giovedì, Settembre 5, 2024
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Gruppo Scout Cesena 6 ha partecipato a campo estivo  organizzato da Libera in cooperativa Sociale nel casertano

(Sesto Potere) – Cesena – 5 settembre 2024 – I ragazzi e le ragazze del Clan/Fuoco Alce Nero del Gruppo Scout Cesena 6 hanno partecipato al campo di servizio organizzato dall’associazione “Libera” presso la Cooperativa Sociale “Al di là dei sogni” con sede a Sessa Aurunca (Caserta).

“Siamo venuti a conoscenza di Libera tramite amici che ci hanno fortemente consigliato l’esperienza: “Una volta nella vita è da fare!”. Una esperienza rafforzata dall’incontro preparatorio con Franco, referente dell’Associazione Libera di Forlì Cesena e assiduo divulgatore di questa “vacanza alternativa”. Qualche mese fa abbiamo contattato la cooperativa per fissare la data del campo dal 12 al 17 di Agosto e avere informazioni sui servizi che avremmo fatto: avremmo lavorato nei terreni confiscati alla mafia. Sapevamo che non saremmo stati soli, bensì che avremmo vissuto insieme ad altri scout e gruppi parrocchiali quest’avventura. Abbiamo viaggiato in treno e al nostro arrivo ci hanno accolto Simmaco (presidente della cooperativa) e Mercedes (referente per i gruppi). Dopo aver montato le nostre tende, durante il primo incontro, abbiamo conosciuto gli altri gruppi: eravamo 120 persone pronte a rimboccarsi le maniche! Ogni mattina ci si riuniva per dividersi nei vari compiti del giorno, si creavano dei gruppi misti che avrebbero lavorato insieme durante tutta la mattinata. Abbiamo selezionato fagioli, curato il verde e gli animali, pulito gli spazi, aiutato in cucina, raccolto nei campi, sistemato la zona ristoro per i pasti. I fagioli servivano per la fiera del fagiolo autoctono di quella zona di cui ci hanno spiegato la storia. Ogni lavoro era gestito da un socio della cooperativa che ci spiegava come farlo. Pranzavamo tutti insieme, misti tra soci e ragazzi degli altri gruppi; ci raccontavamo la mattinata e con i racconti socializzavamo e scherzavamo insieme. Nel tardo pomeriggio Libera proponeva momenti di testimonianza: il primo è stato quello di Simmaco che ci provocò facendoci scoprire il territorio campano, da chi è abitato e “dominato”, da quali gruppi e quali clan mafiosi, cos’è la Camorra, perché nasce e perché funzionava. Ci ha spiegato come la Camorra agiva tra e con le persone tramite aiuti, favori, compiti e privilegi e faceva delle persone il suo lavoro. Raccontandoci le storie di Alberto Varone e Don Peppe Diana, ci ha informato su chi ha lottato quotidianamente per una vita onesta dicendo ‘NO’ alla camorra. La sera, dopo cena, avevamo tempo libero per cui giocavamo e cantavamo insieme agli altri ragazzi. La penultima mattina ci hanno portato in visita guidata a Sessa Aurunca, città romanica con teatri e castelli storici. L’ultimo giorno l’abbiamo concluso con un bagno al mare, ospiti all’Happy beach, un bagno per diversamente abili gestito dalla cooperativa. Le testimonianze del pomeriggio hanno coinvolto anche personaggi esterni come uno zoologo che, grazie alle sue ricerche nel suolo campano, ci ha informato su una delle attività illegali con la quale i camorristi agivano: la raccolta di rifiuti speciali da tutta Italia che seppellivano nelle cave di sabbia, costituendo un giro d’affari illegale di migliaia di euro. Antonio Paesano con la sua testimonianza ha chiuso il cerchio. E’ uno dei soci della cooperativa. Ci ha raccontato come le scelte della sua vita lo hanno portato da Simmaco che lo ha aiutato a rialzarsi da una vita da spacciatore internazionale e tossico dipendente. Antonio veniva chiamato ‘spacciatore’, Simmaco lo chiama ‘uomo’, tutti al campo sono uomini ognuno con la propria sfortunata storia, provenienti da tossicodipendenze e altre brutte strade. Lì abbiamo compreso il valore del nostro servizio, non tanto la forza lavoro che siamo stati, ma il servizio è stato il mezzo per comunicarci questo grande valore, per farci ridere e scherzare con un nuovo amico che l’ultimo giorno ci ha raccontato il suo difficile passato. Torniamo da Libera carichi di conoscenze, con la consapevolezza che ogni uomo ha valore e che la brutta strada che ha preso non sarà per tutta la vita una targa da portarsi addosso, ma una difficoltà da superare e da testimoniare. Grazie anche all’aiuto di associazioni come Libera si può in ogni caso essere uomini. Il servizio da compiere ora è mettere quotidianamente in atto quelle azioni di scelta politica che ci hanno arricchito grazie al campo di “E!State Liberi”: racconta Francesco Moretti, rover del Clan/Fuoco Alce Nero del Gruppo Scout Cesena 6