(Sesto Potere) – Forlì – 1° febbraio 2025 – Oggi l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e il Comune di Forlì hanno celebrato la Giornata Nazionale che la Repubblica dedica al ricordo e alla riflessione dell’enorme sacrificio dei popoli, provocato dai conflitti. Alla presenza del Vicesindaco Vincenzo Bongiorno e del Presidente dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra Sezione Provinciale di Forlì-Cesena Gisberto Maltoni, è stata deposta una corona presso la lapide presente all’ingresso del Palazzo Municipale, accompagnati dal Civico Gonfalone e dal labaro del sodalizio. “Come Associazione – afferma Gisberto Maltoni – siamo impegnati a livello locale, nazionale ed internazionale nella protezione delle popolazioni coinvolte in guerre e conflitti armati. Con questo obiettivo portiamo avanti percorsi didattici ed educativi con studenti e professori nelle scuole, oltre a promuovere l’importante campagna internazionale di sensibilizzazione “Stop alle bombe sui civili”. Un messaggio che oggi vogliamo riaffermare in modo marcato: basta guerre, stop alle bombe”. Assoluta condivisione di valori e obiettivi è stata sottolineata dal Vicesindaco Bongiorno: “Oggi, in rappresentanza dell’intera comunità forlivese, siamo qui per ricordare le vittime civili dei conflitti, per partecipare al dolore delle famiglie e rappresentare l’importanza della solidarietà. A nome del Comune di Forlì ringrazio l’Associazione per tutto ciò che ha fatto e per quanto continua a fare nei confronti di coloro che hanno patito sul proprio corpo le conseguenze dei conflitti e per l’impegno educativo rivolto alle generazioni più giovani con gli incontri nelle scuole. Testimoniare e fare memoria dei drammi provocati delle guerre è un’opera educativa fondamentale per contrastare violenza, razzismo e intolleranza, e per costruire quotidianamente una società fondata sulla coesione e sulla Pace”.
Anche quest’anno, come simbolo della giornata, sarà illuminata di blu la fontana di Piazza Ordelaffi, per recare così ulteriore omaggio alla memoria di tutte le vittime delle guerre e richiamare l’attenzione sulle atrocità dei conflitti.