(Sesto Potere) – Forlì – 25 agosto 2025 – Questa mattina alle ore 9.30 il Vicesindaco di Forlì, Vincenzo Bongiorno, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, ha ricordato le vittime del terribile bombardamento aereo alleato avvenuto su Forlì il 25 agosto 1944.
Sin dalle prime ore del mattino è stata collocata una corona commemorativa all’epigrafe di piazza Saffi, dove il Vicesindaco e il Vicario Generale Don Enrico Casadei Garofani si sono recati per un momento di raccoglimento.
A seguire poi insieme hanno omaggiato tutte le vittime, riportate con nome e cognome all’interno dell’Abbazia di San Mercuriale, e ricordato il parroco di allora, Monsignor Giuseppe Prati (il popolare don Pippo), che trascorse l’intera giornata a raccogliere i brandelli di carne umana per poi darne pietosa sepoltura in una fossa comune allestita al Cimitero Monumentale. Ed, insieme, hanno fatto anche memoria di quel tragico giorno.

Era il 25 agosto 1944 quando uno squadrone aereo della South African Air Force prese di mira la città e molte bombe colpirono anche la piazza. Erano le ore 9.16 del mattino di una giornata che, nonostante le restrizioni del periodo bellico, ospitava banchi del mercato poiché era un venerdì.
Fu un evento gravissimo che provocò oltre un centinaio di morti, dal momento che alle 85 salme rinvenute tra le macerie se ne aggiunsero molte nei giorni seguenti. Altissimo anche il numero dei feriti.
In piazza Saffi subirono danni alcuni palazzi quali il Municipio, gli Uffici Statali, le Poste, palazzo Paulucci de Calboli e la chiesa del Suffragio. Anche la statua di Aurelio Saffi fu colpita da un ordigno che scoppiò a distanza di alcune ore, riportando danni che la resero pericolante. Smontata venne ricollocata nel 1961.
La tragedia più grave del bombardamento si consumò sul sagrato di San Mercuriale e di fronte al campanile. Fatalità volle che molte persone si fossero rifugiate nell’intercapedine fra la chiesa e la torre campanaria e che una bomba cadesse proprio nelle vicinanze facendo scempio.
Questo il testo che si legge nella targa di piazza Saffi: “In suffragio dei Caduti, nel rispetto del dolore dei feriti e delle famiglie, nel ricordo del coraggio e della pietà dei soccorsi, per non dimenticare l’orrore della guerra”.