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Ieri in carcere a Forlì l’Open Day dei laboratori produttivi, alla presenza di numerose autorità

(Sesto Potere) – Forlì – 29 maggio 2025 – Si è tenuto mercoledì 28 maggio l’Open Day dei Laboratori produttivi Altremani interni al carcere di Forlì in cui lavorano attualmente 15 detenuti.

Dal 2006 in carcere sono stati realizzati vari laboratori di cui oggi si occupa direttamente l’impresa sociale, senza fini di lucro, Altremani con il supporto di Techne, agenzia di formazione che opera da oltre 25 anni in carcere. Laboratori produttivi quali assemblaggio, saldatura, falegnameria, cartiera, etichettatura, rappresentano un’esperienza di grande successo sia in termini occupazionali che economici, garantendo nel tempo a 115 detenuti regolari contratti di lavoro.

Con oltre 100 invitati, l’Open Day è nato dalla volontà di far conoscere i laboratori produttivi ad autorità, istituzioni, associazioni e imprese per mostrare loro i locali attrezzati e le lavorazioni, alla presenza dei detenuti, che nell’occasione si sono trasformati in perfetti ciceroni.

Nella stessa mattinata, alla presenza della direttrice del carcere Carmela De Lorenzo, si è svolta l’assemblea soci dell’impresa sociale Altremani, che gestisce il lavoro in carcere, permettendo ai detenuti di acquisire competenze e avere una possibilità concreta di reinserimento nella società civile. L’impresa infatti è responsabile dell’inserimento lavorativo dei detenuti, li assume con il CCNL della cooperazione sociale, tiene i rapporti commerciali con le imprese committenti e si occupa direttamente degli aspetti produttivi. L’agenzia formativa Techne si occupa della regia complessiva di Altremani, delle relazioni con il carcere mettendo a disposizione risorse umane ed economiche proprie. Inoltre con i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo Plus e della Regione Emilia-Romagna organizza la formazione specifica in carcere e promuove i tirocini per i detenuti.

L’evento si è realizzato alla presenza di numerose autorità tra cui il prefetto Rinaldo Argentieri, il questore Claudio Mastromattei, il sindaco del Comune di Forlì Gian Luca Zattini, il vescovo Livio Corazza, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Samuele Sighinolfi, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Vito Pulieri, il Comandante del CAPS (Centro di Addestramento Polizia di Stato) di Cesena, Stefano Dodaro, il Comandante della Polizia Municipale Claudio Festari ed il Vice-comandante Andrea Gualtieri e altre numerose autorità. Moderatrici sono state Carmela De Lorenzo, direttrice della Casa Circondariale di Forlì e Lia Benvenuti, direttore generale di Techne.

“Il lavoro in carcere – sottolinea Carmela De Lorenzo – è uno strumento fondamentale per la rieducazione alla legalità del detenuto poiché rende il tempo della detenzione utile e produttivo attraverso un percorso di consapevolezza e maturazione, che riduce sensibilmente i rischi di recidiva”.

“Un grande grazie – sottolinea il prefetto Rinaldo Argentieri – all’ampia filiera di soggetti che rende possibile la realtà di questi laboratori produttivi, capaci di fare acquisire ai detenuti professionalità spendibili e di dare loro un’opportunità concreta dopo il fine pena”.

“I Laboratori produttivi – spiega Lia Benvenuti, direttore generale di Techne – sono sostenuti da un Protocollo unitario di intesa, sottoscritto da un’ampia partnership di 43 sostenitori tra i quali istituzioni, associazioni, sindacati, imprese. L’auspicio – sottolinea la Benvenuti – è che il prossimo anno con il rinnovo del Protocollo ci possa essere un ampliamento della compagine di firmatari e l’estensione ad altre realtà del territorio quali la Prefettura e le Forze dell’Ordine per rafforzare questa rete capace di coniugare lavoro, solidarietà e rieducazione alla legalità.