(Sesto Potere) – Forlì – 22 settembre 2025 – Oltre 120 studenti hanno partecipato, questa mattina, all’incontro “Basta poco – Storie che fanno pensare”, appuntamento dedicato alla scuole e pensato proprio per far riflettere i giovani sullo spreco alimentare. Un evento promosso da Alea Ambiente d’intesa con Comitato per la Lotta contro la Fame nel Mondo, Fondazione Buon Pastore e Caritas Forlì-Bertinoro.
Nella splendida cornice di San Giacomo,
Luca Pagliari , divulgatore e storyteller, ha condotto i ragazzi in un viaggio che unisce la sostenibilità ambientale a quella sociale passando per la solidarietà e le buone pratiche. Sul palco, oltre a Pagliari, Filippo Monari direttore della Caritas di Forlì-Bertinoro, il presidente del Comitato per la Lotta contro la fame nel mondo, Davide Rosetti e Simona Buda, presidente di Alea Ambiente.
“In merito allo spreco alimentare – ha detto l’assessora Paola Casara portando i saluti dell’amministrazione comunale -, nelle nostre mense scolastiche abbiamo avviato da anni progetti anche sulla pesatura degli scarti unitamente ad una serie di attività per evitare lo spreco. Queste ultime partono dalla conoscenza degli alimenti: i prodotti alimentari devono essere di qualità, il cibo spazzatura ha sicuramente un costo minore ma fa male. Abbiamo poi da poco avviato un progetto sperimentale nelle scuole, servendo il secondo piatto e inseguito il primo, per spronare i bambini a mangiare maggiormente le proteine e le verdure rispetto ai carboidrati nell’ottica di favorirne la conoscenza e l’assaggio.Confidiamo nel coinvolgimento di tutto il mondo scuola e delle famiglie per trasformare queste buone pratiche in abitudini quotidiane capaci di tutelare la salute dei ragazzi e di ridurre lo spreco alimentare”.
“Ammontano a 1,3 miliardi le tonnellate di rifiuti alimentari prodotti all’anno – ha riflettuto Gianluca Tapparini, direttore di Alea Ambiente -, pensate a quanto cibo viene sprecato e all’impatto sull’ambiente. Tre elementi portano allo spreco di cibo: la ricchezza, poiché più siamo ricchi più sprechiamo; il gusto, perché se mangiamo cibo di cattiva qualità è più facile che avanzi; infine maggiore è la consapevolezza dell’impatto sull’ambiente più ci poniamo attenzione”.
La cultura dell’usa e getta è diventata una delle radici del problema dello spreco moderno: prodotti pensati per un solo utilizzo, imballaggi superflui e cicli di consumo accelerati che trasformano le risorse in rifiuti entro pochi mesi. La lotta allo spreco, dunque, passa anche da una rivoluzione culturale, dove l’acquisto è una scelta responsabile. “Qualsiasi oggetto può avere una seconda vita – ha detto Davide Rosetti, presidente del Comitato per la lotta contro la fame nel mondo – e questo significa anche risparmio di energia per produrne uno nuovo e per distruggerlo. Al Comitato abbiamo un grande centro del riuso: qui tonnellate di materiali possono tornare ad essere utili per qualcuno che, con una piccola offerta, se la porta a casa. Con il ricavato finanziamo tanti progetto volti ad aiutare i più poveri”.
Progetto pensato proprio contro lo spreco alimentare e la promozione della cultura della condivisione è l’ Emporio della Solidarietà, Opera Segno della Caritas diocesana. È un vero e proprio supermercato grazie al quale mangiano gratuitamente 700 nuclei familiari – spiega il direttore Filippo Monari -. Attualmente sono circa 2500 le persone che mangiano grazie a questa distribuzione diretta di beni alimentari di cui 900 minori. Oggi la povertà che colpisce il carrello della spesa è impazzito: incontriamo famiglie in cui anche se lavorano in due fanno fatica a mantenere la famiglia”.
“Aver costruito una rete con Caritas e Comitato lotta contro la fame nel mondo è fondamentale: senza lavoro di squadra non si ottiene nulla mentre, unendo le forze, si raggiungono grandi risultati – sottolinea Simona Buda, presidente di Alea Ambiente -. Alea Ambiente è un’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti mirando alla loro riduzione. Per perseguire questo obiettivo da sempre poniamo grande attenzione anche all’educazione, proponendo progetti per le scuole di ogni ordine e grado.”