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Faenza (Ra) 200 studenti al Sarti per parlare di social e dipendenze tecnologiche

(Sesto Potere) – Faenza – 16 gennaio.- “Essere e malessere social”, ovvero come usare la tecnologia in modo consapevole, equilibrato e informato, senza lasciarsi sopraffare o manipolare.

Questo il tema dell’incontro organizzato dalla Fondazione Conad a cui hanno preso parte oggi al cinema Sarti duecento studenti delle scuole superiori di Faenza, Lugo e Riolo Terme. Con loro c’erano il Sindaco Massimo Isola, il presidente di CIA-Conad, Maurizio Pelliconi e lo psicologo e formatore Luca Zacchi.

Collegati in streaming con Milano, gli studenti hanno potuto interagire in diretta con un gruppo di esperti composto da Nogaye Ndiaye, scrittrice e divulgatrice antirazzista, le psicologhe Adele Minutillo (Istituto Superiore di Sanità) ed Estella Guerrera (Unicef), Sofia El Goud e Cristian Fanara, studenti e membri dello Youth Advisory Board (YAB).

Erano presenti studenti del Polo Tecnico Professionale di Lugo, dell’IPSSAR Pellegrino Artusi di Riolo Terme, dell’IPSIA Foscolo, dell’I.P. Persolino-Strocchi e della Scuola Arti e Mestieri Pescarini.

Le testimonianze dirette dei ragazzi hanno avuto un ruolo centrale per individuare quale percorso di regolamentazione e autoregolamentazione potrebbe garantire un utilizzo più equilibrato della tecnologia.

Le conclusioni sono state unanimi: l’utilizzo eccessivo degli strumenti digitali e dei social network rappresenta una minaccia per l’equilibrio psichico ed emotivo delle nuove generazioni.

Ansia, disturbi del sonno, demotivazione sono solo alcune delle conseguenze dirette e indirette. La permanenza prolungata all’interno della dimensione social favorisce fenomeni di isolamento sociale, indebolendo le capacità e il piacere della relazione tra persone. Per altri versi, inoltre, l’immersione attraverso i social nelle vite apparentemente perfette di persone e personaggi spinge a continui paragoni, alimentando il senso di inadeguatezza e addirittura una percezione falsata del proprio corpo.

Studi scientifici riportano percentuali di diffusione del fenomeno di dipendenza da smartphone tra i giovani comprese tra il 10% e il 61%, con differenze marcate tra regioni geografiche e gruppi demografici. In Italia sono allarmanti i dati sulla diffusione della dipendenza da social media tra i giovani, strettamente correlata all’uso eccessivo dei device.

Dalle ultime ricerche emerge che in ambito scolastico quasi il 38% degli studenti italiani ammette di essere distratto dal proprio cellulare durante le lezioni e il 29% si sente disturbato dall’uso che ne fanno i compagni. Percentuali superiori alla media Ocse, che si attesta rispettivamente al 30% e al 25%.

“Essere e malessere social” ha rappresentato il terzo appuntamento del Progetto Scuola di Fondazione Conad Ets 2024/25. In totale ha coinvolto 33.000 studenti di 303 istituti superiori in 221 città italiane