sabato, Febbraio 15, 2025
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Foibe, i gruppi del centrosinistra al centrodestra: prendano lezione da Mattarella

(Sesto Potere) – Forlì – 14 febbraio – “Durante l’ultimo Consiglio comunale, un’interrogazione del consigliere Brunelli del Movimento 5 Stelle ha sollecitato chiarimenti da parte del Vicesindaco Bongiorno in merito alla sua partecipazione ad una manifestazione di partito all’insegna dello slogan “Istria, Fiume, Dalmazia, terre d’Italia”, sottolineando il carattere ambiguo di tale parola d’ordine, che sembra alludere a rivendicazioni territoriali revansciste nei confronti delle repubbliche di Slovenia e Croazia. Ne è seguita una discussione caotica che è culminata nell’accusa da parte del Vicesindaco e degli esponenti di Fratelli d’Italia all’opposizione, e al consigliere Brunelli in particolare, di negazionismo delle foibe e addirittura di “sentimenti anti-italiani”, espressione quest’ultima che ricalca la fraseologia utilizzata dal regime fascista contro i patrioti e gli oppositori democratici e che, come tale, non può trovare posto nel dibattito interno alle istituzioni repubblicane del XXI secolo. Riteniamo profondamente sbagliato che eventi storici molto complessi vengano utilizzati come strumento di propaganda politica”: lo scrivono in una nota congiunta i gruppi consiliari   di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, e Rinnoviamo Forlì.

“Nessuno nega – aggiungono – la gravità delle violenze subite dalle comunità italiane nella regione istriana e dalmata nel 1943 e nel 1945, e tanto meno la città di Forlì che già nell’immediato dopoguerra accolse numerosi profughi ed esuli istriani e che, prima in Italia, nel 1997 ha intitolato una via ai “Martiri delle foibe”.  Ma se vogliamo rendere giustizia alle vittime e allo stesso tempo far sì che la memoria sia uno strumento per costruire un futuro di pace, fratellanza e dialogo fra popoli vicini, è necessario che si riconosca la complessità delle vicende storiche che hanno caratterizzato il cosiddetto “confine orientale” e le sofferenze patite da tutti i popoli che hanno abitato quelle terre.”   

“Una memoria che tralascia di raccontare le politiche di persecuzione e italianizzazione forzata portate avanti dal fascismo in terre abitate sì da italiani ma anche, con altrettanto diritto, da slavi e tedeschi, e che omette gli atroci crimini di guerra purtroppo commessi dall’Italia a seguito dell’occupazione fascista della Jugoslavia, non è una memoria fondata su giustizia e verità”: continuano    i gruppi consiliari   di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, e Rinnoviamo Forlì.

“Invitiamo il Vicesindaco e gli esponenti della destra a prendere esempio dal Presidente della Repubblica Mattarella e dal Presidente sloveno Pahor che, nello spirito di pace e fratellanza che nasce dalla memoria condivisa, nel 2020 hanno voluto celebrare insieme la restituzione alla comunità slovena del Narodni Dom (Casa del popolo) di Trieste, incendiato dagli squadristi nel 1920, e successivamente rendere omaggio insieme alle vittime della foiba di Basovizza.   Ricordando quell’evento, in occasione della successiva Giornata del Ricordo del 2021 il Presidente Mattarella ha dichiarato: “le sofferenze patite non possono essere negate. Il futuro è affidato alla capacità di evitare che il dolore si trasformi in risentimento e questo in odio, tale da impedire alle nuove generazioni di ricostruire una convivenza fatta di rispetto reciproco e di collaborazione. Ogni comunità custodisce la memoria delle proprie esperienze più strazianti e le proprie ragioni storiche. È dal riconoscimento reciproco che riparte il dialogo e l’amicizia, tra le persone e le culture”.  Parole che facciamo nostre e che bisognerebbe scolpire nella pietra”: concludono i gruppi consiliari   di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, e Rinnoviamo Forlì.