(Sesto Potere) – Imola – 27 settembre 2024 – L’appuntamento di mercoledì 9 ottobre ore 21, nella Sala Fondazione Gottarelli, Via C. Sforza 13 ad Imola, ha per titolo: “L’Arte nascosta” – Enzo della Volpe presenta il suo ultimo libro che tratta la storia degli avvenimenti che hanno visto unite Milano, Dozza e Imola nel difendere dagli orrori dell’ultimo conflitto bellico le opere d’arte che ancora oggi si possono ammirare nei loro rispettivi luoghi.
L’autore sarà accompagnato dal Dr. Diego Galizzi, Storico d’Direttore Musei di Imola.
Non è da molto che in Italia sono emerse le storie di quegli uomini che, durante l’ultimo conflitto mondiale, si adoperarono per mettere in sicurezza le nostre opere d’Arte. A questi uomini va la nostra piena riconoscenza perché, in quegli ultimi e drammatici anni di guerra (1943-1945), dove ciò che contava di più era salvare la pelle, questi, nonostante avessero opinioni politiche differenti furono uniti nel difendere il nostro patrimonio culturale.
Dopo anni di ricerca, spostandoci da un archivio all’altro, siamo qui oggi a raccontare una storia che ha dell’incredibile, l’intesa che maturò tra la R. Soprintendenza alle Gallerie di Milano, la R. Soprintendenza alle Gallerie di Bologna, la Biblioteca civica e il Seminario di Imola per la messa in sicurezza di molte opere d’Arte, sia quelle imolesi sia quelle lombarde. È una storia mai uscita dalle “carte” del nostro territorio. Al centro della quale compare il direttore della Biblioteca di Imola Antonio Toschi, il rettore del seminario della diocesi di Imola don Vincenzo Brunori, il soprintendente delle Reali Gallerie di Bologna Antonio Sorrentino ei soprintendenti alle R. Gallerie di Molano, Guglielmo Pacchioni e l’ispettrice Fernanda Wittgens (di quest’ultima è stato prodotto un film, Fernanda). Per tale scopo fu scelto il borgo di Dozza (BO), bisognava tenere lontano dagli orrori della guerra le nostre opere, che furono stipate in alcuni locali del seminario estivo di Imola, Villa Monte del Re. Inizialmente si pensava che fosse il luogo ideale, poiché lontano dagli obiettivi strategici della guerra. Cosa che poi non fu così, i combattimenti si spostarono lungo la linea Gotica, proprio nelle vicinanze di Dozza. In silenzio e con pochi mezzi a disposizione, questi uomini spostarono le opere d’Arte dalla Villa Monte del Re per collocarle in posti più sicuri.
La ricerca non vuol rinverdire solo la memoria, ma soprattutto la promozione alle nuove generazioni, la valorizzazione del nostro grande patrimonio artistico.
Vincenzo (Enzo) della Volpe: si è laureato in Sociologia presso l’Università Federico II di Napoli. Da anni si dedica alla ricerca storica. È autore di diverse pubblicazioni di carattere storico-antropologico pubblicate da giornali e riviste culturali: Il Resto del Carlino, Università Aperta terza pagina; Pillole di Cultura e Sanità; Il caffè – Cultura e Società; Nero su Bianco; Sabato Seta, La Lotta, Consuetudine aversane.
Ingresso libero
Fondazione Centro Studi Tonino Gottarelli
Via Caterina Sforza 13- Imola
Tel. 0542.24487; 3394767555
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