(Sesto Potere) – Forlì – 13 febbraio 2024 – “Come sempre di fronte alla garanzia di un diritto la destra alza le barricate, lo dimostra ancora una volta l’intervento di Bartolini e Bongiorno sul percorso intrapreso dalla Regione Emilia-Romagna per l’applicazione della sentenza numero 242 del 2019 della Corte Costituzionale, relativa al fine vita. ‘Bonaccini impone la morte rapida con la penna’: scrivono i due esponenti di FdI, dimostrando ancora una volta malafede e volontà di strumentalizzare un tema così delicato – affermano Gessica Allegni, (nella foto), segretaria territoriale del Pd forlivese e Tomas Rubboli, segretario territoriale del Giovani Democratici -. Invitiamo la coppia Bartolini-Bongiorno a moderare i termini del confronto politico. ‘Imporre la morte’ è un’espressione di una barbarie politica estrema, nonché un’accusa gravissima, se presa alla lettera e non ricondotta all’esasperazione dei toni, a cui i comunicati di Fratelli d’Italia ci hanno ormai tristemente abituato”.
“Il percorso intrapreso dalla nostra Regione, che ancora una volta si dimostra sensibile e pronta a garantire i diritti delle persone più fragili, arriva in attesa di una legge nazionale. Non ci stupisce ovviamente l’ostilità di Fratelli d’Italia alla libertà di scelta dei cittadini, ma – ricordano Allegni e Rubboli – invitiamo i suoi esponenti di punta a riflettere sul fatto che concedere diritti a chi lo desidera non impone nulla a nessuno: questo vale per il diritto al fine vita, come per il diritto all’aborto, il diritto di potersi sposare tra coppie omosessuali, concetti che anche a livello nazionale la destra fatica a comprendere. Né Bonaccini né Schlein impongono a Bartolini e Bongiorno o a chicchessia la ‘morte rapida’, con questa delibera si sta semplicemente e finalmente permettendo a persone in gravissime condizioni di salute di accedere ad un trattamento di fine vita qualora vi siano ben specificate condizioni che lo consentano”.
“In conclusione la contrarietà a questa scelta è comprensibile perché il tema è delicato ma, proprio perché è delicato, invitiamo Fratelli d’Italia a trattarlo in maniera opportuna, con toni rispettosi dei cittadini e di quanti, con questa delibera, vedono finalmente una speranza nella difficoltà. Se poi non ritengono democratica una delibera, loro che a livello nazionale governano a colpi di fiducie, decretazioni d’urgenza e bavagli, agiscano come meglio credono, ma riteniamo che su questo tema la società sia ormai molto più avanti di loro e del loro pensiero e che la loro opposizione servirà solo a ritardare la conquista inderogabile del diritto al trattamento di fine vita”, concludono Gessica Allegni e Tomas Rubboli.