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I Verdi: I soldi delle tasse aeroportuali si investano nel turismo di qualità e alternative più sostenibili

(Sesto Potere) – Forlì – 11 settembre 2025 – “L’annuncio [del governatore regionale Michele de Pascale, ndr] del Taglio delle tasse aeroportuali per le compagnie che volano da e per aeroporti sotto al milione di passeggeri non ci trova d’accordo. L’obiettivo di raddoppiare il numero di voli in regione annunciato dal Presidente De Pascale si scontra con i limiti fisiologici di una attività che ha un forte impatto sulla salute e l’inquinamento dell’aria, sulla produzione di gas climalteranti, e in generale incentiva un modello di consumo che non può avere crescita infinita”: lo affermano in una nota congiunta Alessandro Ronchi e Cristina Mengozzi di Europa Verde Forlì – Cesena.

“Se vogliamo incentivare il turismo e l’economia regionale, possiamo per esempio intervenire ulteriormente sulle imposte di soggiorno per i periodi di almeno una settimana, oppure investendo maggiormente sul trasporto ferroviario. Tagliare i costi dei voli significa premiare le compagnie aeree, comprese quelle recentemente citate da indagini giornalistiche che le associano al regime di Assad, e un turismo mordi e fuggi di un weekend, per il quale l’aereo non andrebbe incentivato. Vogliamo ricordare che i voli del nostro scalo [Forlì, ndr] rappresentano più il turismo in uscita rispetto a quello in entrata: la maggior parte degli aiuti andrebbe così a chi decide di passare le sue vacanze all’estero piuttosto che ai turisti stranieri della riviera”: continuano Alessandro Ronchi e Cristina Mengozzi.

“Oggi l’aeroporto di Forlì ha pochi voli rispetto a quelli necessari per avere un bilancio senza passivo, e nonostante questo girano a lungo sopra la città, scaricando fumi inquinanti e facendo molto rumore: a meno di un 1 chilometro in linea d’aria ci sono anche 5 asili nido, 2 scuole dell’infanzia, 2 scuole elementari. Perché questi ragionamenti vengono fatti prima della diffusione e discussione del piano regionale dell’utilizzo degli aeroporti?  E’ stata fatta una analisi di quanti sono i passeggeri italiani che scelgono di uscire dalla regione rispetto a quelli in entrata?”: si domandano i due esponenti di Europa Verde Forlì – Cesena.

“Posto che un raddoppio dei voli regionali non sarebbe sostenibile, occorre ragionare su come incentivare un turismo di qualità in entrata, che abbia vere ricadute sul territorio, invece di quello mordi e fuggi verso l’estero o quello che potrebbe viaggiare sulle alternative più ecologiche. È inaccettabile che oggi un volo all’estero possa costare meno dell’alta velocità, premiando chi porta ricchezza altrove e non chi la lascia qui. Noi vogliamo una Regione che scelga la sostenibilità, il turismo di qualità e il futuro dei cittadini”: concludono Alessandro Ronchi e Cristina Mengozzi.