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Forlì, gruppo comunale Pd a Zattini: si attivino i Patti di collaborazione in modo accessibile e trasparente

(Sesto Poere) – Forlì – 27 giugno 2025 – Nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Forlì , in risposta ad un question time presentato dal Pd, è stato trattato il tema dei Patti di collaborazione, lo strumento che si attiva  tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani.

“Disciplinati da un apposito regolamento, i Patti rappresentano preziose forme di collaborazione fra cittadini e Amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani. Come tali permettono la concreta manifestazione della partecipazione delle persone alla vita della comunità e sono strumenti utili all’integrazione e alla condivisione. Promuovere i patti di collaborazione dovrebbe quindi essere un obiettivo strategico per il Comune, visto che tramite i patti non solo si favorisce la coesione sociale della comunità ma è anche possibile, con costi esegui, migliorare la tutela dei beni comuni, garantire la cura dei luoghi e il presidio degli spazi, per esempio assicurando l’apertura, la chiusura e le piccole manutenzioni di parchi e giardini, l’animazione di spazi degradati e abbandonati, la pulizia e l’abbellimento di spazi comuni, il riuso temporaneo di edifici pubblici. La crescita dei patti permetterebbe inoltre di valorizzare l’impegno dei cittadini per il decoro della città”: spiega in una nota il gruppo consiliare comunale del Partito Democratico di Forlì.

“Se è indubbio che spetta al Comune reperire le risorse per rispondere alla situazione di grave trascuratezza del verde e al crescente abbandono di rifiuti, sono nondimeno numerose le persone che sarebbero pronte a mettere a disposizione un po’ del proprio tempo per provvedere a parchi e aree verdi di vicinato, realizzare iniziative di pulizia del proprio quartiere, e cosi via. Ci sarebbero dunque tutte le ragioni per aspettarsi un forte impegno dell’Amministrazione sia nel facilitare e agevolare la presentazione di proposte di Patti da parte dei cittadini che nel promuovere direttamente bandi volti a sollecitare l’impegno dei forlivesi su questo o quel progetto di cura”: aggiunge ancora il gruppo comunale del Pd.

“Ben diversa è però la situazione emersa a seguito dell’interrogazione del nostro gruppo. Per quanto riguarda i Patti di collaborazione che dovrebbero nascere da una sollecitazione diretta del Comune, sono anni che non ne vengono realizzati, visto che l’Amministrazione non pubblica bandi. Per quanto attiene le proposte di patti presentate direttamente dai cittadini, gli iter burocratici e i tempi lunghissimi di approvazione finiscono per scoraggiare la loro presentazione. Un ulteriore ostacolo deriva poi dall’esiguità delle risorse umane messe a disposizione dell’Ufficio competente per la partecipazione; nonostante le richieste di potenziamento presentate negli anni delle opposizioni, ancora oggi la predisposizione dei vari atti finalizzati alla sottoscrizione dei Patti di collaborazione fa capo ad un ufficio composto da una sola dipendente, cui peraltro competono varie funzioni: centri sociali, registro libere forme associative, orti e, appunto, Patti di collaborazione. Ne deriva quindi un evidente sovraccarico di lavoro, anche tenuto conto che l’approvazione dei patti prevede diversi passaggi burocratici e amministrativi (non ultima la verifica del rispetto delle norme di sicurezza e la tutela assicurativa)”: continuano i consiglieri comunali del Pd.

“Non stupisce così constatare che ad oggi sono ancora “fermi” in attesa di risposta Patti di collaborazione presentati nel 2024 e nulla si sa circa i tempi della loro attivazione. Né suscita meraviglia il fatto che a Forlì i Patti già attivati si contino sulle dita di una mano o poco più (quattro su 10 proposte avanzate tra il 2023 e il 2024), mentre in realtà vicine ad oggi si registrino numeri ben superiori: oltre venti a Ravenna, una quarantina a Cesena. Se nella sua replica anche l’Assessore Bongiorno ha dovuto riconoscere “l’evidente stallo della situazione”, riteniamo tuttavia insufficiente, dopo sei anni di Amministrazione Zattini, il suo generico impegno alla futura individuazione di percorsi per provare a risolvere alcune criticità.” è la critica del gruppo comunale del Pd.

I Dem chiedono che l’amministrazione Zattini “metta in campo immediatamente tutte le misure e le azioni necessarie a rendere il prezioso strumento dei Patti di collaborazione effettivamente accessibile e trasparente, a partire dall’assegnazione agli uffici competenti delle risorse umane e strumentali necessarie”.