(Sesto Potere) – Forlì – 16 aprile 2025 – Il 16 aprile 1988 il prof. Roberto Ruffilli (foto d’archivio in alto) viene ucciso nella sua casa di Forlì da due terroristi delle “Brigate Rosse per la costruzione del Partito Comunista Combattente”. I brigatisti gli entrano in casa fingendosi postini, lo fanno inginocchiare nel salotto e gli sparano tre colpi alla nuca. Docente universitario e poi senatore, Ruffilli era consulente per le riforme istituzionali del segretario della Democrazia cristiana, Ciriaco de Mita. Le Br, nella rivendicazione, collegarono espressamente la rilevanza di questo suo ruolo politico alla decisione di eliminarlo.
Ed oggi la Città di Forlì lo ricorderà nel XXXVII anniversario della sua uccisione.
Il programma, coordinato dalla Fondazione Roberto Ruffilli e dal Comune di Forlì, prevede la Santa Messa nella Chiesa di S. Antonio Abate, l’omaggio delle Autorità con la cerimonia della deposizione di corona commemorativa alla casa Ruffilli di corso Diaa, una tavola rotonda dal titolo “Riforme istituzionali: l’attualità del pensiero di Roberto Ruffilli” al Teaching Hub del Campus di Forlì dell’Alma Mater.
Previsti gli interventi del sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, dell’assessore regionale alla Cultura, Gessica Allegni, del presidente del Campus di Forlì Emanuele Menegatti, del presidente della Fondazione Ruffilli Pier Giuseppe Dolcini e, tra gli altri, di: Pier Ferdinando Casini presidente del Gruppo Italiano dell’Unione Interparlamentare, della cugina di Ruffilli, Franca Ferri, e di Augusto Barbera, professore emerito dell’Alma Mater, e presidente emerito della Corte Costituzionale.

E già – dal mondo politico – si registrano messaggi in ricordo dell’indimenticato senatore.
il segretario territoriale del Pd forlivese Enrico Monti scrive: “A 37 anni dal suo omicidio, oggi ricordiamo il senatore Roberto Ruffilli, assassinato dalle Brigate Rosse nella sua abitazione di Forlì. Restano viva la memoria dell’uomo, dello studioso e del politico, l’attualità del suo pensiero, grazie al lavoro della Fondazione a lui intitolata. Un periodo buio per la nostra Repubblica che non possiamo dimenticare, rigettando la violenza di quegli anni, di chi colpiva a morte l’avversario politico”.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, (foto a lato), afferma: “Sono passati 37 anni da quando Roberto Ruffilli fu assassinato nella sua casa di Forlì da un commando terroristico delle Brigate Rosse. Un attentato lucido e feroce, firmato da chi in quegli anni bui cercava di colpire il cuore dello Stato. Ruffilli era un uomo convinto che la democrazia potesse essere rafforzata con il pensiero, il dialogo e la partecipazione. La sua voce fu interrotta, ma il suo pensiero continua ad essere vivo grazie al lavoro della Fondazione che porta il suo nome, e alla memoria che Forlì e l’Emilia-Romagna gli dedicano ogni anno. Fu un periodo buio per la nostra Repubblica, che non possiamo né dobbiamo dimenticare. Ricordare Ruffilli significa anche rigettare con forza la violenza di quegli anni. È un impegno che ci riguarda tutti”.
“Oggi ricordiamo Roberto Ruffilli, politologo, senatore e uomo delle istituzioni, assassinato il 16 aprile 1988 dalle Brigate Rosse. Il prof. Ruffilli fu un intellettuale raffinato, impegnato nel rinnovamento della democrazia italiana. Il suo lavoro si concentrava sulla riforma dello Stato e sul rapporto tra cittadini e istituzioni. La sua figura rappresentava un ponte tra la cultura accademica e l’impegno politico, un esempio di rigore morale e civile. Fu ucciso nella sua casa a Forlì, in un gesto vile e simbolico, proprio per la sua visione riformista e per il ruolo centrale che aveva nel disegno di un’Italia più giusta e partecipata. Per le Brigate Rosse era “l’uomo chiave della riorganizzazione dello Stato”, ma il loro gesto non riuscì a spegnere le idee per cui aveva lavorato nel corso di tutta la sua vita. Nel suo ricordo, continuiamo a difendere la democrazia, la libertà e il dialogo”: scrive in una nota Rosaria Tassinari, deputata di Forza Italia e presidente del coordinamento regionale Emilia Romagna e coordinatrice nelle provincie della Romagna di Forza Italia.