(Sesto Potere) – Forlì – 3 dicembre 2025 – In 20 mesi, l’ex Chiesa di San Giacomo, a pochi passi dai Musei San Domenico, è stata utilizzata ben 171 volte.
Da quando il Comune di Forlì, nel 2021, ne ha regolamentato gli spazi per l’affitto e l’organizzazione di grandi eventi, cene aziendali, concerti, presentazioni di libri, matrimoni, workshop e convegni, il prezioso auditorium in Piazza Guido da Montefeltro è diventato gettonatissimo, tanto da essere richiesto e desiderato anche da fuori Forlì.
“Nel 2021, da settembre a dicembre, il San Giacomo è stato utilizzato 42 giorni, nel 2022, sempre nello stesso periodo, 34 giorni, nel 2023 altri 34 giorni, nel 2024 ulteriori 29 giorni e quest’anno, da settembre al 31 dicembre, ulteriori 32 giorni. In totale, con una media di 4 mesi all’anno di fruizione effettiva data dalla condivisione degli spazi con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì per gli allestimenti della Grande Mostra, l’ex Chiesa di San Giacomo è stata richiesta e utilizzata ben 171 volte, diventando un vero e proprio punto di riferimento per chiunque cerchi una location d’eccezione con impianti audio e strumenti di videoproiezione di grande qualità, capace di ospitare fino a cinquecento persone a sedere” – spiega l’assessore al patrimonio, Vittorio Cicognani. “Al di là dei numeri, che sono certamente soddisfacenti e rappresentano la controprova di un apprezzamento diffuso per il San Giacomo, l’elemento più interessante è dato dal numero crescente di richieste pervenute da società, aziende, grandi gruppi economici e associazioni socio culturali non forlivesi, con sede e operatività fuori città se non addirittura fuori Regione. Questo significa che il San Giacomo piace e viene scelto sempre di più da chi cerca un luogo bellissimo e rappresentativo della cultura e dell’identità di Forlì che offre al tempo stesso la versatilità di spazi modulabili e moderne strumentazioni audiovisive, in un contesto monumentale di indubbio pregio. A sua volta, le tante prenotazioni, concentrate in pochi mesi all’anno, producono benefici concreti sull’economia locale; ogni utilizzo del San Giacomo implica l’organizzazione di grandi eventi che portano in città centinaia di persone e ne fanno lavorare altrettante.”
“Quando abbiamo deciso, grazie all’intuizione dell’amico Valerio Melandri, di aprire alla città l’ex Chiesa di San Giacomo, che fino a poco tempo prima era appannaggio di pochi eletti, siamo stati molto criticati” – conclude Cicognani – “sono state sollevate molte perplessità sull’opportunità o meno di convertirlo a spazio pubblico, alla portata di tutti, prenotabile anche per cene, spettacoli e performance musicali. Il nostro obiettivo, invece, è sempre stato questo; fare di un luogo bellissimo, iconico sotto il profilo della storia e della cultura della nostra città, ma precluso alla maggior parte dei cittadini, uno spazio per tutti e di tutti, dove incontrarsi e condividere momenti conviviali, lavorativi e di approfondimento culturale”.

