(Sesto Potere) – Forlì – 23 agosto 2024 – “Ringrazio il ministro dell’Università e della Ricerca Annamaria Bernini per l’attenzione e la disponibilità nella visita del carcere di Forlì”: così Rosaria Tassinari, deputata e coordinatrice Regionale dell’Emilia-Romagna di Forza Italia, dopo la visita concessa dal ministro Annamaria Bernini, assieme all’assessore ai servizi sociali del Comune di Forlì, Angelica Sansavini, al coordinatore cittadino di Forza Italia Joseph Catalano ed ai consiglieri comunali di Forza Italia Alberto Gentili, Giulia Versari e Vinicio Pala.
“L’impegno di Forza Italia per assicurare un miglioramento della situazione degli operatori che lavorano in carcere, dei detenuti e per Rendere più agevole il compito delle tante associazioni di volontariato che danno un aiuto concreto nel gestire questa situazione, è forte e sincero: la campagna ‘estate in carcere’ voluta dal presidente Antonio Tajani nasce proprio dalla volontà di portare questo tema all’attenzione dell’opinione pubblica”: spiega Rosaria Tassinari.
Ad accompagnare il ministro Bernini nella sua visita c’erano anche i responsabili del carcere, della polizia penitenziaria e delle tante associazioni di volontariato che collaborano con l’istituto.
“La situazione delle carceri va assolutamente gestita e migliorata, sia perché in un paese civile la pena e la privazione della libertà e non il vivere in condizioni inaccettabili, sia per contribuire a costruire cittadini migliori che, una volta usciti dal penitenziario, potranno ricostruirsi una vita senza più commettere reati”: ha aggiunto l’onorevole Rosaria Tassinari.
La campagna ‘estate in carcere’ portata avanti da Forza Italia – assieme al Partito radicale – è stata organizzata per raccogliere il maggior numero di dati e informazioni e contribuire a risolvere la questione carceraria.
L’iniziativa – così come è stata presentata in conferenza stampa a fine luglio dal vicepremier, ministro degli Esteri e segretario degli Azzurri, Antonio Tajani – prevede: una mobilitazione nelle carceri, con visite di parlamentari, consiglieri regionali, amministratori locali ed esponenti del partito per verificare le condizioni delle persone detenute; successivamente incontri con i sindacati della Polizia Penitenziaria, anche in vista del rinnovo del contratto collettivo della categoria, e infine un ragionamento sul ricorso a pene sostitutive e misure alternative alla detenzione per i reati lievi, ispirato da una visione “umano-centrica”.