(Sesto Potere) – Forlì – 11 gennaio 2025 – La consociazione di Forlì del Partito Repubblicano Italiano interviene con una nota a spiegare che: “Come repubblicani sosteniamo l’opzione della Città Metropolitana, che dovrebbe riguardare l’intera Romagna. Con lo strumento costituzionale della Città Metropolitana Romagna, vengono tutelata l’autonomia delle singole aree, ma viene messo a disposizione un budget autonomo (rispetto a quello regionale) che garantisce una programmazione economico-territoriale comune e condivisa per l’intera Romagna. In questo senso i repubblicani sono convinti che la Città Metropolitana Romagna costituisca una risposta adeguata sia alle esigenze di governo, sia a quelle dello sviluppo.”
L”a Romagna, pur con caratteristiche sociali e culturali omogenee, ha un territorio molto variegato e città con vocazione economica specifica, che possono e devono essere alla base di molteplici sinergie. Continuare a ragionare in termini di competizione tra province o addirittura all’interno della stessa provincia, fomentando rivalità tra città, come accade nella diatriba Forlì-Cesena per il ruolo di città capoluogo principale, se giornalisticamente accende gli animi, nella realtà è penalizzante per lo sviluppo dell’intera area. Negli anni le duplicazioni di funzioni e servizi tra le province romagnole, effettuate solo per spirito di emulazione campanilistica e “per non restare indietro”, non hanno mia premiato il territorio”: aggiunge il Pri di Forlì.
In particolare, al tema della sanità il Pri di Forlì dedica un discorso a parte: “la situazione sanitaria, da sempre fiore all’occhiello della nostra regione, ha manifestato difficoltà, mancanza di fondi, e gestione non sempre orientata al cittadino”.
“La Romagna, ha visto la creazione di una AUSL unica, che dovrebbe garantire razionalizzazione ed ottimizzazione del servizio sanitario, mentre purtroppo vediamo tutti le difficoltà perenni del nostro Pronto Soccorso, la carenza di medici, le visite ed analisi mediche effettuate in altri comuni, perché l’attesa a Forlì è spesso di mesi. Di fatto l’ASL unica è diventato un organismo sovraistituzionale autonomo, non controllabile da comuni e province, pur restando i Sindaci nominalmente responsabili della salute pubblica. E con la Città Metropolitana Romagna l’ASL unica rientrerebbe sotto la cabina di regia della Città Metropolitana, a garanzia di efficienza e parità di territorio”: conclude la consociazione di Forlì del Partito Repubblicano Italiano.