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I Teatri di Bagnacavallo e di Sant’Agata Feltria candidati all’iscrizione del Patrimonio mondiale Unesco 2026

(Sesto Potere) – Bagnacavallo/Sant’Agata Feltria – 25 gennaio 2025 – Il teatro in legno più antico d’Italia riscoperto dal grande Vittorio Gassman che recitò lì la Divina Commedia per la Rai restandone affascinato e quello intitolato a Carlo Goldoni, padre del famoso commediografo che aveva esercitato la professione di medico condotto aggiunto nel paese, dove si trova ancora il sipario dipinto a tempera dal bolognese Antonio Muzzi.

Il Mariani di Sant’Agata Feltria (Rn) e il Goldoni di Bagnacavallo (Ra) sono tra i teatri candidati all’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale Unesco per il 2026 come “Sistema dei teatri condominiali all’italiana nell’Italia centrale fra XVIII e XIX secolo” che, dopo la recente decisione interministeriale, inizia così il percorso ufficiale per il riconoscimento come Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco.

In tutto sono 18 i teatri di altrettanti Comuni delle regioni Marche, Emilia-Romagna e Umbria che sono stati scelti come testimonianza unica dell’eccezionale valore di un patrimonio culturale straordinario che riunisce i teatri condominiali più rappresentativi sviluppati tra il Settecento e l’Ottocento per volontà delle piccole comunità locali, con le quali hanno mantenuto nel tempo un forte legame.

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“Una buona notizia che sottolinea il valore della nostra rete di teatri storici diffusi su tutto il territorio regionale- hanno detto il presidente, Michele de Pascale, e l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni-. I due teatri sono parte di quel patrimonio culturale che vogliamo conservare e valorizzare per mantenerne viva la funzione, oltre a garantirne la trasmissione alle generazioni future. Un patrimonio non solo architettonico fortemente radicato nelle comunità locali, testimone della ricchezza e vivacità culturale che caratterizza, ancor oggi, i nostri Comuni. È questa una candidatura corale che accomuna tre Regioni, Emilia-Romagna, Marche e Umbria, a riconoscimento dell’unicità di questi luoghi. Per questo vogliamo ringraziare la Regione Marche per l’importante lavoro di condivisione e di coordinamento”.

“Ci uniamo ai ringraziamenti del presidente della Regione Michele de Pascale e dell’assessora alla Cultura Gessica Allegni a quanti hanno reso possibile il percorso di candidatura, in primis la Regione Marche e il Ministero della Cultura- ha detto il sindaco di Bagnacavallo, Matteo Giacomoni-. Siamo onorati che il nostro Teatro Goldoni sia stato selezionato per far parte di questo progetto, che vede coinvolti tanti altri prestigiosi teatri uniti da comuni caratteristiche non soltanto storico-architettoniche, ma sociali, civiche e artistiche. L’Ufficio Cultura del Comune e Accademia Perduta/Romagna Teatri hanno seguito i lavori preparatori del dossier di candidatura e continueranno a collaborare con la rete di soggetti che si è creata attorno a questo progetto che mira a valorizzare un elemento imprescindibile del nostro patrimonio culturale e sociale, il teatro”.

“Siamo enormemente orgogliosi che il nostro teatro sia stato candidato all’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale Unesco per il 2026- ha sottolineato il sindaco di Sant’Agata Feltria, Goffredo Polidori-. Un luogo della nostra storia che potrebbe diventare patrimonio di tutta l’umanità è una grande soddisfazione, ma penso che il teatro Mariani se lo meriti: è un vero gioiello e vederlo crea sempre una grande emozione. Faremo di tutto per preservarlo e tramandarlo alle future generazioni e questa iniziativa contribuisce in questo senso, un lavoro molto importante portato avanti dalle Regioni Marche, che ha promosso l’iniziativa, ed Emilia-Romagna e Umbria, che ringrazio”.

A promuovere l’iniziativa, in qualità di capofila la Regione Marche, in collaborazione con le Regioni Emilia-Romagna e Umbria e i Comuni interessati, con il coordinamento del Servizio Unesco, l’assistenza degli uffici territoriali compenti del Ministero della Cultura, il supporto del Ministero degli Affari e della Cooperazione internazionale e la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unesco.

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