(Sesto Potere) – Roma – 28 novembre 2024 – “Se l’Italia del turismo festeggia è per merito del patrimonio culturale. Nel 2023, da dati Istat, è cresciuta la componente straniera con il 52,4% del totale e ben 234,2 milioni di presenze straniere. Di certo, queste presenze, non sono tutte per il mare, ma le abbiamo avute per la bellezza dei paesaggi, la ricchezza dei borghi interni, per la meravigliosa tradizione culinaria. Nel 2023 l’Italia ha registrato più presenze rispetto agli altri paesi europei e dunque ha raggiunto la leadership europea, ma nel 2024 non è mancato il calo a conferma della necessità di potenziare la promozione dei territori, soprattutto di siti archeologici, culturali e naturalistici meno conosciuti e del fatto che alcune località come la Costiera Amalfitana o varie città d’arte italiane debbano necessariamente affrontare il tema del sovraffollamento”: lo afferma in una nota Rosario Santanastasio, presidente nazionale di Archeoclub D’Italia.
Dai dati Istat, relativi al 2023 e contrariamente a quanto si potesse pensare, è il Nord – Est dell’Italia, il territorio preferito dai turisti, con ben 176,2 milioni di presenze pari al 39,4% del totale nazionale. Di questi 176 milioni, sono stati 76 i milioni di italiani ma 100 milioni gli stranieri che hanno preferito il Nord – Est.
“Un dato che testimonia la necessità di migliorare anche i servizi sul territorio in alcune aree dell’Italia. Le città d’arte più visitate sono state Roma con un aumento addirittura di 6 milioni di presenze, a seguire ci sono Venezia, Milano e Firenze. Nelle prime quattro città d’arte non abbiamo una città del Sud nonostante la crescita turistica che comunque è stata registrata a Napoli. Dunque cresce il turismo d’arte ma anche in questo caso, i dati, a mio parere, confermano la necessità di una promozione del patrimonio culturale del Sud Italia, andando oltre i siti tradizionali e già conosciuti”: aggiunge ancora il presidente nazionale di Archeoclub D’Italia.
“Il Sud detiene una grande presenza di patrimonio culturale e soprattutto archeologico. Allo stesso tempo evidenzierei la necessità di evidenziare, valorizzare e migliorare la conoscenza del patrimonio culturale esistente nei territori dei Geo-parchi del Sud ed in particolare la necessità di migliorare il trasporto e i servizi sul territorio”: continua Rosario Santanastasio.
E per finire il presidente nazionale di Archeoclub D’Italia ritiene che sia opportuno, ai fini promozionali, un rafforzamento della rete tra istituzioni e associazionismo, al fine di sviluppare programmi e progetti in grado di far conoscere il territorio definito di seconda fascia – ovvero il Sud Italia – che comunque offre grandi capolavori e meravigliose atmosfere: conclude Rosario Santanastasio.