(Sesto Potere) – Bologna, 28 marzo 2025 – Il ravennate Franco Garofalo confermato segretario generale della FEMCA Cisl Emilia-Romagna. Lo ha deciso ieri pomeriggio a stragrande maggioranza il Consiglio generale regionale della categoria della Cisl, riunito a Riccione (Rimini) per il settimo Congresso regionale. Presenti, tra gli altri, la segretaria generale nazionale FEMCA Cisl Nora Garofalo e il segretario generale regionale Cisl Filippo Pieri.
Garofalo, nato a Ravenna, sessantaquattro anni, ha una figlia di 33 anni e una compagna. Dopo la maturità scientifica, nel maggio 1989 viene assunto al petrolchimico di Ravenna, dove lavora per diverse società del gruppo ENI, prima come operatore di impianti chimici a ciclo continuo e successivamente come addetto di logistica, movimentazione prodotti e gestione industriale.
Subito dopo l’assunzione si iscrive alla Cisl e inizia a fare attività entrando nell’allora Consiglio di fabbrica e nella Commissione Salute Sicurezza e Ambiente del polo chimico ravennate. Nell’aprile 2001 viene eletto nella Segreteria provinciale della Cisl di Ravenna, dove si occupa principalmente di mercato del lavoro, ambiente salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e sistema formativo. Incarico che ricopre fino ai primi mesi del 2009, quando, nell’aprile dello stesso anno, entra nella Segreteria della FEMCA Cisl Emilia Romagna. Impegno che lascia nel dicembre 2016 con l’elezione a segretario organizzativo della Cisl Romagna e responsabile dell’area territoriale di Ravenna, carica che mantiene fino a febbraio 2019. A luglio dello stesso anno viene eletto segretario generale regionale della categoria. La conferma arriva nel gennaio 2022.

Tra i tanti temi toccati dal neo eletto, leader con un passato di formatore sindacale della Cisl per oltre 25 anni, un posto di primo piano lo occupa di certo quello energetico. “In Italia – ha attaccato – sulle nuove energie (solare, eolico, biomasse) siamo indietro per colpa di una classe politica incapace di gestire la collocazione territoriale dei nuovi impianti, sia a livello nazionale sia locale. Con conseguenze sotto gli occhi di tutti: ritardi sui piani europei, con il rischio di essere vessati da multe, e costo dell’energia per imprese e famiglie tra i più alti d’Europa”.
“Un aspetto che fa la differenza anche nella nostra regione, vista la nutrita presenza di imprese e di interi distretti fortemente energivori, eccellenze mondiali nei loro settori. Si pensi all’industria ceramica, a quella della produzione del vetro, al biomedicale, ai due petrolchimici, comparti con decine di migliaia di addetti”, ha continuato.
“Una questione di così grande complessità come la transizione energetica richiede un approccio intelligente e non ideologico. Serve una transizione graduale, pensata e progettata, che venga affrontata privilegiando una governance condivisa dei processi di riconversione energetica, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli attori interessati: istituzioni, sindacato, imprese, società civile. Solo così, con pragmatismo e buon senso, si potrà porre un freno al grave declino economico, occupazionale e sociale verso cui con leggerezza ci stiamo avviando”, ha concluso il sindacalista.
Insieme a Franco Garofalo, eletti in Segreteria FEMCA Cisl Emilia-Romagna anche Assunta Marseglia, della FEMCA Cisl Area Metropolitana Bolognese, e Roberto Giardiello, della FEMCA Cisl Emilia Centrale.