(Sesto Potere) – Roma – 23 dicembre 2023 – Il 2023 è stato l’anno in cui, più di sempre, l’attenzione nei confronti del welfare aziendale è aumentata. I lavoratori hanno modificato il loro modo di vivere il proprio lavoro e i datori di lavoro hanno cercato di modificare e incrementare la propria offerta welfare per andare incontro alle esigenze dei dipendenti.
Se l’aumento di stipendio resta ovviamente uno tra i doni più ambiti e apprezzati, non è più l’unico in grado di trattenere i talenti in azienda. Attraverso un sondaggio realizzato da Forbes Advisor è emerso che il 40% dei datori di lavoro è convinto che i propri dipendenti lascerebbero l’attuale posto di lavoro per trovarne uno in cui i vantaggi welfare influiscano maggiormente a proprio favore.
Ovviamente tutto questo riguarda anche i regali di Natale che i dipendenti possono acquistare per sé e per i propri familiari attraverso il welfare aziendale, rivelatisi ottimi strumenti che i titolari d’azienda hanno a disposizione per dimostrare ai lavoratori di essere risorse apprezzate: la pensa così l’86% dei dipendenti intervistati in una recente ricerca pubblicata dalla testata specializzata Benefits and Pensions Monitor.
Negli ultimi anni le aziende pensano a regali sostenibili e socialmente consapevoli, come piantare un albero per compensare le emissioni di carbonio. I dipendenti scelgono per sé e per la propria famiglia tutti quei doni che aiutano a contrastare il costo della vita, magari regalandosi qualcosa che abbia a che fare col proprio tempo libero e che, spesso, un dipendente non si permette a causa del costo della vita: tra i più scelti ci sono ticket, viaggi, benessere, corsi di cucina e giorni di vacanza pagati dall’azienda.
Ed è proprio in questo segmento che s’inserisce il welfare aziendale che permette ai dipendenti di potersi regalare qualcosa a cui altrimenti avrebbero dovuto rinunciare.
Ne sono testimonianza i dati raccolti dall’Osservatorio Tantosvago (business.tantosvago.it)che hanno tracciato le preferenze dei dipendenti nell’ambito leisure, ossia nella scelta legata a come utilizzare i crediti welfare per il proprio tempo libero. In Italia, a differenza di ciò che è accaduto nel resto del mondo, questa tipologia di benefit ha faticato ad affermarsi, ma negli ultimi anni l’incremento è diventato fortemente significativo.
A confermarlo le dichiarazioni di Matteo Romano, (nella foto a lato) CEO di Tantosvago, che ha spiegato: “Tantosvago ha creato GOWelfare, un’applicazione semplice e immediata che offre la possibilità di alimentare anche l’economia di prossimità e offre una risposta anche alla domanda dei dipendenti, preoccupati di dover spendere tutti i crediti welfare entro la fine del mese di novembre per non perderli in vista del Natale e della fine dell’anno. Si rischia, quindi, che un dipendente scelga all’ultimo minuto, senza assecondare le reali esigenze e i propri desideri. Attraverso l’app GOWelfare, utilizzabile tutto l’anno, attraverso un semplice tap sul display dello smartphone è possibile spendere i crediti negli esercizi commerciali sotto casa, acquistando i doni che poi verranno messi sotto l’albero di Natale, per la gioia di grandi e piccini. L’applicazione permette di incrementare l’economia locale e circolare, aiutando i piccoli commercianti a rinvigorire i propri incassi e incentivando i dipendenti ad acquistare nel negozio sotto casa. Non solo regali di Natale, ma anche la spesa di tutti i giorni. In questo modo e attraverso GOWelfare, il welfare aziendale diventa concretamente uno strumento utilizzabile nella vita di ogni giorno, aiutando dipendenti ma anche la nostra economia locale”.
Dall’Osservatorio Tantosvago è emerso inoltre che l’area ricreativa nel welfare aziendale è in continua crescita. Dall’inizio dell’attività aziendale nel 2014, il numero di partner coinvolti nell’erogazione di servizi era di circa 1.000 e complessivamente le esperienze tra cui poter scegliere erano 10.000. Oggi, grazie al lavoro di un team coeso e alla verticalizzazione di alcuni specifici segmenti, i partner sono circa 6.000 e le attività esperienziali offerte superano le 50.000.
Matteo Romano ha aggiunto: “In base alle proiezioni dei dati raccolti, possiamo affermare con certezza che anche nel 2024 la percentuale dei crediti welfare spesi nel leisure aumenterà considerevolmente proprio perché continuerà ad aumentare la ricerca tra vita privata e lavoro”.
Promuovendo questo tipo di benefit, anche le piccole imprese saranno in grado di offrire i vantaggi più attrattivi per i dipendenti, come corsi di cucina, ticket per concerti e spettacoli teatrali, giornate di benessere e relax in spa e ristoranti, viaggi e weekend nelle città d’arte, e di garantirsi, così, una maggiore fedeltà del lavoratore.
Ecco la classifica dei 5 premi leisure più scelti dai dipendenti italiani per se stessi e per la propria famiglia in vista del Natale, secondo l’Osservatorio Tantosvago: Viaggi (60%), Gift Card e Buoni (18,5%), GOWelfare con i negozi di prossimità (3,65%), Parchi (2,95%) e Agenzie Viaggio (1,41%).