(Sesto Potere) – Cesena – 30 settembre 2024 – Tra le 14 case e studi delle persone illustri riconosciute dalla Regione nel 2024 e i 31 i cimiteri monumentali e storici che hanno ricevuto il riconoscimento regionale c’è anche il Cimitero urbano di Cesena la cui targa è stata ritirata, a Bologna, dalla dirigente del Settore Biblioteca Malatestiana e Cultura Elisabetta Bovero e dal responsabile delle strutture cimiteriali cesenati Matteo Danesi.
La cerimonia ha avuto luogo all’interno del Cimitero monumentale della Certosa di Bologna, alla presenza dell’Assessore regionale alla Cultura e Paesaggio Mauro Felicori, di Cinzia Barbieri, direttrice generale di Bologna Servizi Cimiteriali, Eva Degl’Innocenti direttrice del Settore Musei Civici del Comune di Bologna, Cristina Ambrosini responsabile del Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, e Roberto Martorelli del Museo civico del Risorgimento di Bologna.
Realizzato su progetto di Barbieri (1809) nel luogo in cui sorgevano la chiesa e il monastero di Santa Croce, il cimitero urbano venne inaugurato il 1º maggio del 1813 da Giacomo Bertozzi, il Cimitero urbano cesenate quasi subito fu oggetto di numerosi ampliamenti (1819-1825 e 1929-1946). La struttura, in stile neoclassico, ospita le tombe di illustri cittadini cesenati, come Renato Serra, Maurizio Bufalini, i marchesi Ghini, i conti Chiaramonti. Nella cripta del cimitero inoltre è presente un ossario in ricordo delle vittime della seconda guerra mondiale. Sulla base del pregevole valore artistico e culturale, il cimitero cesenate è spesso oggetto di visite guidate e iniziative organizzate dall’Amministrazione comunale d’intesa con privati, particolarmente apprezzate dai cittadini.
Grazie all’iscrizione nel registro regionale, cui è associato un contributo di 4.400 euro, sarà ora possibile un ulteriore percorso di valorizzazione. Il Cimitero urbano è principalmente un luogo di ricordo e di culto dei defunti, ma è anche un sito storico-culturale della memoria collettiva cittadina. Come precisato dall’Assessore alla Cultura Camillo Acerbi, il progetto candidato prevede la promozione culturale delle opere d’arte presenti all’interno della struttura e la proposta di visite guidate alle tombe monumentali attraverso un percorso alla scoperta di 25 cappelle gentilizie.
Il progetto riprende iniziative già sperimentate e risultate di grande interesse, che hanno coinvolto un alto numero di persone. Alle visite condotte con l’accompagnamento di una guida si intende affiancare la realizzazione di un sistema di didascalie collocate in prossimità dei principali punti di interesse per facilitare anche le visite in autonomia. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di un logo e di un’immagine coordinata, la predisposizione di materiale grafico, di segnaletica e di QR-code, da collocare in prossimità delle tombe gentilizie, attraverso cui sia possibile fruire di contenuti via web. Il percorso ha inizio all’ingresso del cimitero e si snoda lungo tutta la teoria delle cappelle accompagnando il visitatore alla scoperta di svariate opere artistiche. È il caso delle graziose decorazioni liberty sulle pareti della cappella Gasperoni – Salberini o dell’elegante cancello in bronzo della cappella Serra, ornato di rose, o anche degli affreschi con immagini inerenti la Resurrezione dipinti dal marchese Costantino Guidi nella cappella di famiglia.