(Sesto Potere) – Bologna – 26 marzo 2025 – Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto dal Presidente Esecutivo Cristian Fabbri, ha approvato oggi all’unanimità i risultati economici consolidati al 31 dicembre 2024, insieme alla Rendicontazione di sostenibilità, che da quest’anno come previsto dalla Direttiva 2022/2464/EU (CSRD) è parte integrante del bilancio, e la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti.
Nel 2024 il Gruppo Hera ha proseguito il suo percorso di crescita industriale sia sulle attività a mercato che su quelle regolate; l’aumento del 5,5% degli investimenti operativi lordi dimostra la continua attenzione allo sviluppo, alla valorizzazione e al rafforzamento della resilienza degli asset gestiti, la cui tenuta si è riconfermata anche in occasione dei fenomeni meteoclimatici estremi che hanno colpito l’Emilia-Romagna lo scorso autunno.
Si conferma, in particolare, l’impegno per coniugare crescita aziendale e sviluppo sostenibile con iniziative concrete in grado di accompagnare il Paese verso la transizione green, in piena coerenza con il Piano industriale 2024-2028 del Gruppo e il Climate Transition Plan con target Net Zero al 2050.
I risultati economici e patrimoniali evidenziano, pertanto, la capacità di creazione di valore che guida la crescita del Gruppo.
Nella foto: il Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, Cristian Fabbri (a sinistra), e l’Amministratore Delegato, Orazio Iacono (a destra).
Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“I risultati ottenuti confermano la capacità del Gruppo Hera di proseguire nel proprio percorso di creazione di valore ambientalmente sostenibile. L’incremento dei principali indicatori economico-finanziari e il continuo miglioramento del rendimento sul capitale investito, con un ROI che sale al 10,4% e un rendimento per gli azionisti (TSR) che supera il 35%, sono chiari segnali della solidità del nostro modello industriale. Abbiamo registrato una crescita significativa sia nelle attività a mercato sia in quelle regolate, con un MOL che nel 2024 è arrivato a sfiorare gli 1,6 miliardi di euro, mentre gli investimenti operativi lordi hanno raggiunto gli 860,3 milioni di euro, superiori del 35% alla media del quinquennio precedente, e per il 76% sono stati finalizzati a perseguire decarbonizzazione, resilienza ed economia circolare. Anche la crescita stessa del MOL a valore condiviso, in valore assoluto e percentuale, testimonia la nostra costante attenzione alla creazione di valore non solo economico, ma anche ambientale e sociale. Ne è evidenza il valore economico distribuito sui territori nei quali operiamo, che nel 2024 ha raggiunto i 2,1 miliardi di euro. Alla crescita infrastrutturale abbiamo affiancato anche quella commerciale su tutti i business a mercato e, in particolare, nelle forniture energetiche dove abbiamo raggiunto i 4,6 milioni di clienti, consuntivando un incremento del 20%. Grazie a questo ulteriore sviluppo, più del 13% della popolazione italiana riceve almeno un servizio dal Gruppo Hera. Alla luce dei risultati raggiunti e della solidità finanziaria del Gruppo, proporremo all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo pari 15 centesimi di euro per azione, in crescita del 7,1% rispetto all’ultimo dividendo pagato. Un aumento di cui beneficerà a cascata tutta l’intera politica dei dividendi degli anni successivi. I risultati del 2024 riconfermano, quindi, la validità della visione strategica del nostro Gruppo e costituiscono il primo tassello del nostro Piano industriale”.
Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“Nel 2024 il Gruppo Hera conferma la propria solidità e capacità di crescita, registrando un incremento di oltre il 30% dell’utile netto di pertinenza degli Azionisti, che sale a quasi 500 milioni di euro. Un risultato a cui contribuiscono tutti i business e che dimostra la capacità del Gruppo Hera di continuare a crescere in un contesto macroeconomico complesso. Le positive performance operative sono state supportate da una gestione finanziaria efficace: il 2024, infatti, raccoglie i frutti delle attività di liability management e razionalizzazione del debito avviate fin dall’inizio della crisi dei mercati energetici, che hanno contribuito a mantenere il rapporto debito netto su MOL di 2,5x, garantendo al Gruppo una solidità e flessibilità finanziaria significativa. Questa solidità economico-finanziaria ci consente di portare avanti il percorso di crescita per linee esterne, in piena coerenza con gli obiettivi definiti nel Piano industriale. Inoltre, abbiamo continuato ad accelerare il nostro impegno nella transizione green, con un focus su decarbonizzazione, economia circolare e tutela delle risorse, anche grazie al contributo della linea di finanziamento BEI. Nel 2024 gli investimenti operativi lordi hanno raggiunto gli 860 milioni di euro, proseguendo una tendenza pluriennale di sviluppo infrastrutturale mirato a migliorare la qualità dei servizi e l’efficienza degli asset, rendendo così i territori serviti sempre più vivibili, competitivi e resilienti. Il Gruppo Hera ha dimostrato, quindi, ancora una volta la capacità di coniugare sviluppo economico e sostenibilità, contribuendo in maniera significativa alla creazione di valore nei territori serviti e al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, utilizzando la leva dell’innovazione che ci garantisce efficienza e nuove opportunità di crescita. Ricordiamo, infine, che quest’anno abbiamo redatto una Rendicontazione di sostenibilità che copre tutti gli standard tematici previsti dagli ESRS (European Sustainability Reporting Standards)”.
Prosegue il percorso di crescita della multiutility di pari passo con la creazione di valore per gli stakeholder
In linea con i risultati registrati nel 2023, anche il 2024 è stato un anno di significativo sviluppo per la multiutility, che ha continuato a consolidare il proprio ruolo di protagonista nel settore, perseguendo una strategia orientata alla creazione di valore per tutti gli stakeholder. Oltre alla significativa crescita organica, l’azienda ha proseguito anche il percorso di espansione per linee esterne, con l’obiettivo di offrire soluzioni sempre più complete, innovative e competitive ai propri clienti. Inoltre, ha fatto leva sulla propria solidità e flessibilità finanziaria per acquisire nuovi asset strategici, ampliare il perimetro aziendale e partecipare con successo alla gara per il Servizio elettrico a Tutele Graduali.
In un anno caratterizzato da una situazione internazionale ancora instabile, da una persistente volatilità dei prezzi delle commodities dovuta principalmente alle tensioni geopolitiche, e da alcuni fenomeni meteoclimatici estremi, il Gruppo Hera si è impegnato a garantire la continuità e qualità dei propri servizi e ricadute positive per le comunità servite. Un valore concreto e trasparente, quantificato anche con il MOL e gli investimenti a valore condiviso. La capacità di coniugare crescita aziendale e sviluppo sostenibile è testimoniata anche dai crescenti investimenti per l’economia circolare, la decarbonizzazione e l’efficienza energetica, l’innovazione e la resilienza degli asset gestiti, con progettualità concrete e coerenti con le principali policy nazionali e internazionali.
Significativo è in particolare il percorso intrapreso verso la neutralità carbonica, delineato nel Piano di Transizione Climatica approvato il 31 luglio scorso, con l’ambizioso obiettivo di raggiungere il Net Zero al 2050. Questo traguardo sarà perseguito mediante una riduzione complessiva delle emissioni del 90% rispetto al 2019, oltre alla compensazione delle emissioni residue. Tale impegno rispecchia una visione strategica di lungo termine, coerente con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e con l’orizzonte di decarbonizzazione al 2030 già tracciato. Nel 2024, complessivamente, le emissioni del Gruppo Hera per il perimetro definito hanno già registrato una riduzione del 14% (rispetto al 2019).
Tra i principali eventi del 2024, va sicuramente ricordata l’aggiudicazione a febbraio del Servizio elettrico a Tutele Graduali per i clienti domestici in 37 province italiane, che ha permesso di acquisire circa un milione di nuovi clienti, consolidando il ruolo di terzo operatore del settore. Sempre nell’area energy, a dicembre la partecipazione in EstEnergy è salita al 100%, a seguito dell’acquisizione da Ascopiave del 25% del capitale. Inoltre, il Gruppo a maggio si è aggiudicato la gara indetta dalla società Soelia, detenuta al 100% dal Comune di Argenta (Fe), per il ramo di azienda concernente impianti, reti di distribuzione gas naturale e relativi servizi di gestione, con il subentro effettivo dal 1° luglio.
Nel settore ambiente, sempre a luglio, il Gruppo Hera ha avviato una partnership con Fincantieri che ha poi portato alla costituzione della newco CircularYard per ottimizzare la gestione del ciclo dei rifiuti nei cantieri, in linea con i principi di economia circolare. È proseguito inoltre il percorso di crescita tramite acquisizioni strategiche, come quella del 70% di TRS Ecology, per consolidare la leadership del Gruppo nel trattamento e recupero dei rifiuti industriali.
Nel campo dell’illuminazione pubblica, è stato acquisito il 30% di Triveneta Luce, puntando a migliorare sempre di più l’efficienza energetica e la gestione degli impianti dei comuni serviti con tecnologie avanzate.
Ricavi per circa 13 miliardi di euro
I ricavi 2024 del Gruppo Hera si attestano a 12.889,7 milioni di euro, in calo rispetto ai 15.331,1 milioni del 2023 (-15,9%), principalmente per la diminuzione dei prezzi delle commodity energetiche e per il venir meno delle attività legate al superecobonus. Tale contrazione viene compensata dai maggiori volumi venduti di energia elettrica, grazie al rilevante sviluppo commerciale.
Margine operativo lordo (MOL)* in crescita a quasi 1,6 miliardi di euro (+6,2%)
Il margine operativo lordo* dell’esercizio 2024 sale a 1.587,6 milioni di euro, in aumento del 6,2% rispetto ai 1.494,7 milioni al 31 dicembre 2023. Si tratta di una crescita soprattutto organica e strutturale, riconducibile al contributo complessivo delle aree energy per 50,2 milioni di euro, del ciclo idrico per 25,7 milioni di euro e alle buone performance dell’area ambiente per 13,6 milioni di euro. Un risultato che consente di compensare pienamente il venir meno delle marginalità legate al superecobonus e che conferma ulteriormente la solidità del portafoglio multibusiness del Gruppo.
Margine operativo netto* in aumento a 829,9 milioni di euro (+12%)
Il margine operativo netto* sale a 829,9 milioni di euro (+12%) rispetto ai 741 milioni al 31 dicembre 2023, con una crescita percentuale doppia rispetto a quella del margine operativo lordo per i minori accantonamenti riconducibili alla riduzione del fatturato dovuto al calo dei prezzi delle commodity energetiche.
Risultato netto* in aumento a 535,9 milioni di euro (+28,5%)
La gestione finanziaria del 2024 è pari a 153,8 milioni di euro, in netto miglioramento di 61 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, principalmente per l’ottimizzazione della struttura finanziaria e per i minori costi legati alle attività relative al superecobonus. Pur tenendo conto di un tax rate del 29,1%, superiore al 27,3% del 2023 (con una variazione riconducibile alla riduzione di alcuni benefici di cui il Gruppo ha usufruito in passato e ad alcune svalutazioni effettuate nell’esercizio non aventi rilevanza fiscale), il risultato netto* al 31 dicembre 2024 raggiunge i 535,9 milioni con una crescita del 28,5%, rispetto ai 417,0 milioni dell’anno precedente.
Tali valori includono anche il contributo di alcune positive sopravvenienze straordinarie legate prevalentemente all’acquisizione delle quote di minoranza in EstEnergy. Al netto di questi special items, il risultato netto* 2024 si attesta a 488,1 milioni di euro che si confronta con un 2023 pari a 390,1 milioni evidenziando una crescita dell’utile di Gruppo del 25,1%.
Utile* di pertinenza degli Azionisti in crescita di oltre il 30%
Al 31 dicembre 2024, l’utile di pertinenza degli azionisti * sale a 494,5 milioni di euro, in crescita del 31,8% rispetto ai 375,2 milioni dell’anno precedente
Al netto dei contributi da special items, l’utile di pertinenza degli Azionisti nel 2024 si attesta a 446,7 milioni che si confronta con un 2023 pari a 348,3 milioni evidenziando una crescita di 98,4 milioni.
Investimenti in crescita e rapporto debito netto/MOL* in miglioramento
Nel 2024 gli investimenti operativi del Gruppo Hera, al lordo dei contributi in conto capitale, hanno raggiunto gli 860,3 milioni di euro, in aumento del 5,5% rispetto ai 815,8 milioni del 2023. Gli investimenti sulle infrastrutture regolate del Gruppo hanno determinato un incremento della RAB, salita a 3,6 miliardi di euro, 250 milioni di euro in più rispetto al 2023.
La solidità finanziaria del Gruppo è pienamente riconfermata con un rapporto debito netto/MOL* a 2,50x, in miglioramento sia rispetto al terzo trimestre 2024 sia rispetto al dato al 31 dicembre 2023.
L’indebitamento finanziario netto si attesta a 3.963,7 milioni di euro rispetto ai 3.827,7 milioni al 31 dicembre 2023, principalmente a seguito della crescita degli investimenti e delle operazioni di acquisto di partecipazioni, tra cui l’acquisizione del 70% di TRS Ecology.
La creazione di valore relativa all’esercizio 2024 è evidente nell’evoluzione del rendimento sul capitale proprio (ROE) in crescita, pari al 12,2% rispetto al 10,4% dell’anno precedente. In miglioramento anche il rendimento sul capitale investito (ROI) che si attesta al 10,4%, rispetto al 9,8% del 2023.
MOL e investimenti a valore condiviso in crescita, rispettivamente a 856,6 milioni di euro (+10%) e 655,1 milioni (pari al 76% degli investimenti totali)
A riconferma dell’impegno della multiutility per la sostenibilità e la creazione di valore nei territori serviti, nel 2024 il margine operativo lordo a valore condiviso, riferito alle attività di business in grado di rispondere anche agli obiettivi dell’Agenda Globale, è salito a 856,6 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto ai 776,0 milioni del 2023, e corrisponde al 54% del MOL di Gruppo. Un risultato che conferma l’importante evoluzione del MOL CSV prevista nel Piano industriale, previsto a oltre 1.100 milioni di euro nel 2028, pari al 66% del totale del MOL complessivo.
In aumento anche gli investimenti a valore condiviso, che passano dai 558,4 milioni del 2023 ai 655,1 milioni di euro nel 2024, arrivando a pesare circa il 76% sul totale degli investimenti operativi lordi. Inoltre, circa il 90% degli investimenti ammissibili alla Tassonomia risulta già allineato ai criteri del Regolamento europeo e quindi in grado di contribuire agli obiettivi ambientali di mitigazione del cambiamento climatico, economia circolare, protezione della risorsa idrica e prevenzione dell’inquinamento.
Tutti i dati testimoniano il peso crescente delle iniziative che, oltre a generare margini per l’azienda, portano benefici concreti per i territori e le comunità servite, in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU.
Oltre 2,1 miliardi distribuiti ai territori nei quali il Gruppo opera
Nel 2024 il Gruppo ha distribuito ai fornitori, dipendenti, pubbliche amministrazioni dei territori serviti oltre 2,1 miliardi di euro.
La Rendicontazione di sostenibilità in ottemperanza alla CSRD e ai principi di rendicontazione ESRS
Il bilancio 2024 comprende per la prima volta anche la Rendicontazione di sostenibilità del Gruppo Hera redatta in conformità al D.Lgs. 125/2024 di attuazione della Direttiva 2022/2464/EU (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD) e ai principi di rendicontazione European Sustainability Reporting Standards (ESRS). Come previsto dalla normativa, tale rendicontazione è parte integrante della relazione sulla gestione e contiene le informazioni necessarie alla comprensione dell’impatto dell’impresa sui temi di sostenibilità e il modo in cui esse influiscono sul suo andamento e sui suoi risultati.
In particolare, la Rendicontazione di sostenibilità del Gruppo Hera è strutturata secondo le prescrizioni dell’ESRS 1, che prevede l’articolazione del documento in quattro parti: informazioni generali, ambientali (comprese le comunicazioni a norma dell’articolo 8 del Regolamento Ue 2020/852, detto anche “Tassonomia”), sociali, di governance. Il perimetro dei dati e delle informazioni di sostenibilità rendicontate comprende tutte le società consolidate con il metodo integrale nel bilancio consolidato del Gruppo.
Proposta di dividendo in aumento a 15 centesimi di euro per azione
Come annunciato lo scorso gennaio in sede di presentazione del nuovo Piano industriale al 2028 e in considerazione dei significativi risultati raggiunti, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea dei Soci del 30 aprile la distribuzione di un dividendo di 15 centesimi di euro per azione, in aumento del 7,1% rispetto all’ultimo dividendo pagato.
Un incremento di cui beneficerà a cascata l’intera politica dei dividendi dei prossimi anni, fino a raggiungere i 17 centesimi per azione nel 2028, con un utile netto per azione in crescita del 6% medio annuo.
Lo stacco della cedola avverrà il 23 giugno 2025, con pagamento a partire dal 25 giugno 2025. Il dividendo sarà corrisposto alle azioni in conto alla data del 24 giugno 2025.
Approvata la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, in linea con le best practice internazionali.
Area gas
Il MOL* dell’area gas – che include i servizi di distribuzione e vendita gas metano, teleriscaldamento e servizi energia – sale a 571,4 milioni di euro al 31 dicembre 2024, in aumento del 10,5% rispetto ai 516,9 milioni del 2023.
L’andamento in crescita rispetto all’anno precedente è legato al ritorno della variabilità dei mercati energetici ai livelli pre-crisi e compensa il venir meno di opportunità di business non ricorrenti che avevano caratterizzato l’esercizio 2023, come le attività di efficientamento energetico sostenute dagli incentivi fiscali (ecobonus 110%), e i minori consumi dei clienti per l’aumento delle temperature medie e per i comportamenti di risparmio energetico messi in atto. La riduzione dei costi di modulazione, in particolare, ha consentito di consolidare i margini della vendita e a migliorare significativamente la performance del settore nel corso dell’anno. Positivo anche il contributo della distribuzione gas che ha beneficiato degli investimenti di sviluppo e delle positive dinamiche tariffarie dovute al recupero inflattivo e del Wacc.
Il numero dei clienti gas complessivamente ammonta a circa 2 milioni di unità.
Nel 2024 sono stati sostenuti investimenti lordi per 180,5 milioni di euro, rispetto ai 191,8 milioni dell’anno precedente, destinati a interventi su reti e impianti di distribuzione gas e teleriscaldamento, all’acquisizione di nuovi clienti e ai servizi energia. In particolare, la Esco Hera Servizi Energia ha continuato a fornire a condomini, PA e clienti industriali i propri servizi di decarbonizzazione e risparmio energetico: tra questi la realizzazione di strutture NZEB (Nearly Zero Energy Building) e la riqualificazione sismica ed energetica di alcune scuole.
Nel corso del 2024 proseguono gli investimenti per le attività di sostituzione dei contatori gas e sono stati effettuati interventi di manutenzione straordinaria su reti e impianti. Tra le poste straordinarie rientra anche l’acquisizione societaria di Soelia, riguardante la distribuzione gas nel comune di Argenta (Fe).
Si è, poi, rafforzata la partnership con Panasonic Industry Europe, società operativa della multinazionale giapponese leader mondiale nella produzione di prodotti e componenti elettronici, per espandere la diffusione dell’innovativo contatore NexMeter nel mercato italiano ed europeo.
Prosegue, infine, la realizzazione delle due Hydrogen Valley in costruzione a Modena e Trieste, che hanno ottenuto contributi PNRR e che consentiranno di produrre circa 800 tonnellate l’anno di idrogeno verde, contribuendo alla decarbonizzazione delle aziende e dei territori di riferimento, ma anche alla riqualificazione di aree dismesse, con importanti e positive ricadute di carattere ambientale, sociale ed economico.
Nella strategia del Gruppo relativa ai green gas rientra anche la sperimentazione, prima in Italia, a Castelfranco Emilia (Mo) di utilizzo di una miscela di gas e idrogeno in una rete di distribuzione cittadina, che riprenderà nelle prossime settimane a valle del recente protocollo firmato con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Comitato Italiano Gas.
Il contributo dell’area gas al MOL di Gruppo è pari al 36%.
Area energia elettrica
Nell’area energia elettrica – che comprende i servizi di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica e illuminazione pubblica – il MOL si attesta a 322 milioni di euro al 31 dicembre 2024 rispetto ai 326,3 milioni del 2023. Questo risultato è riconducibile principalmente ad una flessione dei volumi forniti in salvaguardia ed ad un rallentamento delle attività di efficientamento energetico a seguito della rimodulazione degli incentivi fiscali, solo parzialmente compensati dalle maggiori marginalità legate alla crescita del mercato dei clienti energetici. La distribuzione elettrica fornisce un contributo in crescita grazie all’applicazione del criterio regolatorio ROSS, agli investimenti di sviluppo, al recupero inflattivo e all’aumento del Wacc.
Il numero di clienti nell’area energia elettrica ha raggiunto 2,6 milioni di unità, in aumento del 50,4% rispetto allo stesso periodo del 2023, principalmente per l’esito positivo della già citata gara per il Servizio a Tutele Graduali per i clienti domestici, ma anche grazie al contributo delle attività di rafforzamento dell’azione commerciale a libero mercato, puntando sui servizi a valore aggiunto per la decarbonizzazione dei consumi.
In particolare, con la partnership con la società riminese F.lli Franchini, di cui Hera Comm ha acquisito il 60% nel 2023, è stata ampliata l’offerta di soluzioni per l’efficientamento energetico, con un focus sul segmento delle aziende, rafforzando la presenza nel mercato delle soluzioni sostenibili, tra le quali la realizzazione di impianti termici e meccanici in grado di ridurre significativamente i consumi energetici e le emissioni di CO2. Un consolidamento che consente di rafforzare ulteriormente la posizione del Gruppo Hera nel settore, promuovendo soluzioni sostenibili anche per le imprese. Nel contesto della transizione energetica, il mercato aziende ha registrato infatti una crescita significativa, grazie anche alla valorizzazione di nuovi servizi integrati alla fornitura della commodity, come gli impianti per l’autoconsumo integrati con sistemi di accumulo, monitoraggio e gestione dei consumi energetici, che permettono di ottimizzare i costi di approvvigionamento, migliorare l’efficienza energetica complessiva e ridurre l’impronta di carbonio.
Per quanto concerne l’illuminazione pubblica, nel corso del 2024 il Gruppo Hera ha acquisito circa 44,5 mila punti luce in 24 nuovi comuni, principalmente in Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Umbria, Liguria e Sardegna. In crescita anche la percentuale dei punti luce gestiti che utilizzano lampade a led, a riconferma dell’attenzione costante per una gestione sempre più efficiente e sostenibile dell’illuminazione pubblica.
Complessivamente nell’area energia elettrica gli investimenti lordi dell’esercizio 2024 ammontano a 127,2 milioni di euro, in linea con l’anno precedente. Nella distribuzione, che ha visto invece investimenti in crescita del 14,6%, gli interventi hanno riguardato prevalentemente il potenziamento di impianti e reti, anche con la costruzione di nuove cabine primarie, per aumentare l’hosting capacity, oltre al proseguimento delle attività di installazione dei contatori 2G e alle attività per il miglioramento della resilienza della rete. Azioni che rispondono all’obiettivo di anticipare la futura domanda incrementale di energia elettrica collegata alla sempre maggiore elettrificazione dei consumi e a consentire il crescente sviluppo della generazione distribuita. Tra questi rientra anche il progetto Smart Grid della controllata AcegasApsAmga: sono state completate le attività di progettazione e cantierizzazione delle principali opere che porteranno al potenziamento della rete elettrica triestina e alla creazione di nuovi impianti per alimentare i terminal portuali di Trieste, in risposta all’evoluzione del fabbisogno della città, che vedrà raddoppiata la potenza complessiva richiesta nel corso dei prossimi 10 anni.
Infine, a dicembre il Gruppo Hera ha ottenuto 9,4 milioni di euro dal PNRR per sviluppare due sistemi agrivoltaici avanzati in Emilia-Romagna con una produzione attesa di quasi 30 GWh annui.
Il contributo dell’area energia elettrica al MOL di Gruppo è pari al 20,3%.
Area ciclo idrico
L’area ciclo idrico integrato – che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura – ha registrato un MOL di 297,1 milioni di euro, in crescita del 9,5% rispetto ai 271,4 milioni dell’esercizio precedente, grazie agli investimenti di sviluppo, all’incremento del Wacc regolatorio a partire dal 2024 e ai recuperi inflattivi.
Il risultato del 2024 non ha beneficiato delle premialità biennali ottenute nel 2023 riconosciute da Arera per gli elevati standard di qualità adottati dalla multiutility nella gestione del servizio idrico integrato. In particolare, lo scorso anno il Gruppo Hera si è aggiudicato il primo e il terzo posizionamento nella classifica generale dei gestori italiani (biennio 2020-21) per i significativi investimenti, gli impianti all’avanguardia e l’utilizzo delle migliori tecnologie per la gestione efficiente del ciclo idrico sui territori serviti, in linea con le strategie di sostenibilità ed economia circolare della multiutility.
Al lordo dei contributi in conto capitale, gli investimenti sono stati pari a 261,1 milioni di euro (+14,4%). Tra i principali interventi nell’acquedotto, trasversali ai vari territori serviti, si segnalano l’installazione dei contatori smart meter e le attività di distrettualizzazione (in particolare nelle aree di Padova e Trieste e nei comuni marchigiani serviti da Marche Multiservizi), finalizzate alla riduzione delle perdite di rete, il proseguimento delle attività di bonifica su reti e allacci e specifiche operazioni come lo sviluppo del nuovo sistema di approvvigionamento di Castelbolognese e il rinnovo delle reti di adduzione a Calderara di Reno e San Pietro in Casale. Nella fognatura, rientrano la realizzazione della vasca di prima pioggia a Cattolica, la riqualificazione della rete fognaria in vari territori serviti, le opere di adeguamento scarichi, gli interventi concomitanti al prolungamento delle tangenziali di Forlì e di Modena. Inoltre, per ottimizzare la gestione dei depuratori di Padova, AcegasApsAmga ha proseguito i lavori per la realizzazione di 7 nuovi bioessiccatori, completamente finanziati grazie ai fondi PNRR, che a oggi rappresentano la migliore scelta sostenibile per l’essicamento dei fanghi derivanti dagli impianti fognari cittadini destinandoli a recupero. Tra gli interventi nella depurazione, oltre al Piano di salvaguardia della balneazione (Psbo) di Rimini, rientrano l’adeguamento e potenziamento dei depuratori di Ravenna e Lugo, un nuovo depuratore a Budrio (Bo) e la realizzazione del nuovo impianto con tecnologia power to gas presso il depuratore IDAR di Bologna, in parte finanziato dal PNRR, che consentirà di utilizzare le acque depurate per produrre dapprima idrogeno rinnovabile e poi biometano, impiegando l’ossigeno di scarto per i processi depurativi.
Infine, grazie ai due interventi avviati per la realizzazione di un nuovo sistema fognario per acque reflue nei comuni di Petriano e Vallefoglia, comprensivo di 4 nuove stazioni di sollevamento, e per il completamento del collettamento a San Costanzo, che si concluderanno nel 2025, il territorio di Pesaro-Urbino uscirà dalla procedura di infrazione comunitaria in materia di depurazione.
Il contributo dell’area ciclo idrico integrato al MOL di Gruppo è pari al 18,7%.
Area ambiente
Il MOL dell’area ambiente – che include i servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti – si attesta a 367 milioni di euro, in crescita del 3,8% rispetto ai 353,4 milioni del 2023. In particolare, il MOL per i servizi di trattamento e recupero dei rifiuti raggiunge i 305,8 milioni, mentre il MOL per i servizi ambientali di raccolta e spazzamento sale a circa 61,2 milioni, soprattutto per la progressiva messa a regime delle nuove concessioni. In particolare, si evidenzia un incremento dei rifiuti commercializzati principalmente dovuto all’aumento dei rifiuti da mercato dell’8%, grazie al consolidamento dei rapporti commerciali esistenti, allo sviluppo del portafoglio clienti in particolare nel mercato industria e alle variazioni di perimetro dovute alle recenti acquisizioni anch’esse nel mercato industria.
Nonostante un contesto macroeconomico complesso con ripercussioni anche nei mercati presidiati, il Gruppo continua il suo percorso di crescita in questa area di business, attraverso la diversificazione dell’offerta, l’ampiezza del portafoglio clienti e la capacità di rispondere con servizi innovativi e integrati, e consolida il ruolo di primario operatore italiano ed europeo nel settore, con particolare riferimento al mercato industria, anche in seguito all’acquisizione del 70% della società TRS Ecology, con un portafoglio di oltre 2.700 clienti. Con l’avvio del rinnovo della piattaforma di TRS a Caorso (Pc) si prevede di rafforzare le prospettive di crescita di un’affermata realtà locale, con lo sviluppo di future sinergie tecniche e commerciali con le altre soluzioni impiantistiche e società del Gruppo. Partner chiave a supporto delle aziende nella riduzione e riciclo degli scarti, nella rigenerazione delle risorse e nel raggiungimento dei propri target ESG, la multiutility continua a svolgere un ruolo strategico per la transizione ambientale del settore industriale italiano. Ne è un esempio il già citato accordo con Fincantieri per gestire quasi 100 mila tonnellate l’anno di scarti industriali prodotte nei cantieri in Italia e, in futuro, anche all’estero. L’obiettivo è la realizzazione di un nuovo sistema integrato di gestione rifiuti, attraverso iniziative concrete: dalla riduzione della produzione dei rifiuti all’incremento degli scarti solidi avviati a riciclo, dalla valorizzazione dei residui fino al recupero delle acque e alla riduzione delle emissioni di CO₂.
Sono proseguite, inoltre, le numerose iniziative in chiave di economia circolare e decarbonizzazione per implementare gli obiettivi di creazione di valore e sostenibilità ambientale dei territori. Tra queste, il progetto di cattura della CO₂ presso il termovalorizzatore di Ferrara: si tratta del primo esempio su scala industriale di CCS (Carbon Capture and Storage) applicato a un impianto di questo tipo in Italia, selezionato per ricevere quasi 24 milioni di euro di finanziamento dall’EU Innovation Fund.
La tutela delle risorse ambientali è stata, anche nel 2024, un obiettivo prioritario, così come la massimizzazione del loro riutilizzo; ne è dimostrazione la particolare attenzione dedicata allo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti che, grazie ai numerosi progetti che il Gruppo ha messo in campo in tutti territori gestiti, è aumentata di 2,1 punti percentuali rispetto ai valori del 2023 attestandosi al 74,3%, rispetto al 72,2% del 2023.
Senza dimenticare l’impegno per aumentare la sostenibilità delle flotte aziendali attraverso l’utilizzo di mezzi con motorizzazione elettrica e il crescente consumo di carburante HVO prodotto da oli vegetali esausti che contribuisce ad abbattere di quasi il 90% la CO2.
Gli investimenti lordi per la filiera ambiente sono stati pari a 162,3 milioni di euro (+7,6% rispetto al 2023), destinati principalmente alla manutenzione e potenziamento del parco impiantistico. Tra questi ricordiamo, ad esempio, gli interventi sulla linea 4 del termovalorizzatore di Padova, le manutenzioni straordinarie sugli impianti di Modena, Forlì e Rimini, le realizzazioni delle società HEA e Vallortigara per l’ampliamento dell’impianto Torrebelvicino, oltre all’avvio della costruzione a Modena dell’impianto innovativo per la rigenerazione delle plastiche rigide di Aliplast, grazie anche a contributi PNRR. È stato inoltre attivato l’iter autorizzativo per l’ampliamento della capacità nella produzione e rigenerazione di PE dell’impianto Aliplast di Borgolavezzaro (No), che permetterà all’azienda di incrementare la propria capacità produttiva di circa 20.000 tonnellate annue. A fine anno è stata avviata la prima delle due linee del nuovo impianto FIB3R di Imola, unico nel suo genere a livello europeo, che produrrà a regime 160 tonnellate di fibra di carbonio riciclata ogni anno, con un risparmio energetico del 75% rispetto alla fibra vergine. Si segnala, infine, che a dicembre è stata vinta la gara bandita da Confservizi Cispel Toscana, per la gestione del termovalorizzatore di Montale (Pt), capace di gestire 50 mila tonnellate annue di rifiuti urbani e speciali.
Il contributo dell’area ambiente al MOL di Gruppo è pari al 23,1%.