo sociale europeo plus, rafforzando ulteriormente il sistema di aiuti a livello europeo.
In alto, foto della visita di Mazzoni al Banco alimentare Emilia-Romagna