venerdì, Luglio 19, 2024
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Forlì, scontro verbale Rinaldini-Casara (2) la solidarietà degli assessori a Paola Casara

(Sesto Potere) – Forlì, 19 luglio. “Piena solidarietà all’assessore Paola Casara. Tutto ci saremmo aspettati dal signor Graziano Rinaldini fuorché un simile atteggiamento di replica. Nel momento in cui una donna dichiara di essersi sentita minacciata da frasi pronunciate davanti a testimoni, il minimo che si possa fare è scusarsi con un approccio e parole concilianti. Il contrario del comportamento tenuto sugli organi di stampa dal coordinatore dei gruppi di minoranza.”: così in una nota congiunta intervengono anche il vicesindaco Vincenzo Bongiorno e gli assessori Luca Bartolini, Kevin Bravi, Vittorio Cicognani e Giuseppe Petetta.

“Come ha già detto il sindaco Zattini, capire di avere sbagliato è la cosa più importante di tutte e una forma di umiltà e rispetto nei confronti della persona offesa”: insistono Bongiorno, Bartolini, Bravi, Cicognani e Petetta. che seguono la nota inviata oggi ai mass media dal sindaco di Forlì Gian Luca Zattini.

“Di certo ci saremmo aspettati dal PD e dalle altre forze politiche di sinistra messaggi di solidarietà all’assessore Paola Casara e parole di condanna nei confronti di un simile atteggiamento. Anche se, con grande onestà, va detto che la sinistra non è nuova a questi deplorevoli comportamenti. Ricordiamo bene, infatti, gli insulti e le offese rivolte nella scorsa consiliatura da alcuni esponenti del PD alla presidente Alessandra Ascari Raccagni e alla consigliera Elena Morra. Il tempo non ha migliorato le cose”: continuano il vicesindaco e gli assessori.

“Se minacce e parole di sfida fossero state rivolte a un assessore del PD da un esponente di centro destra, non avrebbe tardato ad arrivare una compatta levata di scudi contro ogni forma di prepotenza e maschilismo. A parti invertite, il PD avrebbe invocato dimissioni immediate. Siamo alle solite: due pesi e due misure da parte di chi, non abbiamo mai capito e mai capiremo sulla base di quali elementi, si sente moralmente superiore.”: concludono Bongiorno, Bartolini, Bravi, Cicognani e Petetta.