(Sesto Potere) – San Mauro Pascoli (FC) – 31 luglio 2025 – Sbarca a Venezia Zvanì – Il Romanzo Famigliare di Giovanni Pascoli il film del regista Giuseppe Piccioni dedicato alla vita di Giovanni Pascoli e girato per buona parte a San Mauro Pascoli, suo paese di nascita.
Il film tv sarà infatti presentato in anteprima il prossimo 31 agosto a Venezia nella sezione ‘Confronti’ delle Giornate degli Autori.
Coprodotto da Rai Fiction e MeMo Films – su soggetto e sceneggiatura di Sandro Petraglia con la collaborazione di Lorenzo Bagnatori ed Eleonora Bordi – Zvanì è interpretato da Federico Cesari, Benedetta Porcaroli, Liliana Bottone, Luca Maria Vannuccini, con la partecipazione straordinaria di Riccardo Scamarcio e con Margherita Buy.
Dopo l’anteprima a Venezia il tv movie sarà al cinema dal 2 ottobre distribuito da Academy Two e successivamente in onda su Rai 1.
“Questa notizia ci fa estremo piacere – spiega il sindaco Moris Guidi – Il film è infatti stato girato negli spazi e negli ambienti di Villa Torlonia che negli scorsi mesi di settembre e ottobre si è trasformata in un vero e proprio set cinematografico, dove abbiamo accolto regista, attori, produzione e tutte le maestranze impiegate, tantissime, nella realizzazione dell’opera cinematografica. È stata un’esperienza davvero intensa che presto avremo il piacere di vedere trasposta sul grande schermo. Un’iniziativa che senz’altro aiuterà a promuovere ulteriormente Giovanni Pascoli, la sua poesia e San Mauro Pascoli, luogo dell’infanzia che ne ha influenzato tutta la poetica. Siamo già al lavoro – conclude il Sindaco – per poter promuovere una proiezione qui a San Mauro, a Villa Torlonia”.
Il 2025 è l’anno del 170° della nascita di Giovanni Pascoli, e la proiezione del film proprio a San Mauro Pascoli, paese natale e luogo di gran parte delle riprese, potrebbe essere la conclusione ideale come già previsto dal programma delle celebrazioni.
La trama. E’ il 1912. Il poeta Giovanni Pascoli è morto e un treno parte da Bologna per le sue esequie con studenti, autorità e parenti, tra cui la sorella Maria, chiamata Mariù. Il viaggio riflette il lutto del Paese, dove persone di tutte le classi sociali rendono omaggio al poeta. Attraverso i ricordi di Mariù, Zvanì racconta la vita di Pascoli: l’assassinio del padre, la giovinezza segnata dalla povertà, l’impegno politico e il rapporto complicato con Giosuè Carducci. Nonostante difficoltà personali e politiche, si laurea e riabbraccia le sorelle dopo anni. Vivono insieme, ma le dinamiche familiari sono tese: Ida, più indipendente, lascia il fratello per cercare una vita propria. Giovanni, famoso ma infelice, si ritira con Mariù a Castelvecchio, dove il treno che lo porta alla sepoltura attraversa uno spazio surreale, con apparizioni misteriose, come nelle sue poesie.