martedì, Febbraio 11, 2025
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Il progetto Therapy-Lockers vince l’hackathon AI-DEA di IRST

(Sesto Potere) – Forlì, 11 febbraio 2025 – Una rete di armadietti intelligenti chiamati “Therapy-Lockers”, in cui possono essere depositati i farmaci oncologici, ubicati strategicamente in diverse zone, comprese aree rurali e aree con accesso limitato ai servizi, grazie a un sistema di posizionamento guidato dall’intelligenza artificiale. Questa l’idea innovativa premiata nel contesto dell’Hackathon AI-DEA, iniziativa promossa dall’IRCCS Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” – all’interno dei progetti TRUMPET e FLUTE finanziati dall’Unione Europea – e in collaborazione con il Liceo Fulcieri Paulucci di Calboli e con il supporto del Comune di Forlì, IOR e VEM Sistemi. 

I quattro giovani ideatori dei Therapy-Lockers sono Melissa Lippi, Camilla Ravaioli, Fabio Corradossi e Alessio Faccani. Per loro, un viaggio studio a Vigo, in Spagna, presso l’azienda Gradiant, realtà leader europea nella produzione di software AI in ambito sanitario, dove potranno presentare la loro idea e provare a realizzarla insieme con l’aiuto di ingegneri e programmatori professionisti. 

Lunedì 10 febbraio, presso il Teatro Diego Fabbri, si è tenuta la cerimonia di premiazione dell’iniziativa davanti ai 100 studenti partecipanti alla hackathon, ai loro amici, parenti e personale scolastico. La serata ha visto anche la partecipazione del cantautore e youtuber nazionale Lorenzo Baglioni, intervenuto sui temi della costruzione del futuro, del sogno e dell’innovazione, per un evento che potesse dare anche stimoli concreti agli studenti partecipanti rispetto al loro domani. Durante la cerimonia, ci sono stati, inoltre, momenti di confronto con i rappresentanti delle istituzioni presenti, che hanno potuto raccontare la loro visione di futuro e le sfide che hanno vissuto durante il loro percorso di crescita.  

Al secondo posto si è classificato il progetto D.O.C., di Dan Li, Tommaso Bizzo e Nicola Vitali: l’idea riguarda un sistema di trasporto su gomma che permette consegne in tempistiche più efficienti grazie all’utilizzo di un algoritmo AI che calcola istantaneamente i percorsi migliori per massimizzare la distribuzione del farmaco. Questo team è stato premiato con un percorso formativo presso VEM Sistemi, insieme ai professionisti dell’azienda. Infine, si è aggiudicato il terzo posto il progetto AI-uto di Gaia Laghi, Sofia Vittoria Pusceddu, Paride Valvassori e Riccardo Ravaioli. In questo caso si tratta di un portale ad uso degli ospedali, che elabora dei piani di ritiro e somministrazione personalizzati in base agli ostacoli logistici ed economici dei pazienti. 

Nicola Normanno, direttore scientifico IRST IRCCS ha commentato: “La missione di IRST è principalmente rivolta ai pazienti e all’innovazione clinico-scientifica, ciò non toglie che il nostro istituto sia inserito in un territorio dove le nuove generazioni rappresentano i protagonisti nell’innovazione anche in ambito sanitario. Abbiamo quindi ideato questa iniziativa per coinvolgere i giovani, grazie ai nostri progetti di ricerca TRUMPET e FLUTE, e renderli parte di un sogno più grande, ovvero quello dell’innovazione tecnologica volta al bene comune, e di fargli capire che IRST è un centro inserito in un contesto internazionale europeo, sempre in movimento e attento alle necessità di salute della popolazione. Grazie all’Unione Europea, che finanzia questo genere di progetti, e a tutti partner dell’iniziativa che hanno collaborato con noi.

L’assessore alle politiche educative e all’istruzione del Comune di Forlì, Paola Casara, ha commentato: “Questa iniziativa rientra all’interno di tutte quelle azioni che un territorio mette in campo per rispondere a esigenze concrete della città. Qui abbiamo attori diversi che si uniscono per accompagnare 100 studenti in un percorso di conoscenza e approfondimento sul tema dell’intelligenza artificiale e della salute. Un esempio virtuoso di lavoro per le future generazioni che sosteniamo e che ci vede primi collaboratori. Aspetto importante di questo progetto è l’attenzione alla parità di genere, tutti i team partecipanti sono misti, per fare in modo che sia maschi e femmine abbiano l’opportunità di conoscere le materie STEM e sviluppare idealmente una carriera in questo settore.

Fabrizio Miserocchi, Direttore IOR afferma: “Lo IOR si sente sempre molto coinvolto nei progetti di formazione e sensibilizzazione rivolti ai più giovani: il nostro Team di Prevenzione ogni anno propone nuovi strumenti e opportunità per catturare l’attenzione dei circa 12.000 studenti della Romagna a cui si rivolge per renderli maggiormente consapevoli intorno alle tematiche della salute. Abbiamo quindi deciso di sostenere in maniera convinta anche questo progetto: sebbene esuli un po’ dai classici ambiti di riferimento, collegati per lo più ai sani stili di vita, la questione dell’impatto dell’Intelligenza Artificiale sulle nostre vite, specie in quelle dei nativi digitali, è sempre più centrale e come tale va affrontato dalla giusta prospettiva. Troppe volte noi persone di una certa generazione guardiamo a questi strumenti con scetticismo, quando non con aperta ostilità: ma non si può negare che le opportunità che si aprono grazie allo sviluppo di queste nuovissime tecnologie sono incredibili, specialmente se applicate in ambito sanitario, dove possono dare davvero una mano notevole verso cure sempre più personalizzate e efficaci. La chiave è quella di sapere usare gli strumenti che ci vengono messi a disposizione in modo adeguato: per questo ritengo che siano così utili questi programmi sviluppati insieme a un Istituto, l’IRST “Dino Amadori” IRCCS, che fa dell’avanguardia applicata alla clinica e alla ricerca una caratteristica imprescindibile.