(Sesto Potere) – Bologna – 25 gennaio 2024 – Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto dal Presidente Esecutivo Cristian Fabbri, ha visionato oggi i risultati preconsuntivi 2023 e approvato il Piano industriale al 2027.
La crescita di tutti i principali indicatori economico-finanziari – dal margine operativo lordo al ROI fino agli utili per azione e ai dividendi – si accompagna all’attenzione all’equilibrio finanziario, con un rapporto debito netto/MOL stabilmente al di sotto del 3x.
L’importante piano investimenti stanziato per il quinquennio 2023-2027 alimenterà numerose progettualità e permetterà un’accelerazione delle attività in grado di rafforzare la resilienza e generare valore condiviso e sviluppo sostenibile; la multiutility si conferma così un solido partner di riferimento nei confronti dei territori serviti per rispondere alle sfide del contesto esogeno e abilitare la transizione ecologica, energetica e digitale, l’economia circolare e la salvaguardia delle risorse.
Risultati preconsuntivi 2023
Dalle prime elaborazioni, per l’anno appena concluso si attende una performance positiva dei margini industriali del Gruppo, con un margine operativo lordo (MOL) previsto oltre i 1.480 milioni di euro, 185 milioni in più rispetto ai 1.295 milioni di euro del 2022. Questo risultato traguarda con tre anni di anticipo il target che era stato fissato dal precedente Piano industriale per il 2026 (1.470 milioni di euro), a conferma della strategia intrapresa dal Gruppo e del tempismo nell’aver colto alcune opportunità di mercato che si sono presentate nel 2023. Dopo le condizioni straordinarie che hanno caratterizzato i mercati energetici nel 2022, l’attenzione riservata alla generazione di cassa, alla gestione efficiente del capitale circolante e della gestione finanziaria ha permesso una riduzione del rapporto debito netto/MOL, previsto al di sotto di 2,6x, in netto miglioramento rispetto al 3,3x del 2022.
Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“4,4 miliardi di investimenti per lo sviluppo industriale, per la crescita sostenibile e per la resilienza ci permetteranno di traguardare al 2027 un margine operativo lordo di 1,65 miliardi di euro, con un incremento del 28% rispetto al 2022 e un aumento dei dividendi di pari dimensione. Il 40% degli investimenti contribuirà a rendere ancora più resilienti le nostre infrastrutture per garantire qualità e continuità dei nostri servizi, anche in condizioni climatiche avverse come quelle sperimentate negli ultimi anni. La riduzione delle emissioni climalteranti del 29% e l’impegno nella rigenerazione delle risorse sono esempi concreti del nostro contributo alla transizione ecologica, così come salirà al 64% il margine operativo lordo generato da attività che contemporaneamente soddisfano i target definiti dall’Agenda ONU per lo sviluppo sostenibile. Inoltre, nei cinque anni di Piano contribuiremo allo sviluppo delle comunità locali distribuendo 10 miliardi di valore economico agli stakeholder dei territori nei quali operiamo. Si tratta, quindi, di un Piano che soddisfa pienamente il purpose del Gruppo: generare valore sostenibile, favorendo una transizione “giusta”. La crescita record del MOL nel 2023, che prevediamo possa superare 1,48 miliardi di euro, e la consistente diminuzione dell’indebitamento, con il rapporto debito netto/MOL atteso al di sotto di 2,6x, sono il promettente primo tassello di questo Piano industriale, al quale si aggiunge l’aggiudicazione provvisoria di oltre un milione di clienti provenienti dalla tutela elettrica, che accelera il raggiungimento dei 4,3 milioni di clienti energy consolidando ulteriormente la nostra posizione di terzo operatore italiano nel settore”.
Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“Con un margine operativo lordo previsto per il 2023 a quasi 1,5 miliardi di euro e una leva finanziaria in forte miglioramento al di sotto del 2,6x, raggiungeremo con 3 anni di anticipo, superandoli, gli obiettivi fissati dal precedente Piano per il 2026. Risultati che attestano la validità della visione strategica del nostro Gruppo nel cogliere le opportunità di mercato e il nostro impegno per favorire la crescita sostenibile sui territori serviti. Un impegno che trova conferme anche nel nuovo Piano industriale, con il margine operativo lordo a valore condiviso che supererà nel 2027 il miliardo di euro, registrando un aumento del 55% in valore assoluto nel periodo 2022-2027, superiore al tasso di crescita del MOL complessivo, a testimonianza del peso crescente delle iniziative che, oltre a generare margini per l’azienda, sono in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU. Oltre il 70% degli investimenti in arco piano sarà destinato, infatti, a progetti di sostenibilità a beneficio di tutti i nostri stakeholder. A livello di business, nel prossimo quinquennio si evidenzia l’importante contributo alla crescita dei risultati di Gruppo di tutte le attività e in particolare della filiera ambiente, grazie a una strategia che fa leva su un portafoglio di servizi global waste che rafforzeranno ulteriormente la nostra leadership nel mercato, e della filiera reti, che vedrà un importante piano di investimenti per accompagnare i territori verso la transizione green”.
Il Piano Industriale al 2027
Il nuovo Piano Industriale pone come obiettivo strategico del Gruppo Hera la creazione di valore a beneficio di tutti gli stakeholder con obiettivi di sostenibilità finanziaria, ambientale e sociale, grazie a un modello di business e a un assetto industriale resilienti agli effetti negativi del cambiamento climatico e delle crisi esterne dei mercati.
Creazione di valore: MOL al 2027 in crescita a 1,650 miliardi e dividendo fino a 16 centesimi (+28%)
Per quanto riguarda il MOL complessivo, le progettualità previste consentiranno di raggiungere quota 1.650 milioni di euro al 2027, in miglioramento di 355 milioni di euro rispetto al consuntivo 2022. Considerando anche una serie di opportunità di business che verranno meno in arco piano e che hanno contribuito al risultato 2022 per circa 120 milioni di euro, la crescita raggiunge i 475 milioni di euro, per un tasso medio annuo del 7%.
In particolare, lo sviluppo organico è il principale motore di crescita con 375 milioni di euro, ed è alimentato dal piano investimenti, dall’espansione sui mercati liberalizzati, dalla capacità di calmierare le crescite inflattive, attraverso efficienze e innovazione, e dagli adeguamenti tariffari recentemente fissati dall’Autorità su tutte le attività regolate. È previsto altresì un importante contributo dalle operazioni di M&A per 100 milioni di euro, in linea con il track record del Gruppo, che proseguirà così l’attività di allargamento del proprio perimetro, quale conseguenza dell’elevata frammentazione dei mercati di riferimento e della strategia di integrazione (orizzontale o verticale) nelle filiere presidiate.
Grazie a questi target di crescita degli indicatori economici, il Piano proietta un aumento del rendimento del capitale investito (ROI) fino al 9,5% al 2027, rispetto al 7,9% del 2022.
Alla luce dei positivi risultati preconsuntivi attesi per il 2023, è stata poi rivista al rialzo l’intera politica dei dividendi, ipotizzando già a giugno 2024 la distribuzione di una cedola di 14 centesimi di euro per azione, in crescita del 12% rispetto all’ultimo pagato e superiore alla previsione elaborata nel precedente Piano industriale (12,5 centesimi).
In particolare, si prevede un costante incremento annuale dei dividendi fino a raggiungere una cedola di 16 centesimi di euro al 2027 (+28% rispetto all’ultimo dividendo pagato), con un utile netto per azione altresì atteso in crescita del 7% medio annuo. Ai prezzi correnti del titolo Hera, la nuova politica garantisce un rendimento medio del 5% e offre una piena visibilità sui dividendi prospettici in ciascun anno di Piano.
Ne consegue che il ritorno complessivo per l’azionista (TSR), che considera sia l’andamento atteso degli utili che il rendimento dei dividendi, si attesta a oltre il 12% medio annuo.
Crescita sostenibile per favorire la transizione ecologica: MOL a valore condiviso al 64% nel 2027 e ricadute economiche sui territori per 10 miliardi di euro
Il Gruppo Hera conferma il focus su economia circolare e decarbonizzazione, per favorire e supportare la transizione ecologica dei territori serviti con iniziative rivolte a cittadini, pubbliche amministrazioni e clienti industriali, mettendo a disposizione l’ampia dotazione impiantistica e il know how maturato nei diversi settori di attività.
Le iniziative previste nel Piano industriale al 2027 permettono di proiettare una traiettoria perfettamente coerente con il raggiungimento degli obiettivi industriali al 2030 in termini di economia circolare e di decarbonizzazione.
Con riferimento all’economia circolare, ad esempio, il percorso tracciato conferma gli obiettivi al 2030 come l’incremento delle plastiche riciclate (+150% rispetto al 2017) o il riutilizzo delle acque reflue (fino al 18% del totale al 2030).
Relativamente all’impegno a ridurre le emissioni di anidride carbonica del Gruppo, si conferma l’ambizioso obiettivo di riduzione del 37% al 2030, già validato dal prestigioso network internazionale Science Based Target initiative (SBTi) sia per le emissioni del Gruppo che per quelle dei propri clienti, proiettando una riduzione del 29% già al 2027. Inoltre, la multiutility raggiungerà con 3 anni di anticipo l’obiettivo al 2030 di incrementare a oltre il 50% la quota di energia elettrica rinnovabile sul totale venduto.
Nell’ottica di una “transizione giusta”, il Gruppo Hera ha mantenuto negli anni una crescente attenzione alla generazione di valore economico distribuito a tutti i propri stakeholder (lavoratori, azionisti, fornitori e P.A.) e si prevede di distribuire nei 5 anni del Piano un valore economico di circa 10 miliardi di euro sui territori nei quali il Gruppo svolge le proprie attività.
Parallelamente si continuerà a registrare un’importante evoluzione del margine operativo lordo a valore condiviso: rendicontato e certificato da auditor esterni a partire dal 2016, si prevede che nel 2027 salirà fino al 64% del totale del MOL di Gruppo, per un valore superiore al miliardo di euro (circa 1.049 milioni rispetto ai 670 milioni nel 2022), in linea con il target del 70% al 2030. L’aumento del 55% in valore assoluto del MOL a valore condiviso nel quinquennio testimonia poi la forte attenzione allo sviluppo di progetti in grado di coniugare crescita dell’azienda e sviluppo sostenibile nel territorio.
Crescita equilibrata del portafoglio multibusiness e incremento della resilienza
Il Piano industriale prevede una crescita equilibrata delle tre principali filiere di attività (reti, energia ed ambiente), mantenendo il bilanciamento tra le stesse e un modello di sviluppo che ha garantito la forte resilienza dei risultati del Gruppo in tutte le situazioni di scenario sperimentate negli ultimi vent’anni, consentendo una crescita ininterrotta sia dei target di sostenibilità che delle performances economico-finanziarie e di servizio.
Inoltre, il 40% degli investimenti operativi contribuirà a migliorare ulteriormente la resilienza agli effetti esogeni, tra cui il cambiamento climatico, degli impianti e delle reti del Gruppo, attraverso il potenziamento infrastrutturale, l’implementazione di processi predittivi, di monitoraggio e gestione da remoto al fine di proteggere la continuità dei servizi erogati. Gli eventi alluvionali che nel 2023 hanno colpito parte dei territori nei quali il Gruppo eroga i servizi hanno dimostrato la robustezza del livello già raggiunto.
Investimenti complessivi per 4,4 miliardi di euro, a cui si aggiungono ulteriori progettualità finanziate da 400 milioni di contributi, tra PNRR e altri istituti
Il piano degli investimenti è pari a 4,4 miliardi di euro, di cui il 48% riservati a iniziative di sviluppo e M&A.
Il 55% degli investimenti sarà destinato ai business regolati mentre il restante 45% sarà riservato ad alimentare la crescita dei business a mercato.
Gli oltre 870 milioni di euro investiti in media ogni anno accelereranno l’impegno nella transizione ecologica (circa il 60% dell’intero piano investimenti sarà dedicato a decarbonizzazione ed economia circolare) e genereranno sviluppo sostenibile sui territori presidiati: in tal senso oltre il 70% del piano investimenti sarà destinato ad iniziative in grado di creare MOL a valore condiviso.
Alla luce dell’introduzione delle nuove dimensioni della Tassonomia europea, il Gruppo stima che investimenti operativi per 2,5 miliardi di euro (pari al 98% degli investimenti ammissibili) saranno allineati ai dettami della disciplina europea, e potranno quindi accedere a pieno titolo agli strumenti agevolati di finanza sostenibile, con un beneficio anche in termini di costi finanziari.
In un quadro in continua evoluzione e fortemente dinamico il Gruppo Hera svolge un ruolo attivo anche nella trasformazione digitale delle comunità servite. Oltre il 30% degli investimenti di Piano contribuirà alla digitalizzazione ed alla innovazione delle infrastrutture, delle attività e delle soluzioni per i clienti.
Il piano investimenti sarà integralmente finanziato dalla positiva generazione di cassa, che consentirà anche di mantenere la leva finanziaria al di sotto della soglia prudenziale del 3x, per un obiettivo di circa 2,7x al 2027.
Agli investimenti finanziati dal Gruppo Hera in arco piano si deve poi aggiungere il valore sociale ed economico delle ulteriori opere che verranno realizzate nei territori serviti, grazie ai quasi 400 milioni di contributi ricevuti, equamente ripartiti tra risorse del PNRR e altri istituti.