(Sesto Potere) – Forlì – 18 luglio 2024 – Il nuovo presidente del consiglio comunale di Forlì è Loris Ceredi, esponente della lista Civica Zattini, votato a maggioranza semplice alla quarta votazione, superando al ballottaggio Marco Catalano, che era sostenuto dalla Lega.
Su Ceredi sono confluiti i voti degli altri gruppi di maggioranza: FdI, Civica “Forlì Cambia” (incluso lo stesso sindaco Zattini), Forza Italia e Massimiliano Pompignoli, già uscito dalla Lega e approdato al misto.
Astenuti tutti i gruppi consiliari del centrosinistra (Pd, M5S, Rinnoviamo Forlì, Alleanza Verdi e Sinistra) ed astenuta anche Alessandra Ascari Raccagni, repubblicana all’interno della lista civica “Forlì Cambia” che si era anche autocandidata per assicurare una “proposta autonoma di imparzialità e garanzia, ed equilibrio tra i gruppi”.
Confermata all’unanimità la vicepresidenza di Elisa Massa del Pd (nella foto in alto con Ceredi).
Fugata dal segretario generale del Comune, Luca Uguccioni l’ipotesi di un’eventuale incompatibilità di Ceredi nell’ incarico di presidenza, richiamandosi all’articolo 78 del Tuel (il Testo unico degli enti locali) che regola il comportamento degli amministratori nell’esercizio delle loro funzioni.
La fumata bianca oggi pomeriggio dopo che nelle precedenti tre elezioni – oggi e nel precedente consiglio celebrato al palazzetto dello sport dei Romiti – nessun candidato tra quanti lanciati nell’agone (a partire dalla prima proposta di Mezzacapo) aveva trovato consenso o, alla conta, ottenuto la maggioranza qualificata, ovvero il voto dei due terzi del componenti del consiglio comunale.
Avrà un peso nel prosieguo del mandato amministrativo il ruolo della Lega, rimarcato dalle parole dell’ex vicesindaco Daniele Mezzacapo (foto a lato) che rivolto direttamente all’attuale sindaco Gian Luca Zattini ha detto: “Ci sono gruppi di centrosinistra all’interno di una maggioranza di centrodestra. La vicenda di oggi ha fatto emergere sottogruppi di minoranza che mettendosi assieme fanno la maggioranza. E credo che questa maggioranza, caro sindaco, non sia sufficientemente degna per sostenere un sindaco come te. Noi, caro sindaco, noi della Lega, ci siamo, ti sosterremo sempre, ma non con lo stesso spirito di prima. Sceglieremo di volta in volta se stare con la maggioranza, voteremo i singoli provvedimenti e se sarà il caso diremo la nostra con emendamenti, question time, odg…”.
Il risultato di quella che il consigliere comunale del Pd e segretario comunale del Partito Democratico Michele Valli ha sintetizzato rivolgendosi al gruppo della Lega con la frase: “Zattini vi ha scaricato”.
O, viceversa, con la Lega che si colloca in posizione critica dentro la stessa maggioranza – come ha detto Mezzacapo – lasciando aperta la porta e annunciando possibili “nuovi ingressi”, “future adesioni”… facendo cenno forse proprio a Catalano …
Molto dura l’opposizione di centrosinistra , per voce di Diana Scirri di Alleanza Verdi e Sinistra, del coordinatore dell’opposizione Graziano Rinaldini , dello stesso Michele Valli, di Giulio Marabini (i quattro nella foto in basso), Alessandro Gasparini, Federico Morgagni, Flavia Cattani, tutti del Pd e di Eros Brunelli del M5S che hanno commentato come di un “brutto spettacolo andato in scena”, di “una maggioranza già divisa”, “di una mancata condivisione”, e “di partiti lontani dai veri problemi della gente, a partire da quelli subiti dagli alluvionati, ancora in attesa dei rimborsi promessi dal governo”.
Con il sunto finale tracciato da Rinaldini: “Siamo in mano ad una maggioranza debole e sono estremamente preoccupato per il futuro di questa città”.