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Forlì, presentata la XXIV edizione del Festival L’Occidente nel Labirinto: il programma

(Sesto Potere) – Forlì – 24 ottobre 2024 – Presentato oggi in conferenza stampa a Forlì il programma 2024 del “Festival L’Occidente nel Labirinto” XXIV edizione, rassegna dal titolo: “Etno-Polis. Una città mosaico di esperienze e buone pratiche”  promossa come capofila dal circolo Acli “Lamberto Valli” di Forlì e da una folta rete di associazioni ed enti del territorio forlivese che collaborano da diversi anni al progetto, che andrà in scena da ottobre a dicembre 2024. E anteprima a settembre con un evento nell’ambito del Festival del Buon Vivere.

Perchè “Etno-Polis” come tema di questa edizione?

“Nella riflessione sulla Polis post Covid, dopo le edizioni di “Eco-Polis” e “Techno-Polis” l’edizione di quest’anno del “Festival L’Occidente nel Labirinto” affronta il tema della Etno-Polis, una Città culturale, mosaico di esperienze e buone pratiche di integrazione. Forlì è una città multietnica: il 13/15% sono cittadini stranieri e sulle 200 nazioni presenti nel mondo risiedono a Forlì cittadine/i di ben 101 nazioni. In un anno come questo, inoltre, non potevano essere ignorati i gravi contorni internazionali determinati dallo sfondo della guerra in corso fra Ucraina e Russia, alle porte dell’Europa e il conflitto armato israelo-palestinese che infiamma da mesi la porta del Mediterraneo. Per questi motivi il tema dell’educazione alla pace, del dialogo interreligioso, del confronto multietnico e lo sviluppo delle politiche di mediazione politica dell’Unione Europea avranno un riscontro nelle iniziative di questa edizione del Festival”: ha spiegato Alessandra Righini, presidente del circolo Acli Lamberto Valli di Forlì.

Obiettivi? “L’obiettivo di questa edizione è quello di aprire un dibattito, senza paludamenti, sul livello raggiunto di integrazione fra diverse etnie e culture che, soprattutto dall’inizio del ventunesimo secolo e sotto spinte spesso incoerenti e non programmabili della globalizzazione, hanno contribuito a cambiare il volto delle città mettendone in rilievo, spesso, più i punti di criticità che le straordinarie opportunità di crescita. Una riflessione che vale anche per Forlì che ha ormai alle spalle trent’anni di esperienze di integrazione vissute attraverso dirette gestioni e buone pratiche”: ha aggiunto sempre Alessandra Righini.

La risposta che il circolo Acli “Lamberto Valli” Aps di Forlì individua con le iniziative di questa edizione del Festival è quello di proporre una serie di incontri ed eventi “capaci di rendere evidenti i potenziali vantaggi che la trasformazione di Forlì in “cittá culturale” renderebbe all’immagine complessiva della Polis e della sua più precisa identità, alla armonia delle relazioni sociali, alla consapevole maturazione di un senso della cittadinanza più compiuta”.

“Ci ispirano, in questo orizzonte che abbiamo prefigurato, le grandi prospettive poste in essere dagli sviluppi delle “città creative” nei processi identitari promossi dall’Unesco a livello mondiale, dalla Rete delle città europee promosse nel quadro di Federazione dell’Aiccre e dei processi di integrazione comunitari, dal rafforzamento di un municipalismo associativo su scala romagnola che va incentivato e non immiserito in un inconcludente micro-campanilismo”: ha aggiunto ancora Alessandra Righini.

“Ne discende una scelta, per usare un’espressione cara a Marco Aime (il prof docente di antropologia culturale,  antropologo, africanista e scrittore italiano, ndr) di “città mosaico” nella quale anche i principali gruppi di immigrati, quelli più strutturati e identitari, possono svolgere un proprio contributo nel Festival rivendicando le proprie radici partendo, innanzitutto, da quelle “culture materiali” (cibo, artigianato artistico, tradizioni e relazioni) e quelle immateriali (musica, moda, arte, cultura) in un fecondo scambio con la città. Attraverso i diversi linguaggi dei mondi delle idee, dell’arte, della cultura e dello spettacolo con iniziative specifiche nel campo della musica e del teatro il confronto coinvolgerà anche il dialogo fra le diverse spiritualità presenti nel nostro territorio, l’educazione alla pace e le testimonianze di inclusione che si sono realizzate nel corso del tempo in città. Temi che saranno valorizzati anche attraverso le consuete rassegne d’arte, cinema, musica e teatro”: ha elencato Alessandra Righini.

Numerosi associazioni ed enti che partecipano alla rassegna.
Il circolo Acli “Lamberto Valli” di Forlì ha costruito, in questi anni, una ricca rete di associazioni ed enti che collaborano insieme rendendo il progetto più ricco e articolato: Istituto Comprensivo n.4 , Sezione Mfe di Forlì, AMI di Forlì, Ass. L. Lama, Ass. Ex-Parlamentari della Repubblica, Istituto di Studi sul Federalismo e l’Unità Europea “Paride Baccarini”, Libera, Unicef, Ass. Olvidados, Ass. Progetto Ruffilli , Amnesty Int., ANPI, Artem Romagna, Slow Food,come partner.
Inoltre, collaborano alla realizzazione del progetto anche: Liceo Artistico e Musicale A. Canova, Manoni 2.0 e il Coordinamento Donne ACLI di Forlì-Cesena che garantisce un’attenzione alle problematiche di genere.

Il pubblico è generalmente forlivese, ma gli organizzatori contano di raggiungere una platea più vasta anche utilizzando modalità a distanza in live streaming. La realizzazione degli eventi verrà condivisa con le 14 associazioni ed enti partner, oltre che con le altre realtà in collaborazione. Questo permetterà di allargare le competenze e i pubblici.

Tra i protagonisti degli eventi in programma ci sono i giovani avendo come partner e collaboratori istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo, dai 3 ai 19 anni.

“Vorrei sottoporre alla vostra attenzione un evento di particolare rilevanza. Sabato 26 ottobre alle 16.00 l’artista e attivista di fama internazionale, il disegnatore e vignettista Gianluca Costantini,  autore dell’immagine stilizzata di Patrick Zaki (lo studente italiano graziato dopo la condanna al carcere in Egitto, ndr), verrà ad inaugurare la sua mostra a Forlì,  nella Galleria Manoni 2.0,  in Corso Garibaldi 55 a Forlì. Oltre all’artista saranno presenti, fra gli altri, Sara Pignatari, Coreferente di Libera Forlì-Cesena Francesca Vecchi di SOS Mediterranee, Walter Neri responsabile servizio Migrantes Diocesi di Forlì-Bertinoro, Massimo Tesei della Penny Wirton di Forlì, Carla Castellucci, Consigliera provinciale di parità”: ha spiegato Alessandra Righini.

Gianluca Costantini ha collaborato a numerose pubblicazioni ed è autore di diverse graphic novel tra cui ricordiamo “Libia” con i testi di Francesca Mannocchi. È noto per i suoi disegni legati a campagne per i diritti umani in tutto il mondo. Collabora con organizzazioni come il CPJ Committee to Protect Journalists, Arci, ActionAid e SOS Méditerranée. Nel 2019 ha ricevuto il premio Arte e Diritti Umani da Amnesty International. I suoi ultimi libri sono “Zodiac” realizzato con Ai Weiwei e Elettra Stamboulis, pubblicato negli Stati Uniti da Penguin Random House e “Xi Jinping, L’Imperatore del silenzio” pubblicato in Francia per Editions Delcourt. Gianluca Costantini, dopo l’inaugurazione della mostra, parteciperà al Centro per la pace di Forlì ad una conferenza dedicata ai diritti umani.

Tra gli altri eventi di ottobre da sottolineare il concerto: “L’Inno alla gioia” – appuntamento: domani venerdì 25 ottobre, alle ore 20.30 , nella sala Sangiorgi dell’Istituto musicale Masini – con un duo d’eccezione, Davide Cavalli e Davide Muccioli, introdotto da Marco Celli, Vice Segretario Nazionale del Movimento Federalista Europeo.

Tutti gli eventi che hanno il sostegno della Fondazione CariForli e del Comune di Forli e sono ad ingresso gratuito. 

In conferenza stampa ha portato i saluti a nome dell’amministrazione comunale di Forlì il vicesindaco e assessore alla Cultura  Vincenzo Bongiorno e Gabriella Tronconi Medri (nella foto in alto con Alessandra Righini) in rappresentanza della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forli.

Info programma: http://www.aclivalli.it/