(Sesto Potere) – Forlì – 21 novembre 2025 – Nella sede di Forza Italia si è svolta questa mattina la conferenza stampa dedicata al tema degli errori giudiziari e dell’ingiusta detenzione, alla presenza della deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia per l’Emilia-Romagna Rosaria Tassinari, insieme all’assessore e vice-segretario provinciale Giuseppe Petetta, alla segretaria cittadina Barbara Semeraro e al segretario di Forza Italia Cesena Michele Pascarella.
Presenti anche i consiglieri comunali di Forza Italia: la capogruppo Giulia Versari, Vinicio Pala e Alberto Gentili.
Illustrando i dati nazionali del Dipartimento Giustizia, Rosaria Tassinari ha evidenziato: «Negli ultimi anni abbiamo assistito a un numero costante e significativo di casi di ingiusta detenzione. Non parliamo di eccezioni, ma di errori che incidono profondamente sulla vita delle persone coinvolte, sulle famiglie e sulla fiducia generale nel sistema giudiziario».

Tassinari ha richiamato la necessità di un approccio serio e responsabile: «Una democrazia matura non può voltarsi dall’altra parte. La giustizia deve essere un presidio di garanzia, non un fattore di rischio. Ogni intervento che rafforza affidabilità, trasparenza e tempestività va esattamente nella direzione che i cittadini chiedono».
Oggi, 21 novembre 2025, Forza Italia sta celebrando a Forlì e in tutta Italia la “Giornata della giustizia negata” in ricordo di quel “invito a comparire” ricevuto dall’allora premier Silvio Berlusconi il 21 novembre 1994 mentre presiedeva a Napoli un vertice internazionale delle Nazioni Unite. Varie manifestazioni ed eventi sono in corso in tutta Italia per commemorare questa data e per promuovere la riforma della giustizia, in particolare la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri.
La data del 21 novembre è stata scelta da Forza Italia come simbolo della battaglia per una “giustizia giusta”, con riferimenti ai casi di presunta malagiustizia che hanno coinvolto lo stesso Berlusconi e altre figure come Enzo Tortora.
Soffermandosi sulla riforma della giustizia e della separazione delle carriere, la coordinatrice regionale Tassinari ha puntualizzato:
«Questa non è una riforma contro qualcuno. È una riforma per i cittadini. Serve a garantire maggiore imparzialità, evitare commistioni e ridurre i rischi di errore nelle fasi più delicate delle indagini. L’obiettivo è semplice: assicurare che ogni decisione sia presa con la massima indipendenza e nel pieno rispetto dei diritti di tutti».
La riforma della giustizia, spiegano Giuseppe Petetta e Michele Pascarella, con la separazione delle carriere tra Pubblico Ministero e giudice «non intacca in alcun modo l’indipendenza e l’autonomia del Pubblico Ministero, né l’obbligatorietà dell’azione penale, ma introduce finalmente un principio di terzietà reale e percepita del giudice. Si tratta di una riforma a favore della stessa magistratura».

Citate le posizioni di Antonio Di Pietro, l’ex pm simbolo di Mani Pulite, che ha detto “Sì alla separazione delle carriere, e no allo strapotere del Consiglio superiore della magistratura” e di Luigi De Magistris che a suo tempo aveva criticato il Consiglio Superiore della Magistratura sostenendo che l’organo dovrebbe essere riformato, proponendo il sorteggio per i suoi membri e la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri.
«I processi lunghi e quyindi il diritto negato ad avere giustizia matteono in difficoltà i cittadini e le imprese, e non a casa parliamo anche di imprese, perchè delle loro sorti, del loro sviluppo e del loro futuro s’è sempre interessata Forza Italia»: ha detto tra l’altro Barbara Semeraro.
«Il nostro partito – ha sottolineato Rosaria Tassinari – ha sempre creduto in una giustizia equilibrata, garantista e rispettosa dei diritti fondamentali. Una giustizia giusta è la condizione necessaria per un giusto processo, e un giusto processo è la base di qualunque democrazia liberale».
Si tratta di una battaglia che ha anche un grande valore civile: «Forza Italia continuerà a lavorare perché la giustizia sia davvero più affidabile, più veloce e più imparziale. È una riforma di civiltà, che tutela gli innocenti, garantisce processi equi e rafforza la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. È questa – ha ribadito Tassinari – la strada per una democrazia davvero compiuta e moderna».

