(Sesto Potere) – Forlì – 12 giugno 2025 – “A seguito dell’alluvione del 2023 i documenti conservati presso l’archivio comunale di via Asiago, colpiti dall’esondazione del Montone, sono stati messi in deposito temporaneo, in attesa di recupero, presso le celle frigorifere di un noto operatore economico cesenate del settore agroalimentare. La documentazione, risalente al periodo fra anni ’50 e 2019, si compone, fra le altre cose, di delibere di Giunte e Consiglio, pratiche edilizie, carteggio amministrativo, ovvero di documenti di grande importanza sia per la stessa attività del Comune che per i bisogni e le necessità di tante famiglie e imprese forlivesi. Come prevedibile, e come definito dall’accordo stipulato all’epoca col Comune, trascorsi due anni la ditta ha comunicato all’Amministrazione la necessità di tornare in possesso delle proprie celle frigorifere e dunque l’impossibilità di continuare a custodire i documenti d’archivio oltre il termine del 6 agosto 2025. In occasione dell’ultimo Consiglio il Gruppo Pd ha quindi presentato un’interrogazione, esposta dal consigliere Morgagni, per sapere quale soluzione fosse stata individuata per scongiurare il rischio che i documenti salvati dall’alluvione finissero per essere distrutti in mancanza di un deposito sostitutivo adeguato, nelle more di un’opera di restauro che si preannuncia lunghissima anche a causa del colpevole mancato stanziamento di fondi da parte del Governo. Ma la risposta fornitaci dalla giunta Zattini ha però superato i confini dell’incredibile”: lo afferma in una nota il gruppo consiliare Partito democratico di Forlì.
“A un mese e mezzo dalla scadenza del contratto con la ditta, l’Amministrazione non ha nessuna soluzione alternativa e sta ricorrendo, in estremo ritardo, ad una affannosa consultazione preliminare di mercato nella speranza di individuare, nel breve tempo rimasto, qualche azienda che abbia locali idonei a ospitare i documenti”: aggiunge il gruppo consiliare del Partito democratico di Forlì.
“A questo punto non resta che sperare che tale consultazione abbia buon esito e si possa, in extremis, salvaguardare documenti di tale importanza. Riminae tuttavia sconcertante l’incuria e la superficialità dimostrata in questa vicenda dalla Giunta, incapace di definire un ordine di priorità di spesa e azione persino quando in ballo c’è la tutela di documenti fondamentali dei quali i cittadini, non meno delle imprese e dei professionisti del settore dell’edilizia, hanno bisogno quotidianamente”: conclude il gruppo consiliare del Partito democratico di Forlì.