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Export prodotti Made in Emilia-Romagna: calo dell’1,5% nei primi 9 mesi del 2024

(Sesto Potere) – Bologna – 25 dicembre 2024 – Nei primi 9 mesi del 2024 l’Emilia-Romagna ha esportato manufatti per un valore di 61,3 miliardi di euro, pari al 13,9% del totale nazionale. Rispetto allo stesso periodo del 2023 si osserva un calo delle esportazioni dell’1,5%, più accentuato rispetto al -0,8% registrato a livello nazionale.
A livello provinciale, solo tre province emiliano-romagnole su 9 vedono una crescita tendenziale delle esportazioni: Piacenza (+6,8%),  Parma  (+1,6%) e Modena (+0,5%). Le restanti 6 province hanno subito una riduzione, con i cali più significativi osservati a Reggio Emilia (-6,9%), Ravenna (-5,2%) e Ferrara (-2,9%).

I settori a maggior concentrazione di micro e piccole imprese, che rappresentano il 26,7% dell’export manifatturiero, mostrano una migliore tenuta: nei primi 9 mesi del 2024 in EmiliaRomagna registrano una crescita dell’export del +1,6%, dinamica più attenuata del +2,2%
osservato a livello nazionale.
Tra i settori di MPI la crescita è trainata dall’Alimentare, settore anticiclico che cresce del 6,0% e rappresenta il 38,7% dell’export di MPI, e dalla buona performance dei Prodotti delle altre industrie manifatturiere (+6,1%), tra cui rientrano Strumenti e forniture mediche e dentistiche. In tenuta anche i Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature (+0,3%). I restanti 6 settori a vocazione di MPI sono in calo, con dinamiche più accentuate per l’export di Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili) (-10,2%), i Prodotti tessili (-7,6%) e Mobili (-6,3%).
Complessivamente la Moda, che comprende tessile, abbigliamento e calzature, cala dell’1,9% in Emilia-Romagna, dinamica meno accentuata del -5,0% nazionale.
Tra i restanti settori, risulta in difficoltà il settore dei Macchinari e apparecchiature, primo per valore (rappresenta il 27,1% dell’export manifatturiero regionale), in calo del 5,9%. Cali rilevanti anche per Tabacco (-13,9%), Prodotti della metallurgia (-11,2%) e Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-7,6%).
In controtendenza, invece, le esportazioni di Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+9,9%) e Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+7,2%).
Il comparto della Meccanica, che include metallurgia, prodotti in metallo, macchinari, mezzi di trasporto, etc. e rappresenta quasi la metà (il 48,3%) delle esportazioni regionali, cala dell’1,8% rispetto all’export dei primi 9 mesi 2023.

Si intensifica la contrazione verso due dei primi tre mercati di destinazione dell’export emiliano-romagnolo. Nei primi nove mesi del 2024 le esportazioni verso gli Stati Uniti, primo mercato di riferimento per l’Emilia-Romagna, sono aumentate del 4,9%. Al contrario, si registra
una contrazione delle vendite verso la Germania (-4,2%) e la Francia (-5,5%), rispettivamente il secondo e terzo mercato di sbocco per l’export regionale. La situazione è ulteriormente complicata dai segnali di instabilità politica in questi paesi, che potrebbero influenzare negativamente i flussi commerciali futuri.
Nel complesso, le esportazioni verso i primi 15 paesi partner hanno subito una riduzione dell’1,4%, un calo meno pronunciato rispetto all’export destinato al resto del mondo (-1,8%). Le esportazioni verso l’Unione Europea, mercato di riferimento per oltre la metà delle esportazioni (51,3%), sono diminuite del 4,3%, mentre quelle verso i paesi Extra-UE sono cresciute dell’1,6%.

Questo emerge da una ricerca elaborata dal Centro Studi Confartigianato. Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Emilia-Romagna su dati Istat