venerdì, Giugno 13, 2025
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Il Panathlon Club Forlì  ha celebrato la promozione del Forlì Calcio in serie C.

(Sesto Potere) – Forlì – 13 giugno 2025 – Il Panathlon Club Forlì  ha celebrato la promozione del Forlì Calcio in serie C. Accolti dalla Presidente del sodalizio, Marilena Rosetti, il Presidente Gianfranco Cappelli, il direttore generale Matteo Mariani, l’allenatore Alessandro Miramari e il calciatore Lorenzo Saporetti hanno dato vita a una serata frizzante e divertente, condotta dal giornalista de “Il Resto del Carlino” Gianni Bonali.

Può un’annata favolosa nascere da due sconfitte?

La risposta è sì. Stagione 2023/2024: il Forlì Calcio viene battuto due volte, sia in casa che in trasferta, dal Corticella. Il Presidente del Forlì non ci pensa due volte e, con i suoi collaboratori, decide di ingaggiare l’allenatore del Corticella  Miramari. Mai scelta fu così azzeccata. “Dopo otto anni – ha detto Cappelli – abbiamo riportato il Forlì  dove deve stare. L’obiettivo è mantenere la categoria. Non so nulla o quasi di mercato, ma il mio compito  è un altro. Cerchiamo di fare il meglio che possiamo, senza voli pindarici”.

Miramari ha raccontato come si è arrivati a questo prestigioso traguardo: “Non ci sono ricette per vincere. A volte si creano  alchimie speciali nel gruppo ed è quello che è capitato a noi. Sono state le persone coinvolte nel progetto che hanno permesso di creare l’energia necessaria per realizzare numeri straordinari, tra i migliori in Italia. La mia esperienza a Forlì è molto positiva, la città è accogliente e  mi trovo assai bene. Ora sarebbe bello raggiungere il Cesena Calcio”.

Sollecitato da Bonali, Lorenzo Saporetti ha parlato delle aspettative future: “Sono certo che faremo bene perché tutto l’ambiente è pronto. Certo sarà più difficile, incontreremo squadre più forti ma ci prenderemo delle soddisfazioni”.

Matteo Mariani ha invece spiegato come si sta muovendo la Società: “Da quando abbiamo chiuso la stagione ci sono stati incontri con l’amministrazione comunale per realizzare i lavori di cui lo stadio necessita. Si è pensato, se gli adeguamenti non fossero completati in tempo, di disputare le prime partite di campionato in uno stadio di un’altra città, ma continuiamo a sperare che verso la fine di agosto sia tutto a posto. Rispetto a otto anni fa sono cambiate le norme legate alla sicurezza, per tutelare sia i nostri tifosi, che meritano di avere uno stadio a norma, sia le tifoserie ospiti; quindi, saranno da installare i tornelli e altro ancora.

Per quanto riguarda invece l’organico, cercheremo anzitutto di valorizzare i giovani. Poi, alcuni giocatori hanno già trovato l’accordo con la società per rimanere ancora a Forlì. Sappiamo dove possiamo arrivare, ma la priorità è il bisogno di allargare la nostra “famiglia” per sostenere il campionato di C, aggiungendo degli sponsor”.

Il Presidente Cappelli ha poi aggiunto: “Oltre ai rinnovi, stiamo cercando di migliorare la rosa con nuovi innesti, non vogliamo fare brutte figure. Abbiamo un budget che riteniamo importante, almeno per noi. Lo scorso anno abbiamo fatto un miracolo, ma è meglio non fare proclami, perché  si viene attaccati quando non li mantieni”.

Miramari, alla domanda di uno spettatore che chiedeva come si gestiscono le sconfitte, ha risposto così: “Per me è sempre meglio cercare di vincere anziché accontentarsi di un solo punto. La mia filosofia, in serie C, non cambierà.  Non ci poniamo limiti ma dovremo avere coraggio e tirar fuori tutto ciò  che abbiamo. E poi nello sport bisogna sapere accettare la sconfitta, senza dimenticare il dovere di creare per chi viene allo stadio uno spettacolo decoroso”.

Saporetti ha poi svelato il proprio obiettivo: “Personalmente, il mio obiettivo è quello di riuscire a far diventare il prossimo anno il migliore della mia carriera.”

Una sorta di appello è stato poi lanciato da Cappelli: “Stiamo preparando la campagna abbonamenti. Avremo un occhio di riguardo per i giovani e anche per le donne, ma vorremmo anche riuscire a recuperare gli spettatori che sono andati a seguire il Cesena”.

Miramari, invece, ha condiviso con il pubblico il suo sogno: “La competizione dà energia. Prendiamo come esempio il Barcellona, che ha una polisportiva comprendente cinque discipline: quest’anno tutte e cinque hanno vinto la coppa di Spagna. Mi piacerebbe che anche Forlì potesse trovare una sinergia tra calcio e basket”.

Saporetti ha aggiunto il suo pensiero: “Il mio sogno è di arrivare a celebrare le nostre vittorie con una festa simile a quella che ci sarebbe se la squadra di basket fosse promossa in A1”.

Sui metodi di allenamento di Miramari, lo stesso Saporetti ha detto: “Nella prima settimana di lavoro dello scorso anno non si è mai corso. Noi giocatori eravamo un po’ perplessi, invece, piano piano, il mister ci ha portato nel suo mondo, che comprende anche la cancellazione dell’allenamento il giorno prima della partita”.

Miramari, chiamato in causa, ha completato il discorso: “Luis Enrique, allenatore del PSG, lo scorso Natale  ha mandato in vacanza per dieci giorni i suoi giocatori. È una scelta giusta, i giocatori devono vivere senza l’assillo che molti allenatori creano. I miei ragazzi devono tornare ad allenarsi con il sorriso”.

Cappelli ha proseguito con un ulteriore appello: “Quando sento che i tifosi sono felici mi sciolgo. Invito tutti a venire a vederci, per capire come si gioca il calcio a Forli”.

Per non sembrare troppo permissivo, Miramari ha precisato: “Il mio mestiere è  quello di accompagnare i miei ragazzi col sorriso, ma ci sono momenti di goliardia che si devono vietare”.

Cappelli si è poi permesso  un piccolo vanto: “Abbiamo anche il settore giovanile molto buono, speriamo che salti fuori qualche campioncino. Stiamo dimostrando che anche in questo ambito siamo cresciuti”.

Infine, in anteprima, Miramari ha indicato la novità  del cambio di allenamento. “Lo scorso anno ci si allenava al pomeriggio alle 15. Quest’anno ci alleneremo al mattino. Anzitutto, partiremo dalla colazione, poi fisioterapia, quindi sedute con il mental coach e da ultimo l’attività fisica fino alle 13,30. Sappiamo di essere i primi a utilizzare un simile programma di allenamento, ma pensiamo che ci possa dare dei benefici. Siamo ambiziosi, abbiamo idee e sono queste e non i soldi che portano al successo. I nostri allenamenti sono aperti al pubblico,
io ci metto la faccia ma i miei collaboratori non sono da meno di me e, per questo, voglio ringraziarli”.