(Sesto Potere) – Forlì – 6 febbraio 2025 – Anticipata nei mass media la notizia che a partire da lunedì prossimo 10 febbraio gli accessi al Municipio di Forlì saranno controllati, con la chiusura dell’ingresso attraverso lo scalone della Residenza di piazza Saffi e la possibilità per i cittadini di entrare solo previo appuntamento, esclusivamente in alcune mattinate e pomeriggi.
E sul tema interviene il Gruppo consiliare del Partito Democratico che non condivide l’idea di un accesso al Municipio “blindati” e commenta questa scelta ritenendo che sia ispirata da “motivazioni poco chiare” e che “non risulta essere stata condivisa dalle rappresentanze dei lavoratori e contrasta fortemente con la necessità che il Comune, istituzione di prossimità per eccellenza, sia sempre a disposizione di tutti i cittadini”.
“Il Comune è la casa dei cittadini, l’ascolto dei quali è il primo dovere di ogni amministratore e un basilare principio della democrazia.
Da sempre il nostro è un Comune “aperto”, dove si opera in trasparenza sotto lo sguardo dei forlivesi, facendosi carico delle necessità quotidiane delle persone senza mai nascondersi o sfuggire ai problemi. La scelta di chiudere la Residenza comunale, prevedendo addirittura un controllo di polizia e un burocratico sistema di accesso solo su appuntamento, segna una profonda rottura con questa tradizione, ed è l’ennesima dimostrazione dell’atteggiamento di chiusura, disinteresse e distanza dai cittadini che caratterizza l’Amministrazione Zattini”.”: aggiunge il Gruppo consiliare del Partito Democratico.
“Se l’obiettivo dell’Amministrazione è garantire maggiore controllo – e allora non comprendiamo perché l’intervento riguardi la Residenza comunale e non gli edifici adibiti a servizi i cui operatori hanno segnalato reali criticità o addirittura minacce -, si poteva più semplicemente predisporre un servizio di guardiania e front office, come accade in altri capoluoghi. La decisione di destinare alla vigilanza diversi agenti ci sembra infine inaccettabile in una situazione nella quale in città si moltiplicano gli episodi di microcriminalità e il Corpo della Polizia locale rimane ampiamente sotto l’organico necessario per un adeguato controllo del territorio. Aumentare il numero degli agenti fino ai livelli previsti dalle normative regionali è un obiettivo su cui da tempo chiediamo inutilmente un impegno all’Amministrazione. A maggior ragione, nell’attuale situazione di emergenza non è accettabile che si impieghi il personale disponibile nella sorveglianza degli uffici della Giunta invece che per la sicurezza del territorio e dei cittadini”: conclude il gruppo consiliare del Partito Democratico.