(Sesto Potere) – Forlì – 20 giugno 2025 – “Lo scorso settembre il Comune ha concesso il prestito di 2 opere del Guercino e 3 della sua scuola, precedentemente collocate nella sala delle Grandi tele della pinacoteca di Palazzo del Merenda, al Comune di Cento per la mostra “Guercino, un nuovo sguardo – Opere provenienti da Forlì e da altri luoghi nascosti”; già allora, l’Assessore Bongiorno aveva dichiarato che il prestito si motivava “con il fatto che i quadri erano destinati temporaneamente a finire in deposito” a causa dei lavori su palazzo del Merenda. All’epoca, intervenendo in Consiglio comunale, avevamo sostenuto che, pur non avendo nulla in contrario al prestito in sé né allo scambio delle opere fra istituzioni culturali, ritenevamo inaccettabile che dopo cinque anni di annunci sull’avvio dei lavori su palazzo del Merenda, la Giunta non avesse ancora individuato una soluzione idonea a ospitare le opere del Guercino, fra le più pregiate del proprio patrimonio. Avevamo quindi chiesto con forza che i mesi del prestito, recentemente prolungato fino al 31 dicembre 2025, fossero utilizzati per individuare una soluzione che corrispondesse a questa necessità. Ma è con estremo rammarico che in occasione dell’ultimo Consiglio abbiamo appreso, in risposta ad una nostra interrogazione, che non solo l’Amministrazione non ha trovato nessuna soluzione, ma che non intende neanche cercarla, avendo già deciso che le opere del Guercino sono condannate o a rimanere in prestito a Cento o a finire in deposito sino alla conclusione del quarto stralcio dei lavori del San Domenico, loro sede definitiva, e quindi per anni e anni”: lo afferma in una nota Federico Morgagni, consigliere Gruppo Partito Democratico di Forlì.
“Non possiamo accettare che l’Amministrazione di una città candidata a capitale della cultura nemmeno si ponga il problema di valorizzare, anche con soluzioni temporanee, i pezzi pregiati del proprio patrimonio, nascondendosi, dopo oltre 6 anni di governo, dietro la trita polemica contro le Giunte precedenti”: aggiunge Federico Morgagni.
“Eppure sono tante le soluzioni che si potrebbero valutare confrontandosi con la città, a cominciare da una collocazione temporanea presso una o più cappelle laterali della Chiesa del San Giacomo. Quello che è certo è che questa collocazione temporanea andrebbe affiancata ad attività di valorizzazione, organizzazione di visite guidate e altre iniziative per far conoscere questo importante patrimonio cittadino che non merita certo di finire, per colpa della mancanza di idee della Giunta, in deposito o addirittura “in esilio” a Cento a tempo indeterminato”: conclude il consigliere del Gruppo Partito Democratico di Forlì.
