(Sesto Potere) – Forlì – 10 maggio 2025 – Dalla Giovine Europa al Manifesto di Ventotene. Per l’Europa Federale da Forlì: con questo impegno s’è svolto questa mattina un annunciato appuntamento al Parco di via Europa 7 dietro la panchina europea che da due anni rappresenta un simbolo della volontà europea presente da molti anni anche a Forlì.
Appuntamento promosso dalla sezione Giordano Bruno dell’Associazione Mazziniana Italiana di Forlì che fa parte dell’intergruppo di forze del federalismo europeo.
Ha introdotto tutti gli interventi che si sono succeduti il giornalista Pietro Caruso che è responsabile di comunicazione di tre delle sezioni e del circolo che hanno dato vita a questo incontro (Ami, Mfe, e Acli).
Antonella Greggi, presidente della sezione Ami “G. Bruno” ha letto il testo del patto di fratellanza che scritto da Giuseppe Mazzini, nel 1834, ispirò la nascita della associazione Giovine Europea che nel primo suo nucleo vide oltre la Giovine Italia, anche la Giovine Germania e Giovine Polonia riconoscersi in una serie di presupposti ideali e politici che spingevano apertamente per la fratellanza dei popoli e delle nazioni europee
Marco Cellli, segretario regionale del Mfe, ha letto un brano della prima parte del Manifesto di Ventotene del 1941 che faceva già allora una critica radicale allo Stato ultra nazionalista e militarizzato premessa logica per qualsiasi guerra di conquista e/o di potenza anche oggi in cuiè venuto il tempo di costruire la Federazione europea dei popoli e degli stati senza indugi.
Lamberto Zanetti, presidente dell’Istituto di studi per il federalismo e l’unità europea Paride Baccarini, ha ricordato i principi su cui si incardina il federalismo europeo e il federalismo mondiale che vanno dai quartieri al mondo secondo una rappresentanza che prevede un bicameralismo intrecciato ai diversi livelli della responsabilità di governo davanti ai cittadini.
Alessandra Righini, presidente del circolo Acli L. Valli, dopo avere ricordato l’impegno da sempre europeista delle Acli dal Trattato di Roma del 1957 a quello di Maastricht del 1992 ha ribadito come il circolo che presiede abbia scelto da tempo di interagire insieme ad Ami e Mfe per la costruzione del grande progetto di una Federazione Europea dei popoli e degli stati.
Giorgio Adamo, ha portato il saluto della presidente del Quartiere Pianta, Ospedaletto e Coriano ricordando come sia proprio il quartiere il primo livello istituzionale di una struttura di tipo federale e come la questione della pace subito sia una condizione essenziale per qualsiasi strategia politica adatta anche a fare promuovere i progetti del federalismo europeo e mondiale,
Luigi Ascanio, presidente dell’Istituto storico del Risorgimento di Forlì, ha fatto riemergere la memoria storica di una città nella quale la maggior parte dei non pochi protagonisti del Risorgimento come Saffi, Lazzarini, Cantoni, fino a Fratti costituiscono un patrimonio di lotte che uniscono Primo Risorgimento ottocentesco, Secondo Risorgimento novecentesco, al Terzo Risorgimento di questo secolo nel nome del Federalismo europeo e mondiale.