(Sesto Potere) – Faenza – 12 novembre 2025 – Con il progetto “Joining the shards. Alta formazione dello staff museale per la valorizzazione e la narrazione dei patrimoni ceramici europei colpiti da guerre e conflitti” il MIC Faenza si è aggiudicato il bando Erasmus Plus finanziato dall’Unione Europea.
Il museo faentino – ideatore e promotore, nonché capofila del progetto – coinvolgerà in un lavoro di due anni (dicembre 2025 – novembre 2027) altre cinque istituzioni internazionali: l’IFAC-CNR di Firenze, il Museo Porzellansammlung im Zwinger – Staatliche Kunstsammlungen di Dresda, il Museo della Ceramica di Boleslawiec, la Fondazione War Childhood Museum presso L’Aia e il Museo Khanenko di Kyiv.

”Joining the shards” in italiano “Unire i frammenti” nasce con l’obiettivo originale quanto necessario di mettere a fuoco nuove strategie di conservazione e restauro delle collezioni ceramiche colpite da eventi bellici. Allo stesso tempo si prefigge, in modo lungimirante ed ambizioso, di raccontare questo patrimonio, assieme alla storia di musei e istituti culturali colpiti dalle guerre, mettendo in luce la loro identità.
Ciascuno di essi è parte di una storia comune e protagonista di un racconto fondamentale, che testimonia cosa le vicende belliche abbiano causato ai singoli paesi, alle persone ancor prima che ai patrimoni culturali.
Parte fondante del progetto sarà la formazione delle competenze degli staff museali e di istituti culturali per il restauro, la valorizzazione dei patrimoni danneggiati e per la conservazione della memoria.
Parallelamente si svilupperanno nuovi percorsi per raccontare i patrimoni ceramici colpiti dalla guerra e in alcuni casi recuperati e promossi attraverso didattiche speciali a loro dedicate.
Le numerose attività comprendenti workshop, giornate di studio, sperimentazioni tecniche e di ricerca, realizzazione di manuali e documenti su conservazione, restauro e didattica dei patrimoni ceramici coinvolti in eventi bellici, sottenderanno ad una profonda collaborazione tra i partner europei.
“Questo progetto valorizza una delle mission del nostro Museo da sempre impegnato nel recupero dei pezzi danneggiati dalla seconda guerra, nella valorizzazione e nella realizzazione di attività formative nel campo del restauro. – commenta Claudia Casali, direttrice del MIC Faenza – Questa è una grande opportunità di confrontarsi con partners europei su tematiche purtroppo tristemente attuali, legate ai danni bellici dei patrimoni artistici”.
Nella foto in bianco e nero il recupero dalle macerie dei frammenti delle ceramiche della collezione MIC Faenza dopo il bombardamento del 13 maggio del 1944.

