(Sesto Potere) – Bologna – 8 luglio 2025 – Andrea Cavallari, il giovane 26enne di Bomporto, in provincia di Modena, condannato in via definitiva – insieme ad altri: la cosiddetta “banda dello spray al peperoncino” – a 11 anni e 10 mesi per la strage alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, e detenuto nel carcere della Dozza, dopo aver ottenuto un permesso dal magistrato di Sorveglianza per laurearsi in Scienze Giuridiche all’università di Bologna, e dopo la proclamazione e il pranzo con la famiglia, giovedì scorso, non è tornato al penitenziario e ha fatto perdere le sue tracce.
Sul caso intervengono con un comunicato stampa il senatore pentastellato Marco Croatti (nella foto) e la deputata M5S Stefania Ascari che affermano: “È gravissimo quanto accaduto. Non solo un soggetto riconosciuto colpevole di omicidio preterintenzionale plurimo è riuscito ad allontanarsi senza scorta durante un permesso, ma da allora risulta irreperibile. Un fatto inaccettabile che mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella giustizia”.
I due parlamentari del M5S hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro della Giustizia per chiedere conto delle modalità con cui è stato concesso il permesso a Cavallari, che gli ha consentito di uscire dal carcere per discutere la tesi di laurea senza alcun accompagnamento delle forze dell’ordine.
Si chiedono spiegazioni sulladecisione presa dal magistrato di Sorveglianza e su pareri eventualmente chiesti per rilasciarlo.
“È doveroso capire se siano state adeguatamente valutate le condizioni per la concessione del beneficio e, soprattutto, perché non sia stato disposto alcun controllo o misura di localizzazione, nonostante la gravità dei reati per cui Cavallari era stato condannato. Questo episodio solleva interrogativi profondi sull’efficacia e sulla coerenza del sistema di sorveglianza e concessione dei permessi premio. Non possiamo permettere che tragedie come quella di Corinaldo siano seguite da gestioni così superficiali nei confronti dei responsabili”: aggiungono Marco Croatti e Stefania Ascari.
“Occorre rispetto per le vittime e per le loro famiglie, ma anche rigore istituzionale. Chiediamo che il Governo chiarisca immediatamente e che si attivino tutte le misure necessarie per assicurare Cavallari alla giustizia”: concludono i due esponenti del M5S.