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Immigrati, l’Emilia-Romagna è la regione italiana con la più alta incidenza

(Sesto Potere) – Bologna – 28 ottobre 2023 – Il Comune di Bologna ha presentato alcuni dati emersi durante la presentazione regionale del Dossier Statistico Immigrazione IDOS/Confronti organizzata stamattina a Palazzo d’Accursio dall’associazione Africa e Mediterraneo, e dalle cooperative Lai-momo e Abantu in contemporanea con Regioni e Province autonome di tutta Italia.

I dati regionali
Al 1 gennaio 2022 le persone con cittadinanza straniera residenti in Emilia-Romagna sono 566.687 (12,8% della popolazione complessiva), in leggero incremento rispetto alla stessa data dell’anno precedente (+4.400; +0,8%). Per avere un confronto: in Italia sono quasi 5,2 milioni (8,8%).
L’Emilia-Romagna è da diversi anni la regione italiana con la più alta incidenza, seguita dalla Lombardia. Se si considerano i soli cittadini di paesi non Ue, l’incidenza sul totale della popolazione residente in Emilia-Romagna risulta pari al 10,0% (in Italia 6,4%).
Si conferma la prevalenza di donne, che in Emilia-Romagna sono la maggioranza dal 2009 (in Italia dal 2008). Al 1° gennaio 2022 sono il 52,2% del totale dei residenti stranieri in regione (in Italia 51,3%).
L’età media delle persone con cittadinanza straniera nella nostra regione è 35,7 anni mentre per gli italiani è 47,8 anni. Anche per la popolazione straniera, però, aumenta soprattutto la popolazione adulta e anziana: fra gli stranieri residenti, quelli di almeno 50 anni nel 2008 erano il 10,0%, oggi sono il 23,1%; quelli di meno di 30 anni erano il 45,5%, oggi sono il 36,3%.
I minori stranieri residenti in Emilia-Romagna sono oltre 120mila, oltre un quinto (20,8%) del totale degli stranieri, così come in Italia (20,3%). I primi 4 paesi di cittadinanza degli stranieri sono: nell’area metropolitana di Bologna: Romania (22,5%), Marocco (9,4%), Pakistan (7,0%), Albania (6,5%); nel comune di Bologna: Romania (16,7%), Bangladesh (8,1%), Filippine (8,0%), Pakistan (6,9%).

I dati dell’accoglienza nel territorio metropolitano: SAI e CAS
Attualmente il sistema CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) e SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) conta complessivamente 3904 posti in 384 strutture, con una media rispettivamente di posti per struttura per i CAS di 28 posti e per i SAI di 6 posti.
Il progetto SAI  è realizzato nell’area metropolitana di Bologna dal Comune di Bologna, titolare del progetto, con l’adesione di 41 Comuni del territorio metropolitano e nel Circondario Imolese con un progetto specifico. Il progetto, a titolarità del Comune di Bologna è realizzato in co-progettazione e in convenzione con 9 enti del Terzo Settore capofila che coinvolgono complessivamente 15 enti attivi nel territorio con tre categorie specialistiche di accoglienza: ordinari, persone con disagio sanitario e/o mentale, minori stranieri non accompagnati.
Si tratta di un sistema di accoglienza diffusa (distribuita nel territorio in abitazioni di piccole dimensioni) che nel 2015 contava 294 posti ed oggi 1997. 
L’accoglienza SAI è realizzata in 316 strutture, che si sostanziano in appartamenti in condomini o in abitazioni multifamiliari.
La maggioranza delle strutture si trova a Bologna città con 1150 posti in 169 strutture. Seguono i dati degli altri distretti: 268 posti nel distretto Pianura Est, 177 nel distretto San Lazzaro di Savena, 135 nel distretto Reno Lavino Samoggia, 115 nel distretto Appennino Bolognese, 106 nel Circondario Imolese e 46 nel distretto Pianura Ovest.
Il SAI a titolarità Comune di Bologna ha accolto nell’anno in corso fino al 30 settembre di quest’anno, 2353 persone. Nel primo semestre dell’anno, per gli adulti e le persone in nucleo, le nazionalità di provenienza sono 53: la nazionalità maggiormente rappresentata è la Nigeria (299 persone), seguita dall’Ucraina (258 persone), il Pakistan (120 persone), l’Afghanistan (97 persone) e la Somalia (86 persone).
Oltre il 50% delle persone accolte è in nucleo famigliare o monoparentale e ha meno di 25 anni. Per i minori stranieri non accompagnati (MSNA), la nazionalità maggiormente rappresentata nel primo semestre è la Tunisia (199 persone), seguita dall’Albania (130 persone) e dall’Egitto (81 persone).

Interventi extra SAI
Oltre alla gestione del progetto SAI, del quale il Comune di Bologna ha incaricato ASP Città di Bologna, è stato necessario attivare interventi aggiuntivi (extra SAI), da dedicare ad accoglienze per nuclei famigliari e minori stranieri non accompagnati: nel 2023 sono state accolte 260 persone in nucleo familiare, e 281 minori non accompagnati. Nel 2022 le persone accolte extra-SAI sono state rispettivamente 354 persone in nucleo e 357 minori stranieri non accompagnati.