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Firmato in prefettura a Ravenna protocollo contro bullismo, cyberbullismo e violenza di genere

Ravenna – 27 novembre 2024 – Sottoscritto il 25 novembre 2024 il “Protocollod’ Intesa per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di violenza di genere, bullismo e cyberbullismo” nel corso di un evento promosso dalla Prefettura che si è tenuto presso il Salone degli Stemmi a cui sono intervenuti il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ravenna Daniele Barberini e il Procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna Giuseppe Di Giorgio, i vertici delle Forze di Polizia, i Sindaci, la Consigliera di Parità, rappresentanti dell’ ASL Romagna e dei Centri Antiviolenza – “Linea Rosa, Demetra Donne in Aiuto e SOS Donna ODV”, Dirigenti scolastici ed operatori dei Servizi Sociali.

I due Procuratori hanno approfondito i temi “dell’obbligo di denuncia per il personale docente nel complesso ruolo dell’educazione delle giovani generazioni” nonché “le condotte penalmente rilevanti negli atti di devianza giovanile”.

Nel corso della giornata è stato anche illustrato il Progetto allegato al Protocollo sulle “Azioni preventive e di contrasto ai fenomeni di violenza di genere e del bullismo tra gli adolescenti”.

L’obiettivo è quello di mettere a disposizione del mondo della scuola équipes multidisciplinari composte da operatori dell’ASL, Forze di Polizia, Centri Antiviolenza e Servizi Sociali dei Comuni, per offrire sostegno professionale ai dirigenti e docenti degli Istituti Scolastici della Provincia con lo scopo di contrastare e prevenire episodi di violenza di genere e bullismo.

         Si tratta di un complesso e delicato lavoro che dopo l’istituzione, nei mesi scorsi, di due Organismi di coordinamento, uno in Prefettura e l’altro presso la Procura della Repubblica (un Tavolo di Monitoraggio ed un Osservatorio) ha portato ora alla predisposizione di questo importante accordo tra tutte le parti coinvolte con finalità ambiziose: condividere la Rete tra soggetti pubblici e privati; formazione continua degli operatori nel trattamento delle fattispecie di reato e gestione operativa delle problematiche; attuazione di percorsi educativi ed informativi a supporto delle vittime; interventi sul territorio per favorire il superamento delle cause delle violenze ed intercettare tali fenomeni; e sostegno alle vittime di violenza e bullismo in tutte le fasi conseguenti ad episodi “sentinella”.

La Prefettura svolgerà funzioni di coordinamento e coinvolgimento delle Forze di Polizia, mentre le Procure della Repubblica daranno ulteriore impulso all’attività formativa per gli operatori sulle procedure e sugli istituti a tutela dei minori, anche fornendo dati statistici sui fenomeni del bullismo e della violenza di genere.

Un ruolo fondamentale lo svolgeranno le Scuole con progetti che andranno a coniugarsi con quelli di prevenzione primaria già inseriti nei programmi curriculari scolastici, mentre agli operatori sanitari spetterà un compito fondamentale nelle azioni preventive e di contrasto ai fenomeni di violenza di genere e bullismo tra gli adolescenti.

E’ importante – ha dichiarato il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa – rafforzare sempre di più la Rete già attiva in questa realtà territoriale con il coinvolgimento di tutti gli attori che a vario titolo sono interessati ad affrontare questi fenomeni che hanno un grande impatto sull’opinione pubblica. Occorre consolidare i rapporti tra Istituzioni Pubbliche ed il Privato Sociale e questo lo si può fare solo se si creano strumenti e impegni condivisi come già è stato fatto con la costituzione dei due Tavoli di coordinamento in Prefettura e Procura ed ora con il Protocollo di Intesa si sanciscono impegni che vengono codificati ed il lancio di un ambizioso progetto di prevenzione e di contrasto che interesserà i Distretti di Ravenna, Faenza e Lugo”.

Il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale e neo eletto Presidente della Regione Emilia Romagna ha ricordato che il Protocollo è uno “strumento molto importante per il territorio che contribuirà a promuovere nelle nostre scuole quello che rappresenta uno dei punti di partenza fondamentali nel contrasto alla violenza di genere e al bullismo: la cultura di una relazione con l’altro votata al consenso e al rispetto reciproco. Per sconfiggere questo fenomeno è necessario infatti un forte cambiamento culturale che coinvolga la società nella sua interezza, proprio a partire dalle nuove generazioni”.

Lo scopo principale è fornire supporto al mondo della Scuola “intervenendo sui “gruppi classe”, per favorire processi di cambiamento, dove emergono o vengono intercettati episodi di violenza, molestia o bullismo. Il supporto verrà effettuato mettendo in atto modalità che vanno ad incidere positivamente sulle dinamiche relazionali, l’aumento della consapevolezza, il riconoscimento dei fenomeni di abuso / prevaricazione / discriminazione, l’assunzione di responsabilità e l’implementazione della cultura del rispetto e delle buone relazioni” ha dichiarato il Dirigente dell’Ufficio Scolastico dell’Ambito Territoriale di Ravenna Paolo Bernardi.

Tre le linee di intervento su cui si intende operare in via prioritaria: potenziare le competenze per il corpo docente, classi di studenti e famiglie per riconoscere ed intercettare le condotte sintomatiche di possibili atti di violenza di genere e di bullismo; favorire incontri all’interno dei gruppi classe a valenza laboratoriale ed interattiva; e accrescere nei ragazzi l’acquisizione o l’aumento di consapevolezza e responsabilità.

Un ruolo fondamentale sarà svolto anche dall’ASL della Romagna.

I teams multidisciplinari saranno interforze, uno per ciascun Distretto nell’ambito provinciale: Ravenna, Cervia e Russi; Lugo e comuni limitrofi; Faenza e comuni limitrofi – hanno dichiarato Roberta Mazzoni Direttrice del Distretto e Giuseppe Pompeo Angelone Psicologo e Psicoterapeuta. Ogni team distrettuale sarà composto da uno psicologo, un operatore del centro antiviolenza, un operatore delle forze dell’ordine ed un assistente sociale. Saranno i Dirigenti Scolastici a chiedere l’intervento dei gruppi di esperti a livello multidisciplinare qualora riscontrino situazioni sintomatiche di episodi di violenza di genere o devianza, con la consapevolezza che il cambiamento deve iniziare dalle nuove generazioni, per diffondere all’interno della società la cultura della non violenza e del rispetto”.

Da parte degli Enti Firmatari (in particolare Provincia, Comuni, Consigliera di Parità, Centri Antiviolenza) è stata sottolineata “l’importanza dell’Accordo che rivolge attenzione alle condizioni ancora silenziose che molto si prestano al ricatto e al non detto. Il cambiamento culturale, l’abbattimento di stereotipi e di pregiudizi è una componente fondamentale del lavoro che svolgono soprattutto i Centri Antiviolenza che già da anni intervengono nelle scuole per realizzare laboratori e momenti di riflessione sul sessismo, bullismo e i pregiudizi in generaleOra questa attività si andrà ulteriormente a rafforzare. Nel 2023 e nei primi 10 mesi del 2024 si sono tenuti incontri che hanno coinvolto complessivamente 5548 studenti delle scuole elementari, medie e superiori e ora il Protocollo sottoscritto rappresenta un passo ulteriore per contrastare la piaga della violenza di genere e del bullismo permettendo di intervenire in un’azione di prevenzione secondaria”

“Anche il ruolo degli enti locali e della Provincia potrà risultare fondamentale fornendo strumenti di analisi e di riflessione” –  ha sostenuto la Vice Presidente della Provincia di Ravenna Valentina Palli.

Fonte notizia e foto addetto stampa Prefettura di Ravenna – prefettura.interno.gov.it/it/prefetture/ravenna