(Sesto Potere) – Forlì – 16 gennaio 2024 – “Ad 8 mesi dall’alluvione constatiamo che ancora troppo poco è stato fatto per i due temi fondamentali delle vittime del tragico evento. Poco o nulla come risarcimenti, poco o nulla come prospettive di messa in sicurezza del territorio da rischio idrogeologico, nessun progetto pubblico, rivali riparati con terra sedimentata dai fiumi in piena di quei giorni che si stanno di nuovo sbriciolando alle prime insistenti piogge invernali. Massi che avrebbero dovuto riparare i punti di rottura degli argini che assomigliano a sassi di media dimensione più che a blocchi di pietra ciclopici come annunciato anche nelle riunioni della Commissione Consigliare di Inchiesta dai tecnici dell’Agenzia per la sicurezza del territorio. Centinaia di persone solo a Forlì ancora sfollate e famiglie a cui sono pervenute i soli sostegni di CAS e CIS per poche migliaia di euro ed a fronte spesso di centinaia di migliaia di euro di danni. Irrisolti pure i risarcimenti delle tante famiglie ed imprese che hanno ricevuto danni alle pertinenze ed ancora nessuna decisione per far fronte ai danni ai beni mobili”:
lo scrive Alessandra Bucchi, (nella foto in alto), presidente del Comitato Unitario Vittime del Fango, in un comunicato inviato oggi ai mass media alla vigilia dell’arrivo a Forlì della presidente della commissione europea Ursula von der Leyen e della presidente del consiglio Giorgia Meloni.
“Se a ciò – continua la presidente del Comitato Unitario Vittime del Fango – aggiungiamo i malfunzionamenti di Sfinge e di una burocrazia complicata per accedere ai risarcimenti da parte di cittadini ed imprese, la mancanza di coordinamento tra gli enti interessati, è evidente che il malcontento e frustrazione di tutti stia aumentando di intensità e per questo condividiamo le preoccupazioni di chi ha promosso il sit in di Forlì. Come Comitato Unitario Vittime del Fango sottolineiamo tuttavia l’importanza cruciale dell’unità tra le istituzioni e la collaborazione coi Comitati Riuniti in rappresentanza degli alluvionati, consapevoli che solo lavorando insieme si può raggiungere l’obiettivo comune di mettere in sicurezza il territorio in modo rapido, garantendo al contempo risultati sostenibili a lungo termine”.
“I canali di dialogo sono finalmente aperti, tanto che sono fissati appuntamenti importanti con Governo e Regione nonché con la Struttura Commissariale, nella speranza di poter fare un passo avanti per dare voce in maniera costruttiva e fattiva agli interessi delle vittime del fango”: aggiunge Alessandra Bucchi.
“Saremo presenti al sit in (in programma domani in piazza Saffi, ndr) pur senza esserne promotori per massimizzare gli sforzi di tutti quelli che in questo momento si stanno dando da fare per dare voce a chi ancora non è potuto tornare a casa e non ha avuto la forza di ripristinare i danni subiti dall’alluvione”: conclude la presidente del Comitato Unitario Vittime del Fango.