(Sesto Potere) – Ferrara – 20 giugno 2024- Martedì, presso la sede della Camera di Commercio di Ferrara, è stato presentato il resoconto della prima fase del progetto di inclusione sociale e civica, avviato nello scorso mese di dicembre e rivolto ad un ristretto gruppo di migranti ospiti presso i CAS della provincia.
L’iniziativa, promossa dai club Rotary Ferrara e Ferrara Est, con il sostegno, oltre che della Prefettura, del Centro di formazione professionale “Città del ragazzo-Opera Don Calabria”, di Confindustria Emilia Area Centro, Cattedra Unesco “Education, Growth and Equality” e dell’Arcidiocesi di Ferrara, mira a promuovere l’integrazione dei richiedenti asilo attraverso il lavoro.
Il progetto, portato a termine da un gruppo di 24 persone ospitate da centri di accoglienza, ha avuto due obiettivi principali: l’alfabetizzazione e l’educazione di base da un lato, e lo sviluppo economico e comunitario dall’altro. E’ rivolto a soggetti che, per storia personale e condizioni individuali, saranno beneficiari di una forma di protezione internazionale e pertanto, in prospettiva, candidati a restare sul territorio della provincia nel medio-lungo termine.
Il percorso progettuale si è sviluppato in tre fasi: la profilazione, l’orientamento e la formazione civica e professionale, e infine l’inserimento lavorativo.
Per l’individuazione dei beneficiari, attività cui ha partecipato anche la Prefettura in collaborazione con le strutture di accoglienza, sono stati coinvolti anche l’Arcidiocesi e l’associazione Migrantes, la Città del Ragazzo, il Centro per l’impiego e Confindustria attraverso la piattaforma Unimpiego.
La formazione ha previsto molte ore dedicate alla lingua italiana e all’educazione civica, precedute da un corso di orientamento. Hanno poi fatto seguito le ore professionalizzanti su percorsi come vendite e ristorazione, logistica e amministrazione segretariale, pulizia e meccanica, e anche cura del verde.
Si è trattato di un progetto “a costo zero”, grazie ai finanziamenti pubblici già esistenti, ai contributi di vari partner e alla donazione di tempo e competenze da parte dei soci Rotary.
Il rappresentante di Confindustria ha, inoltre, sottolineato quanto sia importante la valorizzazione di eventuali skills pregresse dei soggetti. Su questo aspetto si è registrata unanime convergenza e massima disponibilità da parte di i tutti rappresentanti delle associazioni datoriali presenti.
I positivi risultati di questa prima fase del progetto costituiscono il presupposto per la possibile realizzazione di una seconda edizione con un ampliamento della platea dei soggetti coinvolti.