martedì, Ottobre 15, 2024
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 Giornata Mondiale del pane, forni in calo nel cesenate

(Sesto Potere) – Cesena – 15 ottobre 2024 – Torna domani, 16 ottobre, l’appuntamento annuale con la Giornata Mondiale del Pane che si celebra anche a Cesena. per sensibilizzare e promuovere il consumo di pane artigianale all’opinione pubblica, alla comunità ed ai consumatori.

Per l’occasione, Confartigianato Cesena e della Romagna  – nell’ambito del marchio “AssaporaLaRomagna” – hanno voluto organizzare un evento utile a lanciare, alla luce delle recenti avversità che hanno colpito il nostro territorio, un messaggio di conforto ed incitamento ai romagnoli.

“Non buttare mai il pane! Nemmeno un pezzetto”. Dicevano le nostre nonne. La sostenibilità ha origini antiche.- spiegano i panificatori di
Confartigianato cesenate – questo il messaggio riportato sul sacchetto che tutti i forni associati della Romagna veicoleranno sulla tavola dei propri clienti . Un messaggio che vuole rimarcare, una volta ancora, che la prima cosa da fare per essere “sostenibili”, è quella di non sprecare nulla di quanto già abbiamo a disposizione. La celebrazione della Giornata del pane è un’occasione preziosissima per rinsaldare il
rapporto fiduciario di vicinato tra panificatori e clientela”

Ma su base statistica le imprese di panificazione sono in calo, sua pure contenuto, nel territorio.

Al 30 giugno del 2024 le imprese attive del territorio emiliano-romagnolo che producono prodotti da forno e farinacei (produzione di pane, pasticceria e pasta) sono 2.298, di cui l’84% pari a 1.931 unità sono artigiane.

Prosegue il calo dei forni: rispetto al periodo pre Covid si contano 173 imprese artigiane in meno, pari ad un calo dell’8,2%, più accentuato rispetto al -5,9% del totale imprese del settore.

A livello provinciale si rilevano riduzioni sui 5 anni in tutte le province eccetto Rimini. Nell’ultimo anno si sono perse 55 imprese artigiane, pari al -2,8. A Forlì-Cesena hanno chiuso 13 forni artigianali.

Emergono problemi anche per il reperimento di personale.Rispetto al periodo pre-pandemia  le imprese del settore prevedono di assumere più del doppio dei profili, pari a 780 posizioni in più (è il +21,4% per il totale entrate in regione).

La quota di figure del settore ritenuta difficile da reperire cresce di 20,2 punti percentuali nel 2023 rispetto al valore del 2022 (38,4%), in accelerazione rispetto all’aumento di difficoltà registrato per il totale entrate (+4,2 punti percentuali).