lunedì, Luglio 14, 2025
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Gatteo Mare, grande successo per l’evento di world music “Suoni Senza Confini”

(Sesto Potere) – Gatteo Mare – 14 luglio 2025 – Si è conclusa con grande entusiasmo e partecipazione “Suoni Senza Confini”, l’evento di world music che ha trasformato Gatteo Mare in un vero e proprio crocevia di culture, suoni e tradizioni musicali provenienti da ogni parte del mondo.

La kermesse, organizzata da Telemaco ODV con il contributo del Comune di Gatteo, ha portato sul palco artisti da quattro continenti, creando un mosaico sonoro unico che ha incantato migliaia di spettatori.

Sotto la sapiente direzione artistica di Moreno “Il Biondo”, figura emblematica della musica romagnolo e promotore di un dialogo musicale tra generi e culture, Suoni Senza Confini ha offerto una serata di musica, danza, incontri e condivisione. Grande sorpresa anche per la comparsa sul palco della giovanissima e talentuosa Felicity Lucchesi, accolta con entusiasmo dal pubblico. Non solo interprete sensibile, ma anche parte attiva del progetto, Felicity ha affiancato Moreno nella conduzione della serata, portando una ventata di freschezza e competenza.

«Il successo di “Suoni Senza Confini” è la prova che la musica popolare può dialogare con il mondo senza perdere la sua identità – dichiara Moreno “Il Biondo” – Abbiamo costruito una connessione vera tra musicisti di culture e tradizioni diverse, grazie a un linguaggio universale fatto di ritmo, passione e rispetto reciproco. Mi sono emozionato a suonare con Trilok Gurtu, dove le mie melodie romagnole avevano una veste ritmica completamente nuova, ad intrecciare quindi il mio clarinetto in do con il violino celtico di Peter e la zampogna di Giulio, e ringrazio gli E-Wired Empathy, Stefania Morciano e David Rhodes per rendere queste connessioni a volte ardite musicalmente possibili».

The Fermi Paradox ha aperto lo spettacolo con un’introduzione suggestiva e cosmica, ispirata all’omonimo paradosso scientifico. Si è poi alzato il sipario su Trilok Gurtu e Moreno “Il Biondo”, chehanno saputo reinterpretare e riarrangiare con maestria alcuni dei più amati brani del repertorio folk romagnolo e del liscio, rinnovandoli con sonorità globali e una raffinata sensibilità contemporanea. Il risultato è stato un dialogo musicale profondo tra tradizione e innovazione, capace di emozionare e coinvolgere il pubblico, rendendo omaggio alle radici senza rinunciare alla sperimentazione.

Tra i momenti più sentiti della serata, spicca il ringraziamento di Mikko Lehtinen, regista del videoclip di “L’autòn e mer” e ospite internazionale di “Suoni Senza Confini”, che ha voluto esprimere la propria profonda gratitudine alla comunità di Gatteo:

«Quando abbiamo girato il video per Moreno – dichiara Lehtinen – ho trovato una popolazione compatta, calorosa e pienamente collaborativa. È raro vedere un’intera comunità muoversi con così tanta energia positiva per un progetto artistico. Gatteo ha dimostrato che l’arte è anche spirito collettivo».

Il viaggio musicale è proseguito con l’originale contributo di Peter Tickell, violinista di Sting, e Giulio Bianco che, affiancati da Moreno “Il Biondo”, hanno esplorato con sensibilità e intensità i legami tra la tradizione romagnola e le sonorità celtiche. Il risultato è stato un incontro affascinante e inaspettato, capace di aggiungere al repertorio del festival una dimensione magica, evocativa e avvolgente.

Tra i momenti più attesi, spicca l’esecuzione di “Romagna 2.0”, una inedita e coraggiosa rivisitazione del celebre inno romagnolo. Questa nuova versione ha saputo rinnovare il brano con eleganza, fondendo il rispetto per la melodia originale con influenze contemporanee e sonorità globali. Un omaggio alla tradizione che guarda al futuro, capace di commuovere, sorprendere e conquistare il pubblico.

Un ruolo centrale è stato giocato da Stefania Morciano, la cui voce ha attraversato sei brani con intensità e sensibilità, dando nuova vita e profondità emotiva ai classici del repertorio romagnolo. La sua interpretazione ha toccato corde profonde, rivelando il potere evocativo della melodia popolare.

A impreziosire la serata, i virtuosismi di Trilok Gurtu, autentico maestro delle percussioni, che ha saputo fondere ritmi etnici e improvvisazione con maestria, e le performance di Roberto Gualdi, batterista della formazione The Fermi Paradox, capace di alternare groove potenti a momenti di raffinata tecnica musicale. Insieme, hanno dato vita a momenti strumentali di altissimo livello, capaci di entusiasmare anche il pubblico più esigente.

Nel corso della serata, il pubblico ha potuto vivere un’esperienza musicale densa di emozioni e sorprese, in un programma capace di coniugare innovazione musicale e radici culturali profonde. L’atmosfera vibrante e la partecipazione calorosa hanno trasformato Gatteo Mare nel cuore pulsante di una festa inclusiva, multiculturale e autenticamente popolare.