sabato, Settembre 6, 2025
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ForlìMusica: prima nazionale con gli strumenti del mare

(Sesto Potere) – Forlì  (FC) – 6 settembre 2025 – ForlìMusica al centro di un progetto artistico animato da un profondo senso civico, con un forte messaggio dalla valenza universale.

Mercoledì 10 settembre (ore 21.00) al Teatro Sociale di Rovigo si tiene la prima nazionale de La Bigotta, spettacolo che unisce musica, teatro e impegno civile.

Originale e inedito, l’evento è legato al progetto “Metamorfosi” della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, e proposto da Musikè in preparazione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si terrà a Roma il 4 e il 5 ottobre 2025.

Sul palco Antonio Rezza, voce recitante e autore del testo originale, affiancato da Danilo Rossi, viola solista e direttore artistico di ForlìMusica, insieme all’Orchestra Bruno Maderna di Forlì e all’Orchestra del Mare, dirette dallo stesso Danilo Rossi. Le musiche originali sono di Fabio Massimo Capogrosso.

La Bigotta nasce dall’incontro tra arte e memoria: gli strumenti dell’Orchestra del Mare sono stati costruiti, infatti, dai detenuti delle carceri italiane utilizzando i legni delle barche dei migranti approdate a Lampedusa. Ogni violino, viola, violoncello o contrabbasso racconta un viaggio, trasformando un dramma collettivo in musica, speranza e riscatto.

Si intrecciano così linguaggi e sensibilità diverse, per dare voce a chi fugge da guerre e persecuzioni e per ribadire l’attualità dell’articolo 27 della Costituzione Italiana rispetto al tema della detenzione, secondo cui “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.

La forza visionaria dell’attore e performer Antonio Rezza, le composizioni originali di Fabio Massimo Capogrosso e la direzione di Danilo Rossi, assieme all’ensemble composta da Orchestra Maderna ed Orchestra del Mare portano sul palco un messaggio di pace e cambiamento, del legno che diventa strumento musicale attraverso l’opera dei detenuti, in un reale percorso di riscatto. Un percorso comune, per una cultura dell’accoglienza e della dignità umana attraverso l’arte.