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Il Comitato Unitario Vittime del Fango Forlì: Necessario modificare radicalmente l’approccio di difesa del territorio

(Sesto Potere) – Forlì – 12 marzo 2024 – Proseguono gli incontri dei rappresentanti dei Comitati Riuniti alluvionati e Vittime del Fango con la Presidenza della Regione Emilia-Romagna, per la messa in sicurezza dei territori e la programmazione/pianificazione degli interventi da realizzare.

Per il Comitato Unitario Vittime del Fango Forlì erano presenti all’incontro la Presidente Avv. Alessandra Bucchi e la Portavoce Valentina Grillandi il quale ha chiarito le proprie richieste sintetizzate in un documento inviato al termine dell’incontro stesso nel quale si sono riassunte le problematiche riguardanti il territorio forlivese e le ipotesi di interventi.

“Ribadendo che è il momento di informare i cittadini sui progetti futuri per la tutela del territorio, su come i lavori vengano svolti, il Comitato Unitario Vittime del Fango Forlì ha esposto in modo molto dettagliato le principali criticità relative alla cura dell’alveo del Montone, alle difese di sponda, alle golene, al cronoprogramma relativo al rifacimento e alla manutenzione dei ponti, al dragaggio, al coordinamento i tutte le attività in sinergia con gli altri Enti, alla progettazione delle casse di espansione nelle zone collinari e agli interventi relativi alle numerose frane delle vallate”: spiegano il Presidente Alessandra Bucchi (nella foto) e il Portavoce Valentina Grillandi.

“Il Comitato Unitario Vittime del Fango Forlì ha sottolineato che è assolutamente indispensabile modificare radicalmente l’approccio di difesa del territorio, adottato finora, per agire in un’ottica di prevenzione e di innovativa gestione del rischio idraulico e geologico, attraverso la stretta collaborazione con gli esperti e i tecnici qualificati. Pertanto ha richiesto la puntuale condivisione delle informazioni sui progetti in atto e sulla loro conduzione, sollecitando la costante cooperazione degli Enti responsabili. I cittadini non possono continuare a vivere una condizione di ansia e di paura ogni qualvolta le precipitazioni sono più intense della normalità, senza dimenticare che i fenomeni estremi stanno diventando sempre più frequenti”: aggiungono Alessandra Bucchi e Valentina Grillandi.

“Il nostro Comitato è sempre più convinto – sostiene e conclude Alessandra Bucchi – che occorre invertire la tendenza della spesa pubblica: occorre investire più risorse nella prevenzione, per limitare i danni e i costi in termini di vite umane e ricostruzione, riducendo conseguentemente la spesa per rincorrere i danni da alluvione, piogge intense e frane, oltre ai costi sostenuti dalle imprese e famiglie. Occorre ripensare alle politiche pubbliche, in relazione alle finalità: prevenire le catastrofi, proteggere da queste ultime, promuovere il cambiamento e trasformare il sistema”.