(Sesto Potere) – Piacenza, 25 aprile 2025 – Il Reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Piacenza ha scoperto un’evasione dell’IVA per oltre un milione di euro, nell’ambito di una articolata attività investigativa delegata dalla locale Procura della Repubblica di Piacenza, da parte di una società avente sede legale in Piacenza e dedita alla vendita di pellet combustibile di origine ucraina.
Denunciate cinque persone, tra cui un consulente fiscale, indagate a vario titolo per occultamento delle scritture contabili, omessa presentazione delle dichiarazioni IVA, riciclaggio, autoriciclaggio e sostituzione di persona, perpetrati nel corso del triennio 2021 – 2023.
Le indagini dei funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Piacenza, iniziate con l’esame dei movimenti di alcune società piacentine, hanno evidenziato che le stesse presentavano, in base al regime 42, dichiarazioni doganali per importazione di pellet in Slovenia, in esenzione di iva, che immettevano in consumo in Italia senza il prescritto pagamento dell’Iva.
Particolare sospetto, in una prima fase, ha destato la circostanza che il legale rappresentante di una delle società controllate fosse un cittadino rumeno privo di utenze, che non aveva mai svolto attività di lavoro in Italia e risultava essere stato detenuto in un istituto penitenziario in Romania per vari reati al Codice della strada.
Il successivo accesso alla sede legale della società in questione da parte dei funzionari doganali ha permesso di scoprire come la stessa fosse a tutti gli effetti una missing trader.
Emerso anche il coinvolgimento di un individuo italiano con plurimi e gravi precedenti in ambito tributario ed extra tributario, nonché di altri individui italiani, tra cui un consulente fiscale, che avevano creato una attività economica criminale strutturata con una serie di intermediari di “comodo”, italiani ed esteri.
L’organizzazione criminale, con un volume d’affari mai dichiarato di circa 4 milioni e 600 mila euro e un profitto stimato di circa 670 mila euro, intestava le società di comodo coinvolte nel traffico di pellet a persone fisiche senza fissa dimora e apriva conti correnti on line con numeri di telefono intestati a persone fragili, in carico ai servizi sociali, compiendo quindi vere e proprie sostituzioni di persona.
A seguito delle indagini e della segnalazione dell’Agenzia delle Dogane, l’Agenzia delle Entrate ha disposto la cessazione d’ufficio della partita IVA, con conseguente interruzione dell’attività criminale ed avvio delle procedure di accertamento e riscossione dei tributi evasi.