(Sesto Potere) – Bologna – 1 agosto 2024 – Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto dal Presidente Esecutivo Cristian Fabbri (nella foto in alto), ha approvato il 31 luglio all’unanimità i risultati consolidati del 1° semestre 2024.
Il semestre si chiude con risultati economici e investimenti operativi in crescita rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, in uno scenario di mercato più stabile per la minor volatilità dei prezzi delle commodity energetiche, anche se non ancora pienamente rientrato ai livelli pre-crisi. Le buone performance economico-finanziarie sono frutto del consolidato modello industriale multibusiness del Gruppo, bilanciato tra attività regolamentate e a libera concorrenza.
La relazione semestrale consolidata al 30 giugno dimostra, ancora una volta, la grande solidità patrimoniale e finanziaria della multiutility e riconferma l’attenzione verso la crescita resiliente e sostenibile dell’azienda e dei territori serviti, con la creazione di valore per tutti gli stakeholder.
Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“Anche i risultati del primo semestre 2024, con i principali indicatori economico-finanziari in crescita, testimoniano la costante generazione di valore per tutti i nostri stakeholder. Il MOL sale a 732,7 milioni di euro, grazie al contributo delle varie aree di business, e si registra un forte miglioramento del ROI che si attesta al 9,6% – il 10% in più rispetto all’analogo periodo dello scorso anno – confermando appieno una redditività fortemente sostenuta dalla crescita delle attività “strutturali”. Questi progressi, dopo gli straordinari risultati del 2023, evidenziano la capacità del nostro Gruppo di realizzare gli obiettivi del Piano industriale, creando i presupposti di un ulteriore sviluppo sostenuto dall’incremento dell’8% del valore degli investimenti. Alla creazione di valore per gli azionisti a cui sono stati distribuiti dividendi in crescita del 12%, nel semestre si affiancano i significativi risultati sul fronte ESG che evidenziano un incremento del MOL a valore condiviso che raggiunge il 53% del MOL complessivo, la definizione di una strategia per raggiungere il target Net Zero al 2050, la sottoscrizione del Patto del Buon Lavoro e il programma di sviluppo dei fornitori che confermano ulteriormente la centralità dell’ambiente, dei lavoratori e dei fornitori come protagonisti e beneficiari del percorso di sviluppo sostenibile definito nel nostro Piano industriale, a favore delle comunità nelle quali operiamo. Territori e comunità che si sono ulteriormente ampliati a luglio con l’arrivo di un altro milione di clienti elettrici a fronte della recente aggiudicazione della gara per il Servizio a Tutele Graduali per clienti domestici non vulnerabili”.
Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“La relazione semestrale evidenzia un significativo incremento di oltre il 16% dell’utile netto di pertinenza degli Azionisti, che sale a oltre 218 milioni di euro. La crescita industriale è rafforzata da un significativo contributo della struttura finanziaria, la cui solidità è garantita dal rapporto indebitamento finanziario netto/MOL che si attesta a 2,69x, confermando una piena flessibilità finanziaria. La crescita della marginalità operativa è riconducibile, in particolare, alle ottime performance del business delle reti, che complessivamente portano un contributo al MOL del Gruppo di quasi 270 milioni, +11%, grazie in particolare ai servizi di distribuzione energy e al ciclo idrico, e all’accelerazione della crescita dell’area waste che sale a 172 milioni (+5,3%). Una piattaforma infrastrutturale all’avanguardia e una strategia integrata multibusiness che sfrutta le sinergie industriali tra le varie società del Gruppo confermano il ruolo della multiutility di abilitatore della transizione green e della resilienza delle attività svolte nei territori serviti. Il nostro target Net Zero al 2050 è supportato anche dall’innovazione tecnologica, come, ad esempio, l’installazione di tecnologie di cattura e stoccaggio di carbonio su diversi termovalorizzatori del Gruppo”.
Ricavi per oltre 5,5 miliardi di euro
I ricavi si attestano a 5.536,8 milioni di euro rispetto ai 8.297,5 milioni al 30 giugno 2023 (-33,3%), prevalentemente per la riduzione dei prezzi energetici e per il minor valore delle attività di intermediazione.
Più in generale, la maggiore stabilità dei prezzi delle commodity ha positivamente influenzato l’andamento di tutta la gestione economica e finanziaria del periodo.
Margine operativo lordo (MOL) in aumento a 732,7 milioni di euro
Il margine operativo lordo del primo semestre 2024 sale a 732,7 milioni di euro (+2%*) rispetto ai 718,3 milioni al 30 giugno 2023. Tale crescita è stata guidata da tutte le attività principali in portafoglio, dal ciclo idrico integrato alle attività sia regolate che a libero mercato dell’ambiente, fino alle tradizionali attività di vendita e distribuzione di energia consentendo di compensare il venir meno dei margini legati al superecobonus.
Risultato operativo netto e risultato ante imposte in crescita
Il risultato operativo netto al 30 giugno 2024 sale a 385,1 milioni di euro, in aumento del 2,8%* rispetto ai 374,7 milioni del primo semestre 2023. La performance positiva è legata ai minori accantonamenti al fondo svalutazione crediti principalmente per i clienti energy, per la riduzione dei prezzi delle commodity. Tale diminuzione ha quasi completamente compensato l’incremento degli ammortamenti legati agli investimenti di sviluppo in linea con quanto previsto nel Piano industriale.
In deciso miglioramento la gestione finanziaria, grazie al progressivo rilascio dell’assorbimento finanziario causato dalla crisi energetica e alla conseguente razionalizzazione finanziaria che ha generato un risparmio negli oneri collegati al debito, e ai proventi correlati ai crediti fiscali derivanti dai lavori incentivati nel 2023. Le positive risultanze della buona gestione operativa e finanziaria hanno consentito al risultato ante-imposte di attestarsi a 329,6 milioni di euro (+16%*) rispetto ai 284,2 milioni al 30 giugno 2023.
Utile netto di pertinenza degli Azionisti in significativa crescita a 218,4 milioni
Nonostante l’incremento del tax rate al 28% (26,8% a giugno 2023) a seguito del venire meno di alcune ottimizzazioni fiscali, l’utile netto sale a 237,3 milioni di euro (+14,1%*), rispetto ai 208 milioni del primo semestre 2023. In significativa crescita l’utile netto di pertinenza degli Azionisti del Gruppo pari a 218,4 milioni di euro (+16,4%*), rispetto ai 187,7 milioni al 30 giugno 2023. Questi risultati confermano una creazione di valore per tutti gli stakeholder perfettamente in linea con le attese di Piano.
Investimenti operativi in crescita e ulteriore rafforzamento della solidità del Gruppo
La mole degli investimenti conferma i programmi strategici della multiutility e vede significativi interventi su impianti, reti e infrastrutture: gli investimenti operativi del primo semestre, al lordo dei contributi in conto capitale, si attestano a 344,4 milioni di euro, in crescita dell’8,2% rispetto ai 318,4 milioni al 30 giugno 2023.
Il valore complessivo dell’indebitamento finanziario netto risulta pari a 4.063,5 milioni di euro rispetto ai 3.827,7 milioni al 31 dicembre 2023 e in miglioramento del 2% rispetto al primo semestre 2023. Il rapporto debito netto/MOL si attesta a 2,69x, ben al di sotto della storica politica prudenziale della multiutility, a riconferma della solidità finanziaria del Gruppo.
Il mantenimento di una bassa leva finanziaria, oltre a tenere stabili i livelli di rating, garantisce flessibilità alla multiutility e le consente di essere proattiva nella ricerca di eventuali opportunità per espandere ulteriormente il proprio perimetro. Inoltre, per garantire gli ulteriori eventuali fabbisogni straordinari di liquidità il Gruppo dispone ancora di una linea revolving sostenibile di 450 milioni di euro, con scadenza 2028, e di una linea di finanziamento Bei di 460 milioni di euro, utilizzabile entro settembre 2026 con durata di sedici anni.
Gruppo Hera prima multiutility italiana con target Net Zero al 2050
In data odierna il Consiglio di Amministrazione ha approvato anche il Climate Transition Plan che illustra la strategia e l’impegno del Gruppo Hera per raggiungere il target Net Zero al 2050, un traguardo che sarà perseguito con riferimento sia delle emissioni di gas serra dirette sia di quelle indirette per arrivare a una riduzione complessiva intorno al 90% al 2050, rispetto al 2019, e la rimozione di tutte le emissioni residue al termine del percorso di decarbonizzazione. Un ulteriore elemento distintivo della strategia di Gruppo che estende così nel lungo termine il proprio impegno ad essere abilitatore della transizione green garantendo la resilienza dei propri clienti e dei territori serviti. Per maggiori dettagli si rimanda al comunicato dedicato.
La crescita del valore condiviso, il Patto del Buon Lavoro e il programma di sviluppo per i fornitori rafforzano ulteriormente l’impegno del Gruppo Hera a favore dei propri stakeholder
In questi primi sei mesi dell’anno il MOL a valore condiviso, cioè il valore delle attività contribuiscono allo sviluppo sostenibile, ha raggiunto il 53% del MOL complessivo, in crescita rispetto al consuntivo del 2023.
Nel secondo trimestre il Gruppo Hera ha continuato a lavorare intensamente su tutti gli aspetti ESG al fine di garantire il pieno successo delle strategie di crescita e di creazione di valore nel medio e lungo termine. Oltre al piano per la decarbonizzazione, infatti, nel trimestre sono state formalizzate le strategie e le azioni concrete del Gruppo a favore di altri due importanti stakeholder: il personale ed i fornitori. Il Patto del Buon Lavoro definisce le strategie e le azioni per coinvolgere e far beneficiare i lavoratori del Gruppo alla crescita sostenibile definita nel piano industriale. Ponendo al centro la sicurezza, definendo un circolo virtuoso fra formazione, sviluppo professionale e aumento della produttività, migliorando il bilanciamento tra vita privata e lavoro, ed introducendo nel premio di risultato di tutti i lavoratori i target della crescita sostenibile.
Il programma di crescita dei fornitori (Hera_PRO) supporta la crescita dei fornitori su tematiche come la sicurezza e la sostenibilità a conferma dell’impegno del Gruppo nel contribuire alla crescita delle comunità nelle quali opera.
Area gas
Il MOL dell’area gas – che comprende i servizi di distribuzione e vendita gas metano, teleriscaldamento e servizi energia – nel primo semestre 2024 si attesta a 256,5 milioni di euro, rispetto ai 293,1 milioni al 30 giugno 2023 (-12,5%*). Questo risultato è riconducibile principalmente alla rimodulazione degli incentivi statali per le attività di efficienza energetica. Infatti, crescono sia le performance dei mercati tradizionali di vendita, per i minori costi di modulazioni a seguito della stabilizzazione del mercato energetico, sia dei ricavi regolati di distribuzione, grazie all’effetto di recupero della maggiore inflazione e all’adeguamento da parte dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) del Wacc regolatorio.
Il numero di clienti gas si attesta a 2,1 milioni di unità, in linea con l’esercizio precedente.
Con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la presenza della controllata Inrete Distribuzione Energia all’interno del territorio emiliano-romagnolo di riferimento, a giugno il Gruppo Hera ha acquisito il ramo di azienda concernente impianti, reti di distribuzione gas naturale e relativi servizi di gestione di Soelia – che con la propria dotazione impiantistica serve circa 10.000 PDR ad Argenta (Fe) – e una partecipazione societaria del 2,85% in Sinergas.
Nel primo semestre 2024 gli investimenti effettuati nell’area gas ammontano a 77,7 milioni di euro: nella distribuzione del gas sono relativi soprattutto a interventi di manutenzione straordinaria su reti e impianti, mentre nella vendita gas sono finalizzati all’acquisizione di nuovi clienti.
Il contributo dell’area gas al MOL di Gruppo è pari al 35,0%.
Area energia elettrica
Il MOL dell’area energia elettrica – che comprende i servizi di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica e illuminazione pubblica – sale a 144,2 milioni di euro (+18,3%), rispetto ai 122 milioni dell’analogo periodo del 2023. La crescita si registra sia in termini di volumi venduti a clienti finali, grazie al rilevante sviluppo commerciale principalmente nel mercato libero che ha portato un incremento di circa 147 mila clienti, sia in termini di marginalità per la minore onerosità delle attività di modulazione derivante dal calo e dalla stabilizzazione dei prezzi della materia prima.
In crescita anche la distribuzione, per l’applicazione del criterio regolatorio ROSS, il recupero inflattivo e l’aumento del Wacc regolatorio.
Nel primo semestre 2024 gli investimenti lordi effettuati nell’area ammontano a 59,1 milioni di euro, in crescita del 20,4% rispetto all’anno precedente. Nella distribuzione energia elettrica, gli interventi realizzati riguardano prevalentemente la manutenzione straordinaria e il potenziamento di impianti e reti di distribuzione finalizzati ad aumentare l’hosting capacity, oltre al proseguimento delle attività di sostituzione massiva dei contatori e agli interventi per il miglioramento della resilienza della rete, mentre nella vendita di energia, aumentano gli investimenti nelle attività connesse all’acquisizione di nuovi clienti.
Il numero di clienti, in crescita del +9% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiunge circa 1,8 milioni di unità. Ricordiamo, inoltre, che grazie all’aggiudicazione di 7 lotti nella gara per il Servizio a Tutele Graduali per clienti domestici non vulnerabili, dal 1° luglio è entrato circa 1 milione di nuovi clienti per il servizio energia elettrica in 37 province e il Gruppo Hera ha rafforzato la presenza in diverse regioni italiane consolidando ulteriormente la propria posizione di terzo operatore energetico nel panorama nazionale.
Per quanto concerne l’illuminazione pubblica, nel corso del primo semestre 2024 il Gruppo Hera ha acquisito 42,7 mila punti luce in 16 nuovi comuni, principalmente in Toscana, Umbria, Emilia-Romagna, Liguria e Triveneto. In crescita anche la percentuale dei punti luce gestiti che utilizzano lampade a led, a riconferma dell’attenzione costante per una gestione del settore sempre più efficiente e sostenibile.
Il contributo dell’area energia elettrica al MOL di Gruppo è pari al 19,7%.
Area ciclo idrico
Il MOL dell’area ciclo idrico integrato – che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura – al 30 giugno 2024 sale a 146,2 milioni, in crescita (+13,7%) rispetto ai 128,6 milioni di euro del primo semestre 2023. La crescita è riconducibile prevalentemente al recupero inflattivo e all’incremento del Wacc regolatorio.
Nel primo semestre 2024 gli investimenti nell’area ciclo idrico, al lordo dei contributi in conto capitale, ammontano a 107,6 milioni (67,1 milioni nell’acquedotto, 25,2 milioni nella fognatura e 15,3 milioni nella depurazione), principalmente destinati a estensioni, bonifiche e potenziamenti di reti e impianti, oltre che agli adeguamenti normativi riguardanti soprattutto l’ambito depurativo e fognario. Tra i principali interventi si segnalano nell’acquedotto il proseguimento delle attività di bonifica su reti e allacci e specifiche operazioni di rinnovo e potenziamento; nella fognatura il proseguimento della realizzazione del piano di salvaguardia della balneazione (Psbo) di Rimini e l’avviamento, nelle Marche, del rifacimento della rete fognaria nei comuni di San Costanzo e Petriano (PU) che, una volta completato, consentirà al territorio di uscire dalla procedura di infrazione comunitaria; nella depurazione l’adeguamento e potenziamento dei depuratori di Ravenna e Lugo e la realizzazione del nuovo impianto con tecnologia power to gas presso il depuratore IDAR di Bologna, finanziato anche dai fondi del PNRR.
Il contributo dell’area ciclo idrico integrato al MOL di Gruppo è pari al 20%.
Area ambiente
Nel primo semestre 2024 il MOL dell’area ambiente continua a crescere, raggiungendo i 171,5 milioni di euro (+5,3%), in aumento rispetto ai 162,9 milioni del 30 giugno 2023. Il MOL per i servizi di trattamento rifiuti raggiunge i 140,5 milioni, mentre il MOL per i servizi ambientali di raccolta e spazzamento sale a circa 31 milioni, soprattutto per la progressiva messa a regime delle nuove concessioni.
Rispetto allo stesso periodo del 2024 si evidenzia un incremento dei rifiuti commercializzati dovuto prevalentemente all’incremento dei rifiuti da mercato, grazie al consolidamento dei rapporti commerciali esistenti e allo sviluppo del portafoglio clienti, in particolare nel settore industria. I rifiuti urbani si normalizzano invece rispetto all’anno precedente, che conteggiava i conferimenti straordinari dei rifiuti da alluvione.
Anche nel primo semestre 2024 sono proseguite tutte le principali iniziative previste a piano industriale in chiave di economia circolare per implementare gli obiettivi di sostenibilità ambientale e creazione di valore. Il Gruppo Hera può contare oggi su più di cento impianti certificati e all’avanguardia, in grado di trattare ogni tipologia di rifiuto (urbani, industriali e liquidi e solidi). Inoltre, grazie a valide politiche gestionali e all’integrazione sinergica ed operativa tra le varie controllate del Gruppo e ACR – una delle maggiori realtà italiane nel settore delle bonifiche, nel trattamento di rifiuti industriali, nel decommissioning di impianti industriali e nei lavori civili legati all’oil&gas recentemente entrata nel perimetro -, la multiutility ha saputo sostenere la crescita dei volumi trattati e rafforzarsi soprattutto nel mercato dei rifiuti speciali. Il Gruppo Hera, forte del suo ampio e diversificato parco impiantistico, ha continuato a beneficiare delle carenze infrastrutturali del contesto italiano, focalizzandosi sul rafforzamento della propria leadership nel settore ambiente, divenendo il primo operatore nazionale nelle attività di bonifica e global service, con una presenza capillare in tutta la penisola italiana. La multiutility, supportando anche le grandi aziende nella riduzione e riciclo degli scarti, nella rigenerazione delle risorse e nel raggiungimento dei propri target ESG, riconferma, quindi, il proprio ruolo di partner strategico per la transizione ecologica del settore industriale.
La tutela delle risorse ambientali si riconferma un obiettivo prioritario della multiutility, così come la massimizzazione del loro riutilizzo. Lo dimostra anche la particolare attenzione dedicata allo sviluppo della raccolta differenziata, che al 30 giugno 2024 si attesta al 74,3%, in crescita di 3,9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2023, grazie ai numerosi progetti messi in campo nei territori gestiti.
Nel primo semestre 2024 gli investimenti lordi effettuati nell’area ambiente salgono a 54,8 milioni di euro, principalmente destinati a interventi di manutenzione e potenziamento degli impianti di trattamento e recupero rifiuti. In particolare, nella filiera degli impianti di selezione e recupero si registra un incremento per effetto delle realizzazioni delle controllate HEA, società in partnership con Eni Rewind, e Vallortigara per ampliamento dell’impianto a Torrebelvicino (Vi), oltre alla realizzazione a Modena dell’impianto di lavorazione delle plastiche rigide di Aliplast, intervento che accede a contributi PNRR.
Il contributo dell’area ambiente al MOL di Gruppo è pari al 23,4%.