(Sesto Potere) – Forlì – 17 settembre – Saranno giornate di “Ri(e)voluzione” quelle dal 23 al 29 settembre (con prologo il 21 e 22) a Forlì, nell’area dei Musei di San Domenico, e in Romagna per la 15esima edizione del Festival del Buon Vivere.
Invariata la tradizionale formula: grandi nomi noti del panorama nazionale e internazionale della letteratura, musica, psicologia, testimoni del nostro tempo, complesso e ferito ma capace di riservare felici sorprese e tante, tantissime esperienze di realtà locali che quotidianamente operano nell’ambito della solidarietà, della formazione e dell’attivazione sociale.
Il programma riservato ai ragazzi delle scuole, vede un intenso calendario di incontri coordinati Corrado Ravaioli, sempre alle 10 del mattino alla Chiesa di San Domenico: apre Marilù Oliva, lunedì 23 settembre, e il suo ultimo libro edito da Solferino “L’Iliade cantata dalle dee”, un’opera in cui viene ribaltata la prospettiva della vicenda, tradizionalmente vista in chiave maschile, per una riappropriazione al femminile. Ilaria Gaspari, martedì 24, presenta “La reputazione” (ed. Guanda) dove indaga sul rapporto tra apparenza e identità, sul peso della maldicenza e sulla difficile conquista della maturità. Valentina Furlanetto, mercoledì 25, presenta “Cento giorni che non torno” (ed. Laterza) dove accompagna il lettore, con la lucidità della cronista e la sensibilità della scrittrice, in un viaggio tra dolore, vergogna, voglia di libertà. Stefano Liberti, giovedì 26, con il suo “Terra bruciata” (ed. Rizzoli) parlerà ai ragazzi di come la crisi ambientale attualmente in corso sta cambiando già l’Italia e la nostra vita. Venerdì 27, Enrico Galiano, attraverso il suo “Una vita non basta” (ed. Garzanti) parlerà ai ragazzi delle paure che ci impediscono di essere felici: paure che non vanno allontanate, ma ascoltate. Perché a volte bisogna attraversare il buio per scoprire la meraviglia di uno spiraglio di luce.
Gli aperitivi del tardo pomeriggio, vedono in alcuni casi gli stessi autori presenti anche nel programma delle scuole: Ilaria Gaspari incontrerà il pubblico anche lunedì 23 alle 18.30, martedì 24 Francesco Selvi presenta “Enrico e Giuliano”, una coppia di amici, sui quali aleggia la sensazione di essere completamente inadeguati alla vita. Valentina Furlanetto mercoledì 25 alle 18 ma all’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana di Cesena. Sempre il 25 alle 18.30 ma alla Chiesa di San Giacomo, Gino Cecchettin presenta “Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia”, attraverso la storia di Giulia, una riflessione sulle radici profonde della cultura patriarcale della nostra società. Stefano Liberti il 26 alle 18.30, presenta la sua più recente produzione editoriale “Tropico mediterraneo”, viaggio in un mare che cambia. Venerdì 27 alle 19.15, in collaborazione con l’IRST, la psicoterapeuta e scrittrice Stefania Andreoli sarà protagonista dell’incontro “Una questione di famiglia. Il cancro riguarda tutti, la persona che si ammala, ma anche chi le sta vicino”. Domenica 29 settembre Vito Mancuso accompagna il pubblico, attraverso la presentazione del suo libro “Non ti man4chi mai la gioia” in un percorso di liberazione per riconoscere e smantellare le trappole che attanagliano le nostre vite e aprirci a un’esistenza più autentica, fino a sperimentare la gioia profonda di vivere.
Le serate del Festival del Buon Vivere, all’auditorium della Chiesa di San Giacomo, partono lunedì 23 con l’incontro “Il privilegio del vivere” con Fulvio de Nigris (Casa dei Risvegli”, Don Claudio Burgio (comunità Kayros) e Marco Maltoni (Coordinatore della Rete di Cure Palliative della Romagna). Martedì 24 alle 21.30 il grande protagonista sarà Stefano Massini e il suo “Le storie che fanno vivere meglio”, un viaggio fra un caleidoscopio di storie umanissime, personaggi lontani nel tempo, epopee, incontri, esperienze umane, emozioni e anche risate dove l’estro narrativo di Massini incontra la potenza sempre antica e sempre nuova del racconto. Mercoledì 25 alle 21.30 all’Arena del Buon vivere il concerto “Curami l’anima” di Elisa Ridolfi, premio Tenco 2024. Venerdì 27 alle 21.30 all’Auditorium della Chiesa di San Giacomo torna Enrico Galiano con lo spettacolo “Sei un mito! Scopri chi sei attraverso i miti greci”. Sabato 28 alle 20.30, nell’ambito del Festival dell’Incontro, “Non è la storia di un eroe”, lo spettacolo tratto dal podcast “io ero il Milanese”, di e con Mauro Pescio, mentre alle 22 alla Cittadella del Buon Vivere si balla con Walter Pizzulli, dj di m2o. Chiude le serate il concerto “Calanchi live” all’Auditorium della Chiesa di San Giacomo con Andrea Missiroli al piano, Agnieszka Walocha al violino, Riccardo Bacchi al violoncello, Francesco Pontillo al synth, chitarra e timpano.
Inoltre: nel prologo di sabato 21 alle 16:30 ”EU FACTOR NEXT. Obiettivo donna. Per un’Europa coesa, sostenibile e giusta”. Incontro di approfondimento sulle politiche di coesione a favore dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment femminile. Giovedì 26 la ormai tradizionale “Cena a impiatto zero. A Valeria” in via Regnoli. Tavoli e sedie apparecchiati lungo la via per condividere assieme cibo, chiacchiere e quest’anno anche la voce di Ariane Diakite a intrattenere il pubblico durante la cena. Venerdì 27 a partire dalle 17.30 la “Notte Europea dei ricercatori”.
Il Festival del Buon Vivere 2024 si compone, in totale, di 161 appuntamenti, l’accesso a tutti gli eventi è libero e gratuito e non è necessaria prenotazione salvo diversa indicazione riportata nel programma. Alcuni eventi potrebbero subire variazioni, integrazioni, cancellazioni o spostamenti in caso di pioggia.
Di seguito alcune dichiarazioni raccolte durante la conferenza stampa.
Monica Fantini, ideatrice del Festival del Buon Vivere
Il nostro Festival del Buon Vivere riesce a tenere legate tra loro molte realtà differenti unite da un comune senso di responsabilità verso l’altro e dalla consapevolezza che il proprio operato quotidiano può fare per fare la differenza nel migliorare questo mondo..
Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo
Abbiamo sempre sostenuto il Festival del Buon Vivere perché in un territorio come la Romagna, un festival culturale può essere un attrattatore turistico interessante soprattutto in una città come quella di Forlì che sul fronte della proposta artistica e culturale si sta muovendo bene.
Vincenzo Bongiorno, vicesindaco di Forlì
Collaboriamo, per questo Festival, da tempo con la Regione Emilia-Romagna e con la Fondazione Cassa dei Risparmi e il loro ruolo di sostengo e presenza è fondamentale. Il Buon Vivere offre un’occasione preziosa di confronto che serve a crescere e fa maturare quegli anticorpi contro quelle manifestazioni di ignoranza e grettezza. Questi eventi sono occasioni importati per fare comunità, e tutti noi sappiamo quanto la solitudine delle persone in questo momento storico sia un tema doloroso da contrastare anche con eventi prezioso come questo.
Patrizia Graziani, consigliera di amministrazione della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì
Ogni anno il Festival del Buon Vivere si rinnova e ci propone delle novità. La Fondazione che rappresento ha sempre creduto in questa iniziativa che è capace di attivare una comunità, parlare ai suoi giovani, ai meno giovani e che li sa far incontrare e confrontarsi.
Per essere sempre aggiornati, consultare il sito o i social: festivaldelbuonvivere.it, facebook.com/terradelbuonvivere, instagram.com/terradelbuonvivere.
Il Festival del Buon Vivere è un progetto promosso dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, in collaborazione con il Comune di Forlì, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Cesena e dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.